#Ripartiredallavoro: Mobilitazione Nazionale di Cgil, Cisl e Uil a Cosenza

Grande partecipazione questa mattina anche a Cosenza alla giornata di mobilitazione nazionale indetta da Cgil, Cisl, Uil.

Ad aprire i lavori il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo che durante il suo intervento pone l’accento su diversi temi di stretta attualità.

«Una grande iniziativa unitaria, per dire con forza che il mondo del lavoro è il cuore pulsante del Paese. Se il paese è in piedi, il merito è delle lavoratrici e dei lavoratori. Dunque, rivolgiamo un grazie ai lavoratori della sanità che hanno fronteggiato, spesso a mani nude, l’emergenza. Agli operatori della sanità deve essere subito corrisposta l’indennità Covid. Un grazie a tutti i lavoratori dei servizi essenziali e delle loro filiere produttive, lavoratori dimenticati per tanto tempo, divenuti essenziali al momento del bisogno, per poi essere di nuovo dimenticati. C’è un solo modo per dire grazie a questi lavoratori e a queste lavoratrici: rinnovare ora i contratti collettivi scaduti. Perché il lavoro deve essere rispettato. Perché 10 milioni di lavoratori aspettano da anni il rinnovo contrattuale».

 

«Il sindacato c’è. Cgil, Cisl e Uil hanno dato un contributo importante al Paese in una fase drammatica, scegliendo la salute, fermando il profitto a tutti i costi. Ora diciamo al Paese, al Governo, che serve uno sforzo straordinario. Che le risposte date fino ad oggi non bastano. Cgil, Cisl, Uil sono oggi nelle piazze d’Italia per chiedere lo stop ai licenziamenti, la proroga degli ammortizzatoriun fisco equo e giusto, una seria lotta all’evasione fiscale, il rinnovo dei contratti nel pubblico e nel privatopolitiche per il lavoro stabileinvestimenti per la crescitala scuola, l’universitàinfrastrutture per lo sviluppopolitiche per la non autosufficienza e per l’inclusione sociale».

 

«Il Paese riparte se riparte dal Sud. Serve unire il Paese. Altro che vecchie e nuove ipotesi pasticciate di autonomia differenziata. La parola Mezzogiorno esprime oggi il bisogno di un riscatto economico e sociale. Il Paese riparte se riparte tutto insieme».

 

«In Calabria c’è un’emergenza sanitaria storica, che il Covid ha solo acuito. Da troppo tempo è negato il diritto alla salute. I LEA sono carta straccia. I calabresi sono costretti ad emigrare per curarsi, oggi più che ieri. Lo abbiamo detto al Ministro Speranza: la misura è colma. Lo stiamo ripetendo con chiarezza e a muso duro: il decreto Calabria così non vaIl tempo di Cotticelli e della sua struttura commissariale è scaduto. Va messa la parola “fine” a questa esperienza fortemente negativa. Una gestione fallimentare. Ora serve un impegno vero del Governo, concreto, per una sanità più efficiente. Per la piena garanzia dei LEA. Per lo sblocco delle nuove assunzioni, perché senza nuovo personale sanitario non c’è sanità. Serve subito un piano di assunzioni straordinario per una rete ospedaliera integrata e moderna, per una rete di emergenza-urgenza efficiente, per il rafforzamento della rete territoriale, per un piano straordinario di abbattimento delle liste di attesa. Servono subito la realizzazione dei nuovi ospedali e l’ammodernamento di strutture e dotazioni tecnologiche.

Serve una sanità privata al servizio della rete pubblica. Oggi invece la sanità privata è troppo spesso al servizio di interessi particolari, protesa al profitto, pronta a negare diritti, a scegliere i contratti pirata dei sindacati gialli, a tagliare salari, a negare i rinnovi contrattuali. La battaglia delle nostre categorie su questi temi è una battaglia di civiltà. Presidente Paolini, non rinnovare i contratti è inaccettabile, è immorale, è incivile. Indietro non si torna.

Per passare dal piano di rientro al piano di rilancio, servono risorse. Vere. Chiediamo al governo di dire sì al Mes sanitarioSenza ideologie. Senza indugi. Senza tendennamenti. Il rischio è che i musicisti continuino a suonare mentre il Titanic affonda. Il medico studia e il malato muore. Senza investimenti straordinari la sanità calabrese non vedrà mai la luce in fondo al tunnel. Senza Mes i posti letto resteranno virtuali e l’emigrazione sanitaria non sarà fermata. Ci resterà a perenne ricordo un deficit che lievita insieme all’addizionale regionale Irpef e Irap».

 

«Per dare futuro al lavoro, per superare il divario Nord-Sud dopo anni di sostanziale abbandono del Mezzzogiorno, per dare speranza di riscatto ai nostri territori, c’è una grande occasione. I 209 miliardi del Recovery fund, in parte a fondo perduto, sono fondamentali per il Paese e per la Calabria. Cgil, Cisl, Uil stanno chiedendo al Governo un confronto. Il Presidente Conte ascolti queste piazze che chiedono lavoro e futuro, che non si rassegnano all’idea che la nostra terra sia condannata a una deriva inevitabile. Il Governo ascolti il sindacato per costruire un piano di rilancio del Paese, “per guardare alle nuove generazioni e non alle elezioni”, adoperando le parole di un gande statista, Aldo Moro.

Per il Mezzogiorno e la Calabria è fondamentale l’applicazione della clausola del 34% per riequilibrare la spesa pro-capite per investimenti fra Nord e Sud. Nel 2018, per investimenti al Nord sono stati impiegati 270 euro pro-capite, al Sud 100 euro: non c’è da aggiungere altro. I nostri lavoratori non si rassegnano all’idea che nel loro futuro ci sia solo il reddito di cittadinanza. Il lavoro non lo crei con decreti, non lo crei con una legge. Il lavoro lo creano le imprese e gli investimenti. Il vaccino contro il virus della disoccupazione post-Covid sono gli investimenti nelle infrastruttureSbloccare subito piccoli e grandi cantieri, le troppe incompiute. Per il nostro territorio, il Recovery fund preveda il completamento della A3: continuo a chiamarla così, non è cambiando nome che si risolvono i problemi; preveda il completamento della S.S. 106 lungo tutto il suo tracciato. La diagonale del mediterraneo non precluda il futuro della linea ferroviaria ionica. Serve un’Alta Velocità vera per il Sud e la Calabria, come al Nord del Paese e nel resto d’Europa, con treni che possano viaggiare fino a 300, 350 km/h.

Il Recovery fund dia una spinta alla strategia per le aree interne, risorsa del Paese, a rischio spopolamento. E se si parla di economia green, in Calabria si deve parlare di ricambio generazionale in una forestazione moderna e multifunzionale con i pochi lavoratori rimasti che aspettano il rinnovo del loro contratto regionale. Si completino le infrastrutture necessarie a rafforzare il Porto di Gioia Tauro, autentico punto di forza della nostra regione. Si utilizzi il Recovery fund per le infrastrutture digitali e la banda larga.  L’accesso alla rete veloce è un nuovo diritto sociale». 

 

«Per il Sud, per la Calabria, per le aree svantaggiate, chiediamo una fiscalità di vantaggio vera e di lungo periodoun grande piano per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e storico, così da rafforzare la vocazione turistica della Calabria.

Incontri proficui con i candidati a Sindaco: riscontrata reale volontà di dare un nuovo volto città

Dopo un ricco ed intenso programma di incontri con i candidati a Sindaco di Reggio Calabria, è stata riscontrata una reale volontà di rimettere in piedi una serie di interventi mirati allo sviluppo e al benessere della città e dell’area metropolitana. Interventi riferiti alla direttrice di temi e pilastri fondanti del documento programmatico inoltrato alle segreterie dei contendenti allo scranno più alto di Palazzo San Giorgio.

Ovvio è che gli intenti e i buoni propositi dovranno poi trovare concretezza in un’azione amministrativa forte e risoluta. La centralità della galassia sindacale ha trovato spazio nelle idee e nell’offerta politica di chi tra pochi giorni dovrà misurarsi con l’elettorato.

Nessun giudizio di valore sui programmi dei nove schieramenti politici, ma un approccio che tende a costruire rete e a garantire supporto alla coalizione che avrà l’onere di guidare la città i prossimi cinque anni. Lavoro e contrattazione, Sanità,
Infrastrutture, trasporti, Ambiente, Turismo, deleghe/funzioni alla metrocity e spesa qualificata di risorse regionali, statali ed europee: tematiche approfondite e che saranno riprese durante una necessaria interlocuzione con corpi intermedi e con una comunità che vuole dare il proprio contributo.
Con la doverosa equidistanza che contraddistingue il nostro mandato
sindacale, auguriamo ai candidati un sincero ‘In bocca al lupo’, auspicando una piena consapevolezza sul fatto che tanto c’è da fare, e ribadendo quanto ad essi proposto: questa terra ha bisogno di vedere tutti i suoi figli e le sue figlie di buona volontà, senza pretestuose divisioni, dare una mano con le proprie competenze e le proprie virtù,
superando le divergenze con il dialogo, combattendo fianco a fianco per rendere la nostra città più giusta e più solidale, meno chiusa e più inclusiva.

Cgil Reggio Calabria  –   Gregorio Pititto

Cgil Piana di Gioia Tauro – Celeste Logiacco

Cisl Reggio Calabria – Rosi Perrone

Uil Reggio Calabria – Nuccio Azzarà

#Ripartiredallavoro: Annamaria Furlan sulle motivazioni della Manifestazione Unitaria Nazionale del 18 settembre

Se il Governo aprisse un tavolo con le parti sociali darebbe un segnale di dialogo a tutti : i temi sul tavolo sono molti e crediamo di dover essere chiamati a partecipare ad un confronto sulle priorità del Paese.

Il lavoro prima di tutto, da lì bisogna ripartire per tornare a crescere. Le risorse del recovery fund andrebbero utilizzate in investimenti, vanno riaperti i cantieri bloccati, servono nuove infrastrutture, puntare su formazione ed innovazione.

Milioni di persone sono da anni in attesa del rinnovo dei contratti. I lavoratori della sanità privata, del Pubblico Impiego, dell’agroalimentare, del legno, i metalmeccanici aspettano: una questione di giustizia e di equità. Il Paese chiede senso di responsabilità.

I nostri servizi

Oggi su ‘Avvenire di Calabria’ la pagina con tutti i servizi e le opportunità che la CISL Reggio Calabria offre ai propri iscritti ed a tutta la cittadinanza.

Per informazioni e assistenza vieni presso la nostra sede in Via Mazzini 7/b, Reggio Calabria.

“Ripartire dal lavoro”: giornata di mobilitazione nazionale proposta da CGIL, CISL e UIL.

“Ripartire dal lavoro” è il tema della giornata di mobilitazione nazionale che Cgil, Cisl e Uil propongono in tutte le regioni italiane per venerdì 18 settembre.

«Per la Calabria – annunciano i Segretari generali regionali delle tre organizzazioni Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo – la sede dell’iniziativa sarà Cosenza dove, in Piazza XV Marzo, a partire dalle ore 9:00, ci si ritroverà, osservando le prescrizioni di prevenzione del contagio da Covid-19. Manifesteremo e formuleremo proposte per la Calabria e i calabresi, per il diritto alla salute, per il diritto al lavoro, per la fine del precariato, per la coesione sociale.

Questo – sottolineano i tre Segretari generali –  è il momento per un impegno concreto del Governo, della Regione e di tutti gli attori sociali rispetto alla necessità di operare scelte condivise in grado di cogliere le opportunità che le risorse europee, Recovery Fund e lo stesso MES, sarebbero in grado di realizzare, a partire dalle infrastrutture che devono collegare la Calabria e il Sud a tutto il Paese e dalla urgente, necessaria riorganizzazione del sistema sanitario. Manifesteremo perché i fondi in arrivo dall’Europa per l’emergenza coronavirus siano aggiuntivi e non sostitutivi di quelli già previsti dal Piano per il Sud 2030.

Dopo “La Notte per il Lavoro” del 29 luglio voluta da Cgil, Cisl e Uil a Roma, in Piazza Santi Apostoli, non ci sono state risposte adeguate. Si attende il rinnovo dei contratti pubblici e privati per oltre 10 milioni di lavoratori. La proroga degli ammortizzatori e del blocco dei licenziamenti voluti fortemente dalle nostre organizzazioni non produrranno gli effetti desiderati se il Paese non sarà in grado di ripartire attraverso una progettualità e una visione che concentri la propria azione sul lavoro, sulla persona e di conseguenza sulle necessarie riforme a partire da quella fiscale. Per tutte queste cose il 18 settembre saremo in piazza in tutte le regioni d’Italia».

La manifestazione di Cosenza sarà aperta dagli interventi dei tre Segretari generali regionali Russo, Sposato e Biondo, seguiti da quelli di delegate e delegati delle federazioni di categoria. Le conclusioni saranno a cura di Emanuele Ronzoni, Segretario organizzativo della Uil nazionale.