Si è svolto martedì scorso il Consiglio generale Cisl, alla presenza del Segretario regionale Paolo Tramonti e del Segretario generale nazionale aggiunto Luigi Sbarra.

Un modello da costruire in fretta per rilanciare il territorio metropolitano; si conoscono difficoltà ed impedimenti oggettivi, ma ci sono strumenti adeguati, per non allontanare la speranza dell’ultimo treno per un futuro di riscatto scevro da ogni legittima rassegnazione. Al netto di qualche isola felice, l’apparato economico sembra fermo, immobile, incapace di sviluppare modelli vincenti. Le amministrazioni, regionale e metropolitana, potrebbero intervenire in questo senso. Solamente una programmazione di qualità risulterà essere la strada giusta per realizzare opere e strutture pubbliche, dai costi certi e soprattutto nei tempi di realizzazione consoni ad una gestione amministrativa e politica seria”. Queste, alcune delle dichiarazioni della Segretaria generale provinciale, che ha aggiunto: “La Città Metropolitana, senza tentennamenti, deve farsi assegnare le deleghe dalla Regione Calabria, e deve iniziare ad investire risorse sul territorio, sfruttando il Patto per Reggio, il Pon metro, il Decreto Reggio, il Por Calabria ed ogni strumento di finanziamento a disposizione, passando dal finanziamento ai cantieri, e innalzando concretamente il dato occupazionale.”

Rosi Perrone ha ribadito l’importanza del rilancio dell’aeroporto di Reggio, accogliendo di buon grado la notizia dell’incremento dei voli Alitalia, “ma accanto a questo – ha continuato – occorre una politica forte ed un management in grado di dar estensione di crescita all’aeroporto di Reggio Calabria, proprio per dar sfogo alla continuità territoriale. Inutili chiacchiere e troppa bagarre politica, per troppo tempo, hanno creato dei vuoti inconcepibili mettendo a dura prova la nostra sopportazione. Occorre lavorare tutti sotto un’unica bandiera senza quei puerili campanilismi che non fanno bene alla città.” Un’ importante apertura è arrivata sullo sviluppo sostenibile e al ‘green development’ della locride: “Non si può parlare di sviluppo delle periferie e dell’area della locride senza valorizzare la vocazione dei territori della costiera ionica, con i suoi prodotti enogastronomici e con il suo oro verde – Bergamotto.” Molto forti, inoltre, i passaggi sul porto di Gioia Tauro e sull’annosa questione sanità: “La Metrocity punti ai piani urbani di mobilità sostenibile e a progetti credibili per la portualità, Gioia Tauro soprattutto. La Zes deve essere pienamente operativa. A questo bisogna affiancare una forte pressione da parte nostra ed a tutti i livelli all’attuale questione del potenziamento del porto di Gioia Tauro. Ed oggi se il nuovo governo battesse un colpo, ci potrebbe essere la reale possibilità di voltare pagina in direzione di uno sviluppo produttivo, vista la firma del decreto che chiude la procedura di attivazione della ZES in Calabria.” E ancora “Abbiamo una sanità che non riesce a garantire il diritto alla salute” – ha tuonato Rosi Perrone – e alla quale urge un cambio di passo che possa garantire efficienza dei servizi per gli utenti e soprattutto credibilità per i cittadini. Già la fase di commissariamento regionale del sistema sanitario non è stata in grado di invertire una tendenza negativa che relega la Calabria tra le regioni con il tasso più alto di migrazione sanitaria. La situazione dei servizi è però diventata allarmante. Con preoccupazione guardiamo all’azienda territoriale tra l’altro commissariata la settimana scorsa dal commissario Scura e abbiamo il dovere di segnalare la permanenza di problematiche ormai storiche, ma su cui non si rileva alcun timido segnale di inversione, insieme al crollo dell’assistenza e dell’organizzazione dei servizi nel suo complesso.

Scuola ed edilizia scolastica, welfare, lotta al precariato, diritti, sono stati gli altri temi ‘aggrediti’ nella relazione al Consiglio, da parte di Rosi Perrone, che non ha abbassato il tiro quando ha chiamato in causa le istituzioni regionali e metropolitane, troppo lente rispetto alle criticità del territorio reggino.

Il suo messaggio finale è stato molto chiaro: “Vorrei ribadire l’impegno che ci dovrà vedere consapevoli e progettuali sul tema Area metropolitana dello Stretto. Serve una classe dirigente all’altezza, per costruire davvero due enti forti e strutturati. Non si può pensare ad un futuro metropolitano se non si pianifica in una visione strategica. ‘Contrattare, contrattare, contrattare’ è il nostro mantra, e lo faremo ad oltranza. A Reggio, è il tempo di vedere i risultati, e se così non fosse, saremo conseguenti e metteremo in campo ogni azione di manifestazione a sostegno delle nostre proposte. Noi vogliamo credere che ci sia un futuro per questo Sud e ci avvarremo di ogni azione etica, solidale e legale perché ciò avvenga. Lavoreremo per un sindacato che possa ridare speranza nel futuro, e che sappia parlare ai giovani, coinvolgendoli; ma che soprattutto sia in grado di partecipare alla costruzione del progresso; un sindacato dunque, strumento di evoluzione, di libertà, di democrazia, di pace. Questo crediamo sia e debba essere la Cisl di Reggio Calabria!”

Sulla possibile nascita dell’Authority dello Stretto l’approccio è unanime, Perrone e Sbarra: “chiediamo al Governo e al Ministro Toninelli, di convincerci”.  Si apra un confronto per capire con quali strumenti e in che misura questa nuova istituzione di gestione, possa incidere sullo sviluppo strategico e infrastrutturale della Metrocity”.

Sbarra, al quale sono state affidate le conclusioni, ha accolto in toto la relazione e le proposte derivate, di Rosi Perrone: “Per la Cisl, l’obiettivo deve essere quello di far diventare oggetto della contrattazione sociale i temi portati avanti dalla segreteria di Rosi. Quest’oggi ho visto un’organizzazione sindacale in grado di creare comunità, capace di sviluppare appartenenza. Ho potuto constatare che la nostra dirigenza provinciale, è matura e lucida, quindi pronta ad affrontare le sfide sociali di cui un grande sindacato come il nostro deve farsi carico. E per farlo deve avere un’agenda chiara: lotta alle diseguaglianze, la sostituzione della demagogia incompetente con la verità dei fatti e la credibilità dei risultati, la difesa dell’idea degli stati uniti d’Europa – noi siamo convintamente europeisti – e una nuova concezione del paradigma del lavoro, nel quale deve avere assoluta centralità la persona e i suoi diritti.”

Reggio Calabria lì 31/07/2018                Ufficio Stampa Ust Cisl Reggio Calabria