Giornata importante, nel corso della quale, viene eletta segretaria generale della Fisascat Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Annarosa Marrapodi, insieme ai due componenti di segreteria Antonio Franco e Massimiliano Raffa, dopo un periodo di reggenza gestita da Fortunato Lopapa, ampiamente ringraziato per quanto ha fatto per la federazione e per i lavoratori. È per me una responsabilità ma anche un orgoglio, potermi adoperare in questo nuovo ruolo da segretaria, contenta di essere aiutata da una segreteria che si vuole caratterizzare attraverso una nuova linea di riorganizzazione e impegno. Bisogna guardare alle esigenze dei lavoratori, alle loro tutele, al modo su come gestire le tante fragilità dei rapporti di lavoro stagionali, part- time, precari, nonché alla sicurezza nei luoghi di lavoro, in molti nostri settori produttivi, della cooperazione e dei servizi.

In attesa del progetto esecutivo, il tavolo ponte, Incontra l’avvocato Parrella, interfaccia della società committente per l’avvio delle procedure di scelte e forniture. Dialogano sui tempi e sul modo di coinvolgimento delle imprese e dei lavoratori del territorio, proprio per mettere in risalto le vere ricadute positive per le comunità, costrette al disagio. Ci candidiamo ad un protagonismo attivo, per la realizzazione di una grande opera, che prima di essere di interesse europeo deve diventarlo per il territorio e del territorio. Occorre riflettere su come coinvolgere e formare i lavoratori di prossimità disponibili, come seguire le regole di aggiudicazione di alcuni lavori, mediante i requisiti di legge per appalti e subappalti, facendo ricorso e senza mai discostarsi da un necessario protocollo di legalità, come coinvolgere i piccoli borghi e i comuni vicini, compreso l’entroterra, per dare ospitalità e ristoro ai tanti lavoratori, in alternativa al costruendo “campo base” o comunque, tentare di ridurlo all’essenziale, Come organizzare tutti i servizi propedeutici alle necessità di tutte le persone coinvolte nella costruzione del ponte. I prossimi incontri avverranno su proposte condivise e scritte giusto per avere un confronto che stringa sui punti essenziali per il buon coinvolgimento delle imprese, del sindacato, dei lavoratori e delle lavoratrici, delle istituzioni locali e delle comunità.

 

È con il contributo di Pino Rubino, sanità funzione pubblica e Giovanni Calogero, Cisl medici, che partecipiamo all’iniziativa di Polistena a sostegno di una sanità pubblica, qualificata e attenta alle esigenze del territorio. Sostengono l’idea che c’è da costruire il futuro di una sanità inadeguata, utilizzando METODO, CORAGGIO, TRASPARENZA e soprattutto DETERMINAZIONE, affinché si concretizzino interventi mirati e prioritari, funzionali alle immediate esigenze del territorio. Oggi, non esiste un’organizzazione capace di fare funzionare in modo adeguato l’ASP. Manca personale medico, infermieristico, tecnico e di supporto amministrativo e non si procede con i concorsi fermi, con domande già fatte. Si stanno affidando gli obiettivi a professionisti senza contratto e con i pochi dipendenti che attendono arretrati contrattuali dal 2010, nonostante dentro gli ospedali si lavora per il recupero dei tempi sulle liste d’attesa, oltre l’orario ordinario di lavoro. Inoltre, l’ospedale deve garantire l’assistenza territoriale che non esiste. Sono queste, alcune, delle cose ordinarie che non si fanno a danno della gente, che per curarsi deve spostarsi fuori regione. Si tratta di riorganizzare una sanità che non trascuri i reali bisogni degli ammalati, con una visione innovativa, capace di coinvolgere le giuste professionalità, la nuova costruzione o adeguamento delle strutture ospedalieri esistenti, la moderna dotazione tecnologica e di ingegneria medica e robotica, il più vicino possibile al territorio, senza che vi siano soppressione di servizi o chiusura di strutture pubbliche già esistenti.