Vicinanza al sindaco di Varapodio Don Gianni

 

La Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria, manifesta vicinanza al parroco di Varapodio Don Gianni Rigoli , in quanto vittima di un odioso e  ingiustificabile atto intimidatorio per l’incendio della propria autovettura, nonché per i danni riportati alla chiesa mentre si celebravano le funzioni liturgiche. Atto vandalico che oltre a danneggiare Don Giovanni, la Chiesa , macchia di grigio l’ intera comunità.

 

Il segretario generale

Romolo Piscioneri

 

Gesti concreti contro il disagio e le fragilità

 

Come Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, abbiamo scelto di donare dei libri, manifestando vicinanza e solidarietà a tanti ragazzi oppressi dal disagio, convinti che i contenuti possano dare nuove motivazioni e giusto entusiasmo, utili alla individuazione di rinnovati percorsi di vita.

Siamo consapevoli che la lettura riesce sempre ad aiutare senza escludere la possibilità a che le difficoltà contingenti possano diventare fonte di sollievo e creatività.

Aiuta in un progredire culturale e educativo di base, contemplando quel contatto genuino adatto a ricreare sinceri rapporti, mitigando le ostilità di un tempo compromesso per disattenzioni, fatalità o semplici difficoltà del momento.

Confidiamo in una indissolubilità tra lettura e facilitazione di reinserimento in favorevoli contesti sociali e di comunità.

La buona lettura finisce sempre ingentilendo l’animo di ciascuno, agevolando relazioni per un rammendo di possibili crepe e grigiori che la vita inaspettatamente può riservarci.

Ecco lo spirito della nostra donazione, di questi libri scelti e dedicati ai ragazzi dell’USMM di Reggio Calabria, meritevoli di essere aiutati, con lungimiranza, così come avviene, in percorsi di vera crescita e affermazione consapevole e responsabile, con una speranza guida che porti a scorgere nuove strade, e se queste non fossero sufficienti, prepariamoci a crearne di nuove, senza arrendevolezze.

Ecco il valore della nostra donazione, fatta alla presenza della segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola, nonché Nausica Sbarra, promotrice di questo ammirevole gesto, nel solco delle buone pratiche promosse dalla Cisl.

Donazione che incrocia la sensibilità di una istituzione dedita a infondere fiducia e altra opportunità, in contesti segnati dalle tante fragilità.

Ci confortano le parole ascoltate durante la cerimonia di consegna, magistralmente pronunciate dalla dottoressa Rosa Maria Morbegno che insieme ai collaboratori, esercitano, con grande professionalità e responsabilità quel delicato ruolo istituzionale di raccordo e tutela su chi si trova costretto al temporaneo disagio.

Gli affidamenti futuri sono quelli di un collaborare costruttivo, ancorato a una possibile progettualità ponderata e pertinente, affinché si facilitino spazi formativi e di reinserimento sociale e lavorativo.

Il Segretario Generale

Romolo PIscioneri

 

 

 

Riorganizzare lo sviluppo intorno alla realizzazione delle infrastrutture necessarie

Riorganizzare lo sviluppo intorno alla realizzazione delle infrastrutture necessarie

Per le difficoltà di questo tempo, c’è bisogno di una Cisl che agisca in maniera coordinata nei diversi ambiti istituzionali, sociali e produttivi, mantenendo quella coerenza dedita al confronto senza mai disdegnare il ricorso allo sciopero in quei momenti di alta vertenzialità e senza altre vie d’uscita.

Dobbiamo socializzare le nostre idee quando si tratta di aprire nuovi spazi di confronto, in funzione a quel modello di sviluppo da ricercare e ancorare dentro precise linee di sostenibilità finanziaria e ambientale in armonia con le dichiarate esigenze dei territori ricadenti nell’intera area Metropolitana di Reggio Calabria.

Sono alcune delle valutazioni emerse durante i lavori del consiglio generale della Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria alla presenza della Segretaria Generale Aggiunta Cisl, Daniela Fumarola  e Tonino Russo, Segretario Generale Cisl Calabria.

