Rosy Perrone: “Primo maggio diverso, non per questo meno importante”

Nessuno si sarebbe aspettato di passare un Primo maggio, in balia dell’isolamento o meglio, del confinamento. La Festa dei lavoratori e quello che essa rappresenta però, non possono essere cancellate dalla nostra memoria, dalla memoria collettiva e sociale di una Città Metropolitana che sembra abbia smarrito i propri punti di riferimento.

Forse la pandemia del Coronavirus o forse un disorientamento già da anni evidente, sta di fatto che festeggiare il lavoro in riva allo stretto risulta essere un ‘ossimoro’. Tutti gli indicatori e economici e sociali rilegano Reggio Calabria in fondo a tutte le classifiche. Il dato occupazionale fa rabbrividire.

E non è questo il momento di rintracciare i ‘responsabili’. Come Cisl metropolitana non abbiamo mai sottaciuto sulle passività di coloro che non hanno mai sviluppato un’idea di futuro per la nostra Metrocity… ma questa è un’altra storia.

In un contesto di grande depressione, deve farsi largo un margine di speranza. Da grandi catastrofi ci sono state grandi ripartenze. Ma si deve essere visionari e si deve essere all’altezza della sfida della rinascita.

Sì, rinascita. Il mio augurio per la Festa del Primo maggio è rivolto ai lavoratori e a coloro che sono in cerca di una collocazione professionale e dunque sociale, ed è quello di ‘rinascere’. Auguro di rinascere a tutti coloro hanno perso la loro dimensione e soprattutto la fiducia in sé stessi. Auguro di tramutare in forza il senso di scoraggiamento che ha accompagnato queste settimane buie.

Il 1° maggio 2020 sarà particolare perché l’emergenza coronavirus appiattisce il senso della festa e dello stare tutti insieme in una grande piazza per abbracciarci e ricordarci quanto sia centrale oggi il tema del lavoro, del diritto al lavoro e il tema della sicurezza così importante e delicato in un momento in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in discussione.

Sarà un Primo maggio all’insegna della sobrietà, senza bandiere, senza cortei, ma carico di un autentico significato: dalla tragedia che stiamo vivendo dovremo rinascere e ricostruire il nostro prossimo futuro all’insegna della sicurezza, della legalità e della sostenibilità ambientale che, sembra superfluo evidenziarlo, sono temi portanti del nostro agire sindacale che non si concretizzano senza diritti e senza solidarietà. Nella riedificazione di case ed anime, attraverso il lavoro, si dovrà tracciare una possibile via d’uscita dalla crisi del coronavirus concentrando la nuova agenda politica su investimenti, università e ricerca (soprattutto nel campo medico e biologico), infrastrutture e turismo.

In questo anno speciale sono i tanti lavoratori e lavoratrici di questo Paese che meritano un particolare ringraziamento, sono gli operatori del comparto sanitario e delle forze dell’ordine che esaltiamo come eroi nella fase emergenziale per poi ricollocarli nei fondali del dimenticatoio, non considerandoli e sottovalutando il loro lavoro, il loro sacrificio e privandoli dei diritti fondamentali.

NON SI COMMETTA QUESTO IMPERDONABILE ERRORE!

 

 

 

“Silenzio preoccupante su Aeroporto di Reggio Calabria”

Non può certo essere la sola giustificazione plausibile il morbo pandemico, il silenzio quasi totale tranne qualche ‘assordante’ sibilo di Città Metropolitana e Sacal, sulla questione Aeroporto ‘Tito Minniti’.
Ma bisogna velocemente domandarsi c’è mai stato come in questo frangente storico, il rischio chiusura che appare travestito da Covid-19 dietro l’angolo? In ordinaria amministrazione la struttura ha costantemente sofferto della mancanza di una visione da parte del management. Figuriamoci in questa fase emergenziale: siamo fortemente preoccupati dello stallo dentro al quale si sono rilegate le istituzioni, a tutti i livelli.
Non abbiamo intravisto uno straccio di piano industriale, i 25 milioni stanziati dalla finanziaria del Governo dello scorso anno per ammodernare lo scalo non hanno fatto la differenza. La società unica di gestione degli aeroporti calabresi non può limitarsi a dire che la ripresa post crisi del Covid-19 sarà difficile; questa dovrebbe essere una prerogativa dei cronisti.
La Sacal deve avere chiaro un progetto di superamento della crisi. Deve subito attivarsi con Enac, Ministero dei Trasporti, Regione e Città Metropolitana per ribadire il legittimo criterio della continuità territoriale per non far morire un’infrastruttura vitale per la sopravvivenza del territorio di Reggio Calabria. Come abbiamo sempre ribadito, l’unico interlocutore non può essere Alitalia, il cui ridimensionamento societario ha causato un rispettivo ridimensionamento della flotta. Iniziare a dialogare con compagnie ‘Low cost’ potrebbe essere un timido ma concreto approccio, qualora si riattiverà il turismo se pur dentro le mura del Paese, attraverso la campagna del Governo ‘Viaggio in Italia’.
Tra il crollo del mercato dei passeggeri per via dell’emergenza coronavirus e il momento che sta attraversando Alitalia appunto, monopolista dello scalo, il futuro del ‘Tito Minniti’ è appeso ad un filo. Sacal deve dare indicazioni chiare perché c’è in ballo il diritto alla mobilità dei reggini e i livelli occupazionali della struttura.
Pertanto, attivi subito dopo il 4 maggio, tavoli di confronto – con istituzioni e parti sociali – attraverso i quali condividere proposte serie e di rilancio per l’aeroporto, perché l’obiettivo deve essere comune: salvarlo!
Non abbiamo mai dato credito – come Cisl Metropolitana – all’architettura di un progetto politico di declassazione della struttura; non abbiamo mai avuto in tal senso pregiudizi o retropensieri, ma oggi, in questa crisi drammatica, è indispensabile che tutte le forze in campo giochino un ruolo fondamentale e soprattutto occorre che lo giochino con la stessa maglia. Troppi campanilismi e troppe polemiche strumentali in questi anni di inerzia politica e gestionale. Adesso non ci sono più scuse! Nessuno si salverà! Non solo i vertici Sacal, ma anche Governo centrale, deputazione regionale, Governatore e Sindaco Metropolitano, dovranno rispondere ai cittadini di una città metropolitana con quasi 400.000 abitanti. Chi avrà la responsabilità delle scelte dovrà spiegare loro che in un’area Metropolitana dello Stretto, è stato fatto morire uno scalo aeroportuale!

Nota stampa congiunta
di Rosi Perrone – Segretario generale UST Cisl Metropolitana Reggio Calabria
di Domenico Giordano – Segretario generale Cisl Fit Metropolitana Reggio Calabria

#25Aprile. La Cisl aderisce all’appello della Cisl nazionale e di Anpi

La Cisl di Reggio Calabria Metropolitana aderisce all’ iniziativa della Cisl nazionale realizzata con Anpi in occasione della Festa della Liberazione del 25 Aprile. Determinanti i valori di libertà e di unità che ricorrono in questa memorabile giornata. La Cisl reggina parteciperà dunque al Flash mob virtuale esponendo ,alle ore 15 del 25 Aprile, il Tricolore e intonando da ogni balcone ,come da ‘#iorestoacasa, le note di “Bella ciao”.