Quella appena trascorsa è stata una domenica impegnativa per i Vigili del Fuoco del comando reggino. Infatti, le particolari condizioni meteorologiche di queste ultime settimane, hanno causato un notevole incremento degli incendi di vegetazione, poco meno di trenta quelli della sola giornata di ieri che, se sommati agli interventi di soccorso ordinario, diventano circa cinquanta le richieste di soccorso giunte alla Sala Operativa del Comando metropolitano.

«A tal proposito – affermano il segretario generale della Fns Cisl di Reggio Calabria Giuseppe Rodà e il segretario di categoria Vigili del Fuoco Maurizio Pipari – ci corre l’obbligo di mettere in evidenza l’abnegazione dei VVF reggini i quali, con il consueto spirito di servizio, rispondendo alle chiamate di rientro in servizio dal turno libero, riescono a sopperire alle criticità di un organico carente e sicuramente, come da molto tempo denunciamo, da rivedere nelle sue dotazioni complessive. Con queste premesse il nostro pensiero non poteva non ritornare ai devastanti e luttuosi incendi della scorsa estate e pertanto, in qualità di rappresentanti dei lavoratori VVF ma anche come forza sociale del territorio, ci siamo rivolti al Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, affinché solleciti i sindaci dei comuni dell’Area Metropolitana, ad emanare le ordinanze sulla pulizia dei terreni incolti e soprattutto sulla vigilanza di una corretta applicazione della stessa.

Se le manifestazioni della natura non sempre sono prevedibili e controllabili, i comportamenti umani possono sicuramente essere ricondotti nella giusta ottica della prevenzione. Purtroppo accade troppo spesso, anzi quasi sempre, che la mancanza di manutenzione dei terreni ed il conseguente proliferare incontrollato di rovi e sterpi, in molti casi pericolosamente a ridosso di abitazioni, siano poi causa di incendi la cui rapida propagazione è di difficile controllo, mettendo a serio rischio le strutture coinvolte e l’incolumità delle persone. Allo stesso modo anche le aree demaniali andrebbero curate maggiormente liberando dalle sterpaglie i canali di scolo, alvei fluviali, ma anche i margini delle di strade e delle sedi ferroviarie troppo spesso soggetti a facili inneschi che mettono a rischio la sicurezza delle stesse infrastrutture. Ecco che l’auspicata prevenzione diviene investimento, e non spesa, indispensabile supporto al lavoro dei Vigili del Fuoco».