Rosy Perrone (Segretario Generale Cisl Metropolitana) e Domenico Giordano (Segretario generale Fit Cisl) ribadiscono la necessità di politiche strategiche per l’Aeroporto dello Stretto

Alla luce di alcune considerazioni relative alla ‘questione Aeroporto’, nascono spontanei alcuni quesiti. Come mai la Metrocity non ha favorito incontri con le parti sociali confederali per discutere del rilancio dell’Aeroporto? Ha,per caso,lavorato in sinergia con la Conferenza permanente dell’Area dello stretto, un ente strategico che avrebbe potuto suggerire intuizioni a riguardo? I comitati di quartiere hanno affrontato la questione mettendoci la faccia, e come mai la Metrocity non ha seduto attorno al tavolo tutti i soggetti che avrebbero potuto generare proposte ed istanze dal basso?

L’istituzione della Città Metropolitana avrebbe dovuto aprire una nuova stagione di amministrazione e di confronto. Avrebbe dovuto generare politiche d’impatto regionale, e perché no, d’impatto europeo. Ma già la mancata assegnazione delle deleghe da parte della Regione Calabria, aveva lasciato intendere che ci saremmo trovati difronte ad un ente depotenziato.

E ribadiamo, convintamente, che una mancata visione d’insieme ha provocato una paralisi ed un ingessamento politico inconcepibili per un ente – la Metrocity – che per diversi anni, e tutt’ora, è governata da una classe dirigente che ha lo stesso colore politico del Governo centrale e di quello regionale.In realtà, duole costatare che la questione Aeroporto non è stata mai fattivamente in cima all’agenda politica della Città Metropolitana e ben che meno della Regione Calabria; perché se così fosse stato, avremmo dovuto avere un tavolo permanente nel quale la partecipazione del Governo centrale e dell’istituzioni interessate (Comune, Metrocity, Regione e società di gestione) avrebbe dovuto prevedere la presenza delle parti sociali confederali.Ma, evidentemente la realtà dice altro. E certamente, siamo altrettanto consapevoli che tanto dipenderà dal piano industriale e dall’intesa da raggiungere con le compagnie aeree definite “low-cost”, da parte di Sacal, anch’essa restia ad aprire tavoli di confronto con i livelli confederali.

Ma per quel che riguarda la Città Metropolitana – sembra non aver percepito la propria straordinaria importanza, in termini politici ed istituzionali – dovrebbe essere l’ente che scandisce la linea politica, per incalzare Regione e società di gestione, ma sembra affannata a rincorrere situazioni che gli sfuggono di mano. Occorre una sferzata ed un cambio di rotta, altrimenti questa istituzione intermedia è inibita nelle sue potenzialità. E chi non è all’altezza delle sfide alle quali si è chiamati, che si metta da parte.

Rosy Perrone (Seg. Generale Ust Cisl Rc) e Domenico Giordano (Seg. generale Fit- Cisl) su Aeroporto: “Drammatica la mancanza di vision di Regione e Città Metropolitana”

La strutturazione del sistema aeroportuale regionale mortifica lo scalo di Reggio Calabria. E’incredibilmente paradossale come amministrazione regionale e Città Metropolitana non percepiscano il valore strategico del ‘Tito Minniti’. Strategico… fattivamente e non formalmente!

Non può e non deve essere considerato esclusivamente un’infrastruttura di servizio ma deve puntare in alto.  Rappresenta il nodo cruciale di una vasta area centrale nel Mediterraneo, strategica non solo per il Sud del Paese ma per l’intera parte meridionale dell’Europa, in continuità solo per fare un esempio, con un’altra grande struttura come dovrebbe essere il Porto di Gioia Tauro. La società di bandiera, Alitalia, non può caratterizzarsi come unico appiglio sul quale programmare la calendarizzazione di voli. Occorre una strategia di sviluppo di più ampio respiro che coinvolga altre compagnie e soprattutto tour operator in grado di garantire un’offerta adeguata all’incremento del traffico aereo.L’aeroporto di Reggio Calabria non ha bisogno di slogan ma di un progetto di marketing territoriale funzionale e strategico, e soprattutto di una classe dirigente in grado di far capire agli interlocutori istituzionali e commerciali che lo scalo reggino ha una peculiarità decisiva e fondamentale per l’effettivo rilancio dell’area metropolitana.Lo ribadiamo con forza, non si tratta solo di diritto alla mobilità – sacrosanto, ci mancherebbe – ma di un’opportunità di futuro per una terra che sta perdendo i propri punti di riferimento, che è scollegata dal resto del Paese (non solo dal punto di vista logistico) e che ha bisogno di infrastrutture strategiche per non morire. Alla politica, pertanto, chiediamo coraggio e una visione d’insieme che punti a congiungere i punti di forza della nostra Metrocity. Qualora non si fosse in grado pubblicamente chiediamo a questo gruppo di dirigente di farsi da parte. Proponiamo una ricetta nel breve e medio termine. Inserire l’Aeroporto ‘Tito Minnniti’ tra gli aeroporti di carattere strategico, investendo nell’ area dello Stretto, legando in una vision di sviluppo il potenziale – ad oggi inespresso -e che è indispensabile per qualificare la Zes di Gioia Tauro, e il relativo Porto, attraverso un piano straordinario per la viabilità statale ed intermodale, per accorciare le distanze tra le città della Calabria. Ottimizzare i servizi ed i mezzi di trasporto locale per connettere i punti d’aggancio dei viaggiatori o più in generale, dei fruitori dei trasporti per e dalle aree interne. Ed in ultimo, non certo per importanza, occorre l’istituzione di un tavolo permanente che possa garantire sinergia e un confronto parasociale tra Istituzioni, società di gestione, rappresentanti sociali e tutte le compagnie – soprattutto le Low Cost – che hanno interesse e volontà ad investire sullo scalo reggino. Questa è una sfida che tutti gli attori sociali devono sostenere.

Ufficio Stampa UST CISL Reggio Calabria