Indicizzazione Istat sulle pensioni: “Impegno tradito dal Governo”

Dichiarazione congiunta SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati:

Non può assolutamente essere condivisa la scelta di bloccare l’indicizzazione Istat sulle pensioni, ossia di arrestare per altri tre anni l’aumento delle pensioni, secondo un parametro economico legato al costo della qualità della vita. Il Governo in carica tradirebbe un impegno preso nella scorsa legislatura con milioni di pensionati, dirottando 2 miliardi e mezzo su ‘quota 100’ e reddito di cittadinanza, mentre di abolizione di Legge Fornero nemmeno l’ombra. Un controsenso politico e morale. Perché colpire una parte di comunità, socialmente debole come i pensionati?

Il blocco dell’aumento delle pensioni è stato un grande sacrificio al quale il Governo Monti aveva chiamato la categoria pensionati anni fa, e proprio ora (1 Gennaio 2019) che sarebbe stato discusso lo standard del paniere economico dei pensionati per ricalcolare a rialzo le pensioni, con un colpo di spugna vengono cancellati anni di battaglie e contrattazioni con lo Stato centrale.

Oggi, così come in tutta Italia, le federazioni dei pensionati sono scese in piazza, per dare dimostrazione di unità e di legittimazione contro chi li vorrebbe rilegati in un angolo ad ingoiare bocconi amari. Tutt’altro: sono motivati e arrabbiati. Stamane le federazioni dei pensionati – guidate dai segretari Marino Pasquale e Salvatore Lacopo (CGIL SPI), Pasquale Loiacono (CISL FNP) e dal commissario UIL Pensionati, Francesco De Biase – sono state ricevute in Prefettura, alla presenza di Gregorio Pititto (segretario provinciale CGIL) e Rosi Perrone (Segretario CISL Metropolitana).

Il documento presentato alla dirigente prefettizia per ‘trasferire’ formalmente a Roma la protesta, è solo il primo passo di un vigoroso percorso di disapprovazione nei confronti di una legge di bilancio miope ed inadeguata agli essenziali bisogni dei cittadini.

 

Reggio Calabria 28/12/2018    Ufficio Stampa UST CISL Reggio Calabria

Rosi Perrone: “Chiusura istituti clinici in città, notizia allarmante”

E’ di poche ore la notizia della chiusura dell’istituto clinico De Blasi, e di altre strutture in uguali difficoltà che effettuano servizi di analisi, e già si registra una forte tensione in città, per via dell’elevata importanza che i laboratori rivestono; in termini occupazionali e soprattutto socio-sanitari. Rischiano di ‘abbassare le saracinesche’ dei poli strategici di riferimento, in quanto erogatori di servizi essenziali all’utenza, dall’alto valore di prossimità per l’intera comunità civile.

Non certo di secondo piano è l’allarme che proviene dal dato occupazionale, che rischierebbe di essere tramortito dai licenziamenti dei lavoratoti degli istituti di analisi. Un dramma sociale che le famiglie non possono permettersi, una ferita che la città di Reggio Calabria non può permettersi.

Il sistema sanitario deve contraddistinguersi per la capacità di produrre qualità nel coniugare pubblico e privato; se così non fosse si correrebbe il rischio di deteriorare i servizi ai territori e di conseguenza ai cittadini, scaturendo un corto circuito tra prestazioni assistenziali e bisogni necessari.

Fin da subito do la disponibilità della Cisl di Reggio Calabria garantendo il nostro  impegno, per intavolare un confronto con il commissario alla sanità, auspicando orienti il sistema sanitario regionale verso un processo di emancipazione dal commissariamento, creando le condizioni necessarie affinché si possa tornare all’ ordinaria amministrazione attraverso un piano di rientro che sappia garantire ai cittadini ed ai territori servizi efficienti, consolidamento occupazionale e una sanità adeguata ai bisogni dei reggini.

Reggio Calabria 21/12/2018

Esecutivo UST – Cisl Metropolitana, Russo e Perrone: “Lavorare nella confederalità pe guardare al futuro”

Si è svolto ieri l’esecutivo Ust-Cisl Metropolitana guidato dal Segretario generale Rosi Perrone, e al quale ha preso parte Tonino Russo Segretario generale regionale CISL.

L’intervento di Perrone ha riguardato, e approfondito a tutto campo, i temi di più scottante criticità che angosciano il territorio metropolitano di Reggio Calabria. La parte più forte della relazione è stata caratterizzata dalla situazione dei precari, dagli lsu/lpu, ‘legge 15’, tirocinanti, sistema sanitario metropolitano, porto di Gioia Tauro e Zes, baraccopoli di San Ferdinando ed alla proposta Fai e Cisl per un progetto di accoglienza diffusa e infrastrutture: “In un contesto quanto mai fragile come quello che stiamo attraversando, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Ci sono delle sfide da affrontare per le quali il nostro mandato sindacale ci impone un impegno risoluto. E in questi passaggi fondamentali per il futuro del nostro territorio chiediamo a gran voce un maggiore sforzo da parte delle istituzioni comunali e metropolitane. Stiamo monitorando e seguendo ora dopo ora il dibattito parlamentare, della commissione bilancio in Senato, per quanto concerne gli emendamenti a favore dei 4500 lsu/lpu calabresi. Inoltre, pur riconoscendo l’ottimo risultato della stabilizzazione degli lsu comunali reggini, c’è ancora tanto da fare, per quanto riguarda i lavoratori della legge 15 e soprattutto i lavoratori del Porto di gioia Tauro e lo sviluppo del porto. Un rilancio effettivo di un’infrastruttura strategica e la completa emancipazione della Zona Economica Speciale favorirebbe una crescita occupazionale e soprattutto dell’indotto. Così come lo sblocco assunzioni del comparto sanitario, che insieme alla realizzazione dei poli ospedalieri come da anni decantati, darebbe una boccata d’ossigeno all’economia e al tessuto sociale della nostra città. Occorre celerità e forza di intervento, perché i dati dell’emigrazione calabrese sono allarmanti, e rischiano di divenire irreversibili”.

Il segretario Generale regionale Cisl Tonino Russo esordendo nel confronto dell’esecutivo territoriale di Reggio Calabria, ha voluto evidenziare il fatto di sentirsi a casa, proprio perché il territorio metropolitano ha espresso grandi figure sindacali, affianco delle quali ha maturato il proprio mandato di rappresentanza.

Russo ha continuato – “Concordando pienamente su quanto esplicitato da Rosi Perrone, lo strumento che sto cercando di azionare, da segretario generale regionale, per il raggiungimento degli obiettivi che mi sono prefissato dal giorno stesso del mio insediamento, è quello del lavoro di squadra. Sono fermamente convinto che occorra lavorare sul dialogo, sul confronto e sulla confederalità come viatico per la crescita della nostra organizzazione e soprattutto per dare concretezza al pensiero ed all’ azione del nostro gruppo dirigente nazionale. In questa deriva socio-economica che genera smarrimento e per certi versi sgomento, il sindacato può e deve giocare un ruolo fondamentale, in particolar modo la Cisl, pilastro e punto di riferimento per quanti confidano nel nostro lavoro e nella nostra credibilità. Credibilità forgiata da uno spirito di condivisione e da un operato che guarda alla gente, ai nostri rappresentati e alle esigenze delle loro famiglie; una credibilità eretta su uno spirito di servizio incondizionato e che si prende cura dei bisogni di chi ci affida la loro fiducia”.

Un passaggio Russo l’ha riservato sulla legge di bilancio 2019: “Abbiamo attivato un percorso di sensibilizzazione ed informazione, attraverso assemblee programmatiche, sui territori proprio per ribadire tutta la nostra preoccupazione sulla finanziaria 2019. Una legge di bilancio che punta poco alla crescita ma che si contraddistingue per un approccio troppo assistenziale. Per non parlare della mancanza di investimenti e  infrastrutture. Per la Calabria sarebbero fondamentali, ma sembrano essere delle chimere per questo governo. Siamo pronti al confronto e siamo aperti al dialogo, confidiamo dunque che il Presidente Conte prenda in considerazioni le proposte avanzategli dalle parti sociali”.

Reggio Calabria 13/12/2018

Il coordinatore nazionale Cisl-Fim Anelli a Reggio Calabria: “Lo stabilimento Hitachi, modello vincente di sviluppo dell’industria 4.0”

Rosi Perrone, segretaria generale Ust Cisl Metropolitana ha fatto gli onori di casa, per la visita di Carlo Anelli coordinatore nazionale Cisl-Fim. Nel nostro contesto territoriale – ha esordito Perrone – abbiamo punti d’eccellenza da clonare: il polo reggino dell’Hitachi è uno di questi”. La segretaria generale UST ha ribadito la sua posizione rispetto alla necessità di tutelare e valorizzare un patrimonio industriale e dunque sociale per l’intera città metropolitana – “Ho positivamente accolto il piano industriale di Hitachi, già rinvigorito mesi fa dall’accordo tra la divisione “RailItaly” del gruppo giapponese con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Calabria per il potenziamento dello stabilimento di Reggio Calabria. La Cisl ha apprezzato la politica industriale di Hitachi, caratterizzata da un serio investimento in termini di nuove assunzioni, e soprattutto da un progetto di ricerca e sviluppo che guarderà a tutto il territorio nazionale, con l’intento di incrementare la capacità produttiva, innovando le tecnologie industriali e implementando il processo di trasformazione digitale.Ad una politica industriale di investimento e di crescita forte, va ad aggiungersi un fatto di notevole portata, come quello del protocollo di legalità tra Prefettura, Questura e Unindustria con Hitachi”.

Il coordinatore nazionale Cisl-Fim Carlo Anelli è pienamente consapevole del percorso di crescita dello stabilimento reggino di Hitachi: “Il polo di Reggio Calabria sta diventando un fiore all’occhiello dell’intero gruppo. In questo percorso virtuoso di crescita aziendale, noi che abbiamo la responsabilità della rappresentanza, abbiamo al contempo l’obbligo di non abbassare la guardia. Stiamo lavorando in una direzione che metta al centro la proposta sindacale, e che generi un equilibrio tra le parti in ogni fase di contrattazione. Reggio Calabria è una realtà della quale andare orgogliosi e si pone in controtendenza rispetto ad altri contesti, nei quali non si evince un modello di sviluppo serio e credibile come quello che ho potuto ammirare in città. L’industria 4.0 deve necessariamente guardare al futuro, qualificando il presente, e a Reggio ho avuto la sensazione che questo stia già accadendo. Ho potuto costatare che la rivoluzione di Industria 4.0 ha inciso positivamente sui lavoratori, un processo virtuoso che ha punta sul loro benessere e che, grazie alla tecnologia, li pone nelle condizioni di operare meglio e, di conseguenza, essere più produttivi.”

Giuseppe Chiarolla segretario provinciale Cisl-Fim ha voluto sottolineare l’importanza dell’impatto sociale del nuovo corso aziendale di Hitachi: “Il grande risultato è stato la stabilizzazione di circa 42 lavoratori interinali, l’inserimento di qualche nuovo ingegnere per dare continuità a lavoro già svolto, l’apertura da parte dell’azienda, al bacino di riferimento voluto fortemente dalla FIM CISL RC, con l’incremento di nuove commesse”.

Reggio Calabria 06/12/2018

“Assicurare gli stipendi lavoratori legge 15 Comune di Reggio Calabria”

Dichiarazione congiunta Carlo Barletta (Felsa-Cisl segretario regionale)

                                                   Federica Sgrò (Felsa-Cisl provinciale)

Combattere per la dignità del lavoro e combattere affinché tale dignità non venga calpestata dalle istituzioni. Mentre è in campo una protesta per garantire la stabilizzazione di 4500 lsu/lpu calabresi, alla quale a quanto sembra il governo centrale non vuol dar seguito, con preoccupazione devo denunciare il ritardo dei pagamenti degli stipendi dei lavoratori della legge 15 del Comune di Reggio Calabria.

Quindi su più fronti si è costretti non abbassare la guardia. E non lo faremo. Ma è al quanto paradossale che Comune di Reggio Calabria e Regione Calabria sostengano questa sacrosanta iniziativa di protesta a sostegno degli lsu/lpu e quindi delle loro famiglie, e al contempo, con un rimpallo di decisioni tra uffici regionali, ritardino i pagamenti ai quali gli uffici competenti (Comune e Regione) sono deputati.

Il ritardo del mandato di pagamento rischia inoltre di non far arrivare gli emolumenti entro il 25 dicembre, e dunque i lavoratori della legge 15 potrebbero non percepire le mensilità di novembre e dicembre entro il periodo natalizio. Una proposta che andasse incontro a queste legittime istanze, potrebbe essere avanzata dal Comune; e nella fattispecie potrebbe essere quella di anticipare le somme dovute ai lavoratori.

Di per sé, è grave il ritardo dell’erogazione di stipendi, ma in un periodo di assoluta eccezionalità sociale, come il periodo natalizio, il fatto avrebbe dei connotati ancor più gravi. Pubblicamente chiediamo l’intervento del Presidente Oliverio e del Sindaco Falcomatà affinché intercedano con i dirigenti e i funzionari un po’ troppo macchinosi su questioni che riguardano la dignità umana, ancor prima che il rispetto professionale.

Reggio Calabria 05/12/2018