Vengono  individuate delle priorità sugli interventi da sostenere con al centro; ammodernamento, valorizzazione e  realizzazione delle opere ritenute indispensabili per la crescita economica e occupazionale.

Viabilità ionica, con il completamento della statale 106 da Squillace a Reggio Calabria, alta velocità ferroviaria, autostrada, aeroporto Tito Minniti, bonifica del sito ex liquichimica di Saline, porto di Gioia Tauro, ponte sullo stretto, nuova dorsale ferroviaria Rosarno/Locride, messa in sicurezza della  Limina/Mammola con la realizzazione del secondo tunnel, completamento della Bagnara /Bovalino, in prospettiva del ponte, con la possibilità di collegare, in poco tempo, città come Messina e Catania nel cuore della Locride, valorizzando un turismo intorno a luoghi come: Locri, Gerace, Roccella, Caulonia,Stilo.

Una strategia di sviluppo unica, fatta di tanti progetti coordinati, in linea con le necessità di ciò che si vuole realizzare, partendo da un articolato piano condiviso di formazione per le professionalità occorrenti e funzionali alla realizzazione delle tante opere previste, con le priorità ancorate alle complessità per la costruzione del ponte.

Non è superfluo, visto l’elevato numero delle figure professionali mancanti, immaginare una scuola di formazione “dedicata”, da istituire nell’area Reggina, funzionale alla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici da impiegare alla realizzazione del ponte e non solo.

In alternativa, si deve pensare alla rimodulazione, ove possibile, dei programmi didattici in quegli istituti tecnici già esistenti, che facciano percorsi formativi in sintonia con la progettualità e le relative esigenze delle imprese coinvolte nella costruzione.

Riorganizzazione degli interventi in ambito di tutela ambientale e del territorio, mediante il ripensamento di una possibile forestazione di tipo produttivo, capace di riposizionarsi prevalentemente nelle aree interne per aiutare lo spopolamento e sanare quelle fragilità di un territorio che da tempo sconta un vistoso abbandono.

Attenzione al portato del disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato al Senato, che potrebbe influire negativamente sulla tenuta sociale del paese a danno di settori importanti come: sanità, scuola, enti locali, pubblica amministrazione se non si considerano adeguatamente gli svantaggi di partenza, affinché si pongano dei correttivi in maniera equa e ponderata all’atto della individuazione dei livelli essenziali di prestazione (LEP), con l’assegnazione delle giuste risorse per superare le tante arretratezze oggi presenti.

Un avvio di autonomia, che non può in nessun caso trascurare il riequilibrio territoriale con la messa a disposizione delle congrue risorse, in coerenza con quei valori e principi costituzionali fondamentali per un esercizio di governance partecipata volta a superare le fragilità di un tessuto sociale e economico al collasso.

Invochiamo una velocizzazione decisionale delle nostre istituzioni, intervenendo sulla semplificazione delle procedure puntando al rilancio di tutte quelle nostre realtà in ritardo con lo sviluppo, senza continuare a indebolire quella già fragile coesione sociale.

Il segretario Generale

Romolo Piscioneri

 

 

 

 

 

Equità e mai politiche divisori in tema di salute e sanità in calabria

 

Equità e mai politiche divisori in tema di salute e sanità in Calabria

Durante i lavori dell’ultimo esecutivo della Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, emergono delle criticità sui tempi di riorganizzazione di molti servizi concernenti la prevenzione e la cura della salute di tutti i cittadini calabresi, costretti a spostarsi fuori regione, nonostante siano già passati oltre due anni da quando si avvia, con legge regionale numero 32/2021, l’azienda per il governo della sanità calabrese, denominata “ Azienda Zero”.

Una Città Metropolitana, quella di Reggio Calabria, che continua a rimanere fuori dalle politiche regionali di miglioramento e valorizzazione delle strutture sanitarie e ospedaliere, accumulando ritardi e mancate decisioni, sulla via della realizzazione di nuovi impianti attrezzati per una medicina di prossimità e una specialistica funzionale alle esigenze nascenti nei territori, con gli anziani e la non autosufficienza al centro delle riflessioni decisionali.

Dal dibattito, in tema di sanità, ancora una volta, nascono non poche perplessità sul modo di come si vuole gestire il sistema regionale Emergenza Urgenza 118 ed elisoccorso, Numero Unico Emergenza Europea – NUE 112, Numero Unico Armonico a valenza sociale per le cure mediche non urgenti – NEA 116117, affidando all’ASP di Cosenza, come soggetto capofila, la gestione omogenea e il funzionamento di queste attività.

Desta stupore il trasferimento entro febbraio prossimo, delle competenze relative alle funzioni di gestione dei soccorsi sanitari dalle centrali operative 118 di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia alle istituende sale operative 118, area nord, allocata a Cosenza e area sud, allocata a Catanzaro, escludendo con atto ingiustificato la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Le restanti centrali operative assumeranno la veste di PET, con declassamento e la messa in mobilità del personale che è già stato chiamato a esprimere la preferenza sulla nuova sede di assegnazione senza che vi sia stato adeguato confronto sindacale, come previsto dal CCNL, comparto sanità pubblica.

Così come non è stata fornita neanche l’informazione dell’adozione del DCA 198/2023, che ha modificato irragionevolmente il DCA n. 64, che prevedeva l’accorpamento del SUEM 118 regionale in tre macro aree, nord, centro, sud, com’era giusto che fosse.

Ovviamente, abbiamo il personale del 118 della centrale operativa di Reggio Calabria preoccupato per la messa in mobilità e le future incertezze, in mancanza di un accordo sindacale sui criteri da applicare, come sull’opportunità o meno di procedere verso questo impianto di riorganizzazione.

È legittimo domandarsi e chiedere sui perché, non vi partecipino in maniera attiva tutti i territori, parimenti chiamati a organizzare e offrire servizi efficienti a vantaggio di coloro i quali hanno bisogno immediato di tutele e soccorso medico ospedaliero.

Non è superfluo suggerire al presidente della Giunta Regionale, nonché al commissario di guardare ancora più a sud, quando si tratta di prendere delle decisioni delicate, che attengono alla salute di tutti i cittadini Calabresi.

L’idea dell’estraneità o mancato coinvolgimento di un territorio importante come quello Metropolitano di Reggio Calabria, nella riorganizzazione di detti servizi, nonostante la presenza di idonee strutture operative e professionalità meritevoli di considerazione, non crea buoni propositi, sinergie e soprattutto armonia nel nuovo impianto organizzativo di partenza.

Al punto in cui siamo c’è da interrogarsi sulla funzionalità, viste le complessità proprie di ogni territorio, di agire in forza di una convenzione sottoscritta tra Azienda Zero e ASP di Cosenza, candidata ad assicurare, con il proprio dipartimento di Emergenza/Urgenza la direzione, il coordinamento e monitoraggio del sistema regionale della Emergenza Urgenza 118 ed elisoccorso.

Pertanto, è auspicabile che le funzioni delegate da Azienda Zero, possano coinvolgere le tre realtà territoriali Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza interessate a superare le tante pecche e limiti sul versante di questi e altri servizi, nonché la tanta invocata e mai realizzata medicina di prossimità, diventate necessità e urgenza per tutti.

Al contrario, si stanno compiendo degli atti che non tengono conto delle difficoltà, specificità ed esigenze dell’intero territorio regionale, senza perdere occasione di praticare superate politiche di accentramento che, come già sperimentato, finiscono per penalizzare la qualità dei servizi da erogare con le dirette implicanze per la gente e le comunità costrette a subirle.

In questi ambiti delicati e sempre più complesse, occorre maggiore condivisione e totale coinvolgimento di tutte le istituzioni e quelle forze sane organizzate, che agiscano insieme verso obiettivi studiati e condivisi per la realizzazione di un sistema sanitario regionale all’altezza delle sfide in atto, basato sulla valorizzazione di tutte le professionalità, ammodernamento delle infrastrutture mediche ospedaliere, delocalizzazione di quei servizi che sono le vere esigenze dei territori, giuste politiche di equità e prossimità senza discriminazione alcuna, come sovente accade.

Il Segretario Generale

Romolