Annamaria Furlan su “Il Mattino”: “Investimenti, meno sussidi. È giusta la strada di Draghi”

Dopo l’incontro di ieri con il Premier incaricato, ci è sembrato che Draghi abbia condiviso come il confronto ed il lavorare assieme siano una straordinaria possibilità da offrire al Paese. Ripartire dalla condivisione degli obiettivi e degli strumenti per affrontare le emergenze, sanitaria, occupazionale e sociale. Questo serve ora. Nessuno ce la può fare da solo in questa fase.

Il tema della riduzione del divario Nord-Sud deve diventare uno degli obiettivi prioritari del Recovery Plan. Bisogna selezionare gli investimenti, affrontare la questione di una politica industriale rispettosa dell’ambiente, nuove infrastrutture, legalità, innovazione, lanciare un grande piano per il lavoro dei giovani e delle donne per fermare la fuga di persone dal Mezzogiorno.

Franco Marini avrebbe affrontato i problemi gravi con il suo pragmatismo, la sua concretezza, il grande senso di responsabilità che hanno sempre caratterizzato il suo percorso sindacale, politico ed istituzionale.

CGIL, CISL e UIL incontrano il Commissario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Agostinelli: “Costruire una ‘comunità portuale’? Lavoriamoci assieme!”

Si è svolto ieri un incontro presso l’Autorità portuale di Gioia Tauro un incontro tra il suo Commissario, l’Ammiraglio Andrea Agostinelli e i vertici delle Segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL. Un incontro proficuo – definito dai segretari – al quale ha partecipato anche il Segretario generale dell’Autorità, Pietro Preziosi. Oltre una disamina sull’attività dell’ Autorità portuale sotto la guida del Commissario Agostinelli – un percorso di cinque anni – che ha certificato un posizionamento di alto profilo nello scenario nazionale per il Porto della Piana, con concreti risultati ed una crescita costante della movimentazione Teus, anche grazie alla spinta propulsiva della forza lavoro e delle maestranze, si è cercato di dare un’ “agenda” ad alcuni temi di penetrante attualità: dalle sfide future alle quali dovrà puntare la grande Infrastruttura, sia a livello locale che in un orizzonte nazionale; all’aspetto dello strato occupazionale da garantire, valorizzare e regolamentare secondo un paradigma irrinunciabile per i lavoratori “diritti-doveri”; dall’esigenza per l’Autorità di un’organica Governance che possa strutturarsi con un Presidente ed una squadra adeguata; alla Zes e alla necessità che essa concretizzi le sue funzionalità (magari con l’attivazione dello Sportello Unico, utile alle aziende persistenti e ai nuovi investitori) e soprattutto alla costruzione di una ‘comunità portuale’.

Un approccio propositivo quest’ultimo, che CGIL, Cisl e Uil auspicano possa essere rivolto a tutte le istituzioni territoriali, a tutti livelli, lavorando alla realizzazione di un progetto dal basso che tenga conto delle reti sociali ed aggregative del territorio. Puntando di fatto, sull’identità di una struttura che genera indotto, che produce sviluppo e che si pone l’obiettivo, con le sue grandi potenzialità, di divenire il più grande polo logistico e di trasporti del Mediterraneo, usufruendo dell’apporto prezioso degli oltre 1000 lavoratori.

Una prospettiva che può concretizzarsi – secondo Agostinelli e secondo i sindacati – solo con il contributo di tutti, nell’esercizio del proprio ruolo; ma soprattutto maturando un’idea, una visione di ampio respiro, che identifichi il Porto come un perno sociale, occupazionale ed economico sul quale agganciare le speranze per un futuro migliore per la Calabria e quindi per la Piana di Gioia, non più come un’entità strutturale distante e fredda, ma come un modello virtuoso che fa bene a tutti, che fa il bene di tutti. Del resto, anche le organizzazioni sindacali con le loro federazioni, da anni impegnate sul campo per la difesa ed il rilancio del Porto, riconoscendo lo sforzo sin qui profuso dal Commissario Agostinelli, hanno evidenziata l’indifferibile necessità che gli investimenti per il Porto diventino priorità dei Governi nazionali e regionali. Per non parlare della Città Metropolitana – come in più occasioni denunciato dalle Segreterie provinciali – quasi disinteressata e inerme rispetto le sorti del Porto.

CGIL, CISL e UIL hanno ribadito l’importanza di incastonare il Porto di Gioia Tauro nel sistema Paese; non solo con la realizzazione annunciata da anni dell’Alta Capacità e dell’Alta Velocità sino a Reggio Calabria, indispensabile per dare slancio all’attività dell’infrastruttura, ma anche attraverso scelte politiche ben determinate che puntino a valorizzare Gioia Tauro come trait d’union tra Europa e Mediterraneo. Quindi investimenti e progetti di sviluppo per edificare piani per il lavoro credibili e lungimiranti che superino l’atavico peso dell’assistenzialismo.

Infine – CGIL, Cisl e UIL – hanno ribadito ad Agostinelli la propria disponibilità ad un percorso condiviso che vada nella direzione della formazione per i lavoratori; perseguendo la strada del dialogo – verticale ed orizzontale – in primis con le federazioni di categoria, e poi con gli attori e le forze positive dei territori, allargando il campo ad altre compagini di rappresentanza, sociale, politica e del mondo dell’associazionismo.

Si è infine deciso di calendarizzare incontri e approfondimenti per ragionare in modo programmatico nell’esclusivo interesse del perfezionamento di una visione: il Porto di Gioia Tauro snodo cruciale del Paese, nel cuore del Mediterraneo, il cui sviluppo è indispensabile per la crescita economica e sociale della Calabria e della sua comunità.

 

Cgil Reggio Calabria     Cgil Piana di Gioia Tauro   Cisl Reggio Calabria   Uil Reggio Calabria

Gregorio Pititto              Celeste Logiacco                  Rosi Perrone                       Nuccio Azzarà

Annamaria Furlan al ‘Quotidiano Nazionale’: “Basta bonus, ripartiamo dal lavoro. Fisco più equo per crescere tutti”

A Draghi diremo che serve un nuovo Patto sociale. Piano vaccinale per tutti i cittadini, rinnovo del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid hanno bisogno di un intervento immediato. Sarebbe un disastro se a fine di marzo centinaia di migliaia di uomini e donne fossero espulsi dal mondo del lavoro. Bisogna mandare un messaggio rassicurante alle persone.

Dobbiamo affrontare, da un lato, la riforma degli ammortizzatori per dare le giuste tutele a tutti i lavoratori, anche a quelli delle piccole e medie imprese, rendendo rapidi i pagamenti, dall’altro, fare un investimento sulle politiche attive e sulla formazione.

I bonus possono essere una prima risposta ai problemi delle famiglie in difficoltà, ma abbiamo bisogno di riforme strutturali, a partire da un vero ridisegno del sistema fiscale, per favorire la crescita, premiare chi investe in innovazione, nuove tecnologie, qualità dei prodotti, economia verde.

Annamaria Furlan su ‘Il Messaggero’: “Nessuna paura delle riforme, noi responsabili”

Nei momenti difficili il sindacato ha sempre dato dimostrazione di grande responsabilità. Noi vogliamo essere interlocutori del nuovo governo. Se gli obiettivi sono un sistema sanitario all’altezza del Paese, creare occupazione, realizzare un diritto alla formazione, allora non si potrà che remare tutti insieme. Ecco, credo che oggi la parola magica sia questa: insieme.

Fin quando c’è l’emergenza pandemica non si può toccare né il blocco dei licenziamenti, né la cassa Covid che per le imprese è gratuita. Intanto da subito dobbiamo iniziare a riformare gli ammortizzatori sociali, far partire un vero piano di politiche attive del lavoro, varare il Recovery plan e sbloccare i cantieri.

E sul tema pensioni mi aspetto un tavolo che riparta dal tema della flessibilità in uscita, coniugato con la gravosità dei lavori e le condizioni di salute del lavoratore e dal come costruire una pensione di garanzia per i giovani. Prima di abbandonare Quota 100 bisogna definire quali altri strumenti nuovi di flessibilità introdurre.

Annamaria Furlan su ‘La Stampa’: “Stop a tutti i licenziamenti. Draghi faccia come Ciampi e torni alla concertazione”

Il Presidente incaricato ha affermato di volersi confrontare con le parti sociali. È un buon inizio per costruire insieme il futuro del Paese. A Draghi dico: incontriamoci subito. Con gli altri sindacati vogliamo illustrare le nostre proposte e dare un contributo a crescita, sviluppo, occupazione.

Ci sono alcune questioni che hanno bisogno di un intervento immediato, a partire dal rinnovo del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid. I dati economici sono molto negativi, la preoccupazione è che con la fine di marzo ci possiamo ritrovare centinaia di migliaia di uomini e donne espulsi dal mondo del lavoro.

Serve un serio confronto. Scegliamo i settori prioritari su cui puntare e su investire le risorse del Recovery. Dobbiamo ripartire dalle politiche attive del lavoro per creare condizioni di occupabilità, investire nella formazione, portando a sistema il rapporto tra persone, aziende e territorio.

“Lavoriamo per una sinergia istituzionale che faccia bene a Reggio e Messina”

Si è tenuto oggi un importante incontro operativo con Mario Mega, Presidente dell’Autorità dello Stretto.

Si è svolto presso la sede provinciale della CISL di Reggio Calabria un incontro operativo con il Presidente dell’Autorità portuale di sistema dello Stretto ing. Mario Mega. I segretari generali nell’apprezzare il metodo costruttivo di confronto hanno sottolineato come l’impegno delle organizzazioni sindacali, in riva allo Stretto, sia sempre andato nella direzione di creare una forza sistemica che potesse strutturare reti e relazioni nelle ‘Twin Cities’. Reggio e Messina ed un sistema integrato di trasporti e servizi, potrebbero proiettare l’area metropolitana dello stretto nelle sfide del futuro con credibilità e funzionalità. “Dunque apprezziamo di buon grado la volontà del Presidente Mega di averci inseriti nel partenariato economico e sociale dell’Autorità portuale di sistema dello Stretto. Una considerazione sindacale confederale che non matura oggi, ma nasce da quando si istituì formalmente l’Area Integrata dello Stretto, salutata subito con interesse intuendo che, solo in concertazione con le istituzioni che hanno visione, competenze e capacità progettuale, si possono creare le basi di un ‘ponte’ culturale, strategico e urbanistico tra le due sponde, ancor prima che infrastrutturale.” – chiosano Perrone, Pititto, Logiacco e Azzarà.

L’ing. Mega, ha ribadito la centralità del dialogo e del confronto con le parti sociali, indispensabile per un percorso di sviluppo e di conurbazione delle due sponde dello Stretto.

Queste le sue parole: “Sono molto soddisfatto e ringrazio i Segretari confederali di Reggio Calabria per avermi consentito di illustrare quali siano le strategie del breve e medio termine dell’Autorità di sistema. Tengo molto al rapporto con i sindacati perché rappresentano sia la parte direttamente coinvolta nel lavoro portuale, ma anche le esigenze dei cittadini che spesso sono i primi utenti dei servizi dei porti. Come management, abbiamo sviluppato come strategia principale proprio l’attenzione alla qualità dei servizi offerti ai passeggeri e nello specifico, un programma mirato a migliorare le condizioni di tutti i pendolari e di tutti coloro si spostano tra Messina e Villa in un ambito oramai che naturalmente tende alla conurbazione”.

Il Presidente dell’Autorità ha anche espresso la volontà di approfondire il confronto sia su temi specifici che riguardano la tutela e lo sviluppo del lavoro nei porti ma anche su quelle che sono le aspettative della collettività rispetto all’utilizzo delle infrastrutture dello stretto.

“Il principio della relazionalità – ha concluso Mega – per l’Autorità dello Stretto costituisce un elemento di grande sinergia; motivo per il quale ho aderito alla richiesta delle settimane scorse di poter coinvolgere nel nostro organismo di partenariato della risorsa mare, oltre alle segreterie legate ai settori di riferimento, anche le rappresentanze confederali di Reggio Calabria e Messina. Dunque, sia lato calabrese che lato siciliano in maniera da poter, nel nostro nel nostro organismo di consultazione, anche allargare al punto di vista dei sindacati. Ringrazio per l’attenzione che è stata posta alle nostre attività e spero nel futuro si possano anche trovare momenti di sintesi su iniziative specifiche a vantaggio soprattutto dei lavoratori nostri porti e delle comunità conturbate”.

Cgil Reggio Calabria   Cgil Piana di Gioia Tauro   Cisl Reggio Calabria   Uil Reggio Calabria
  Gregorio Pititto                 Celeste Logiacco                 Rosi Perrone             Nuccio Azzarà   

 

Emergenza rifiuti, i sindacati incalzano: “La Città Metropolitana come intende agire?”

Contratto rescisso e cantiere bloccato. I lavori di bonifica della discarica per rifiuti solidi urbani della discarica di Melicuccà, sono fermi al palo dopo la risoluzione del contratto, con l’azienda aggiudicataria dell’appalto Consorzio Stabile Aduno.

“Un segnale negativo – affermano i segretari generali di Reggio Calabria, Gregorio Pititto, (Cgil), Celeste Logiacco, (Cgil Piana di Gioia Tauro),  Rosi Perrone, (Cisl) e Nuccio Azzarà, (Uil) – considerato il fatto che la funzionalità della discarica, rivestirebbe un aspetto di estrema urgenza, per risolvere gli annosi problemi legati alla raccolta e smaltimento dei rifiuti che da anni affliggono la provincia di Reggio
Calabria”.

Secondo i sindacalisti “con la decisione di rescindere il contratto, il completamento dell’opera subirà inevitabilmente enormi ritardi. Lungi da noi entrare nel merito della querelle – che di certo avrà strascichi legali – ma vorremmo capire quali iniziative metterà in campo la Metrocity per attivare un percorso alternativo di risoluzione del problema della raccolta e quindi dello smaltimento, atteso che in campagna elettorale la giunta in carica aveva asserito che, con l’attivazione a pieno regime della discarica, la comunità del territorio metropolitano, finalmente non avrebbe più fatto i conti con cumuli di immondizia per strada e sotto casa.

Vorremmo capire in che modo impatterà il piano rifiuti del Comune capoluogo, annunciato dall’amministrazione Falcomatà. Il piano prevedrebbe le ecostazioni mobili, collocate in aree sensibili, relative a tutte le frazioni differenziate ed indifferenziato, si tratterebbe di postazioni di conferimento con cassonetti intelligenti, muniti di scheda magnetica”.

“Aspettiamo – incalzano i segretari generali della triplice – la definizione di questo provvedimento, soprattutto per decifrare l’impatto e la fattibilità, in un contesto in cui il sistema di raccolta e smaltimento è stato incastrato in costanti contraddizioni. Bisogna fare in fretta: famiglie, imprese e cittadini sono esasperati e stanchi di dovere assistere ad un decadimento totale della pulizia e del decoro urbano della nostra città; un disappunto che si acutizza fastidiosamente nel momento in cui arrivano nelle cassette postali le ‘cedole’ della Tari, tassa spropositamene elevata rispetto ad un servizio pressoché inesistente. Ci domandiamo dunque, in che termini, con quali interventi e soprattutto con quali tempistiche la Città metropolitana intende agire? Occorre subito un piano di intervento volto a garantire il superamento dell’emergenza!”

Sanità, Rosy Perrone: “Stop commissariamento”

Occorre decidere di eliminare il commissariamento sanitario calabrese e quindi far tornare all’ordinaria amministrazione il settore”. Cosi’ alla Dire la segretaria generale della Cisl di Reggio Calabria Rosi Perrone. Per quanto attiene il territorio dello Stretto, poi, “bisogna mettere in campo tutte le iniziative che il piano prevedeva”. Il riferimento della sindacalista è alla medicina territoriale, “da valorizzare al meglio”, a cui si lega la necessità di “effettuare scelte importanti per gli ospedali hub e spoke, qualificare le professionalità che gà’ ci sono e quindi offrire un servizio di qualità pubblico, costituzionalmente garantito ai cittadini di questa area”. Sulla cronica carenza di personale sanitario Perrone si sofferma sul bisogno di assunzioni, “il settore sanitario – rimarca – è davvero in deficit sotto questo aspetto”. “Occorre un nuovo corso e crediamo che si possa e si debba fare con la grande responsabilità di tutti sostenuti da un cordone di legalità, progettualità e volontà di costruire il territorio secondo i principi del bene comune che – conclude – non deve rimanere solo un concetto o uno slogan”. 

Rosy Perrone: “Porto di Gioia Tauro sia priorità per l’Italia. Porti e università per conurbare Reggio e Messina”

 

Dopo l’avvio del gateway ferroviario del porto di Gioia Tauro si apre la partita relativa all’attività complessiva dell’intera area, quindi tutto quello che riguarda il retroporto e lo sviluppo di una infrastruttura importantissima per l’area del Mediterraneo, incastonato nel progetto Zes. Su questo ultimo provvedimento non abbiamo notizie confortanti, per cui occorrerà interloquire meglio in questa direzione per costruire un progetto serio. Servirà farlo velocemente per dare fiato ad territorio proteso sul Mediterraneo”. Così alla Dire la segretaria generale della Cisl di Reggio Calabria Rosi Perrone per la quale il porto di Gioia Tauro “resta una priorità per l’Italia, nel momento in cui il governo decide di fare una scelta di sviluppo per il territorio calabrese, reggino e del Sud”. “Su questo – argomenta – occorre un investimento serio, con una progettualita’ concreta, con uno sviluppo della ricerca e innovazione, che veda il Sud, la Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria come un traino per l’area del Mediterraneo e da trade union tra Europa e il Mediterraneo”.

Crediamo che l’area dello Stretto possa conurbare le due città di Reggio Calabria e Messina, intanto attraverso i loro porti e poi con gli aspetti legati alla conoscenza”. Per la segretaria generale questo si renderà possibile, infatti, ponendo l’attenzione anche al “ruolo delle università che possono lavorare tra di loro, intersecando le loro progettualità in ricerca per creare poli di innovazione sul territorio e costruire delle realtà significative per attività lavorative ormai nuove e sempre più proiettate al futuro: dall’intelligenza artificiale, all’industria 4.0″. “Occorre quindi – conclude – che questo territorio si organizzi attraverso la formazione per creare delle realtà concrete affinché si possa davvero lavorare qui”.