Rosy Perrone e Mimmo Giordano: “Possibile taglio di 300 mln in finanziaria su Zes Gioia Tauro, notizia sconcertante”

Aspettiamo di leggere il testo della manovra che sarà discusso alle Camere, prima di intraprendere azioni eclatanti. Ma se fosse confermata la notizia del taglio di circa 300 milioni di euro in finanziaria, per la Zes di Gioia Tauro, saremo conseguenti e non faremo sconti al Governo. Una gravità assoluta che comporterebbe l’eliminazione di risorse già programmate per incentivare gli investimenti e per il commissariamento dei comitati di indirizzo che, avevano già avviato le attività operative.

Una scelta politica in forte contrasto con le parole del Presidente Conte di qualche mese fa, il quale, nel corso del Consiglio dei Ministri svolto a Reggio Calabria, aveva assicurato un’attenzione concreta per l’area Zes e soprattutto per quello che rappresenta il Porto di Gioia Tauro in ottica di sviluppo industriale e commerciale per la Calabria.

Inoltre, ci troveremmo di fronte ad un messaggio istituzionale e di indirizzo fortemente simbolico. In un contesto storico in cui, a fatica si cerca di far uscire dalle secche un’area industriale devastata da delocalizzazione, bassi investimenti e dramma occupazionale, il Governo che fa? Depotenzia economicamente la Zes! Inaccettabile!

Imprenditori ci mettono la faccia e propagano sforzi immensi – insediando una parte della loro attività all’interno del porto – per restituire la dignità economica e commerciale che merita un’area strategica per l’intero Sud del Paese; settori privati come Unicredit e Intesa San Paolo stanno lavorando ad un piano aziendale per incentivare aziende che intendono capitalizzare nell’area Zes, la società di gestione MSC sta investendo in attrezzature e logistica per rendere più competitivo l’infrastruttura portuale, e paradossalmente in controtendenza con uno spiraglio di speranza, il Governo a guida 5 Stelle e Pd pensa di togliere 300 milioni di euro ?

Il Governo ritorni sui propri passi, perché non accetteremo l’ennesimo schiaffo all’area Metropolitana di Reggio Calabria, che segnerebbe anche un duro colpo per le sue zone più attrattive che sono quelle che ricadono nella Zes, e soprattutto per le parti sociali e le attività produttive che hanno creduto e credono in questo percorso di rilancio che porta lavoro e sviluppo. 

 

* Rosy Perrone Segretario Generale Cisl Rc e Mimmo Giordano Segretario Fit Cisl Rc.

Comitato esecutivo Ust Cisl Metropolitana di Reggio Calabria.

Rosy Perrone: “Noi, depositari dei problemi dei lavoratori e con lo sguardo proteso allo sviluppo e al lavoro dignitoso continuando a perseverare nell’attività di prossimità.”

Si è tenuto presso la sede provinciale il comitato esecutivo della Cisl Metropolitana di Reggio Calabria. Tracciata dal Segretario generale Rosy Perrone, dopo una breve disamina su Paese ed Europa, la linea politica sindacale Cisl territoriale di Reggio Calabria metro incastonata, non più da ‘provincia’ bensì in veste di ‘città metropolitana’, nella analisi della situazione economico occupazionale della Regione Calabria; aprendo il dibattito con i segretari generali delle federazioni Cisl, su temi e questioni delle quali l’organizzazione è investita. E, come più volte sottolineato – “occorre non abbassare la guardia”; per il Segretario generale, la Cisl deve rappresentare un pilastro portante nel dibattito sociale metro. Affrontate le questioni più scottanti che incidono sul territorio e sulle realtà sociali, ad esempio gli anziani o i non autosufficienti, con particolare riferimento alle politiche di sviluppo e di inclusione sociale di cui ha bisogno la Metrocity, ponendo al centro della discussione – obiettivo politico del comitato esecutivo – il lavoro stabile e dignitoso per tutti, soprattutto dei giovani e di quanti ancora oggi vivono nel limbo del precariato.

Affrontato il tema trasporti, con particolare attenzione all’ aeroporto ‘Tito Minniti’, e alla Zes, uno dei punti di forza infatti, la Zes ha proprio nel territorio metro il suo “cuore pulsante”, il porto di Gioia Tauro, ma la Metrocity, appare poco attenta nell’ intercettare la sua straordinaria importanza, la sua vocazione strategica e la possibilità di sviluppare futuro in un rapporto armonico /progettuale con la Regione e con l ‘Area dello Stretto. Anche le infrastrutture – secondo Rosy Perrone – “non sono state una priorità per questa classe dirigente; lo denota il fatto che l’intero territorio in primis registra un peggioramento continuo del livello occupazionale nel settore edilizio e ci dice che  necessita di un piano di riqualificazione infrastrutturale ad esempio scolastica, sanitaria, della viabilità e, non solo, è  oggi  di fatto  impensabile puntare ad un rilancio economico e commerciale in un contesto di limitazione di servizi di collegamento e mobilità”.

Una paralisi traslata su tutti i livelli: dai rifiuti alla depurazione. In città il sistema al collasso ha condizionato anche la stagione turistica oltre che la quotidianità dei cittadini.  Inaccettabile per una Città Metropolitana che vuole proiettarsi a competere con altre mete del Sud. E poi l’immigrazione; un argomento tanto importante. ‘Come Cisl – continua Perrone – abbiamo sempre proposto un’idea di” integrazione integrata” che mettesse al centro,  nel rispetto della legalità,  accoglienza  , la sicurezza – di tutti… dei  migranti ma anche degli operatori di sicurezza viene in mente , solo per fare un esempio  assieme a tutte le forze dell ‘ ordine , l’ impegno  dei Vigili del Fuoco nella tendopoli spesso costretti, ad operare in regime di emergenza – e in questo quadro il nostro obiettivo è  l’immigrazione intesa come  accoglienza di famiglie che scappano dalla guerra ,  dalla morte’ ma anche  integrazione attraverso il lavoro dignitoso e le politiche che dallo stesso conseguono.Si è discusso di una proposta di rafforzamento delle politiche che riguardano le eccellenze che caratterizzano il territorio: per esempio il Polo Hitachi e il suo motore di traino nell’approccio sull’Industria 4.0, il comparto enologico, e soprattutto quello dell’agro-alimentare.

Il Segretario generale rilancia -“pochi i punti di luce, tanti i coni di ombra, che una mancata vision basata su un mancato confronto con i corpi intermedi oggi evidenziano una ‘stasi’ amministrativa, comunale e metropolitana, che ci vedrà conseguenti e decisi sulla linea che l’esecutivo ha deliberato; ossia dopo ogni tentativo di confronto e di proposta attiveremo azioni di protesta. Da ultimo, non certo per importanza, il gruppo dirigente ha deliberato di continuare con determinazione a ricercare Proposte di azioni positive, basate su legalità praticata, sul tema sanità. Lunedì 4 e giovedì 7 novembre si terranno rispettivamente su Gioia Tauro e su Reggio le prime due assemblee di ascolto e di animazione del territorio” unico punto la SALUTE ! ” Un’attenzione costante da dedicare ad un settore commissariato che ha bisogno, attraverso il confronto ai tavoli istituzionali,di mettere in campo azioni positive di rigenerazione. Per esempio in termini di management e di operatori.  E’improrogabile, secondo l’esecutivo, lo sblocco delle assunzioni per dare possibilità di accessi nel mondo del lavoro e dare un contributo altamente qualificato ad una sanità che cade a pezzi non garantendo ai cittadini uno dei più importanti diritti costituzionali, il diritto alla salute.

Il comitato esecutivo alla presenza della  Fit metro  (segr gen Domenico Giordano) e Giuseppe Larizza ( intervenuto per un saluto ricoprendo oggi l incarico di segr gen fit calabria ) – Fim (Giuseppe Chiarolla), Filca (Vincenzo Corsaro),  Inas (Salvatore Cantarella), Medici (Francesco Lo Schiavo), Cisl Scuola (Arcangelo Carbone), First (Tina Ascanelli), Fai (Romolo Piscioneri), Anolf (Carmen Quattrone), Fnp (Pasquale Loiacono), Fns (Giuseppe Rodà), Fisascat ( Rita Raffa)  ha condiviso  la relazione della Segretaria generale Rosy Perrone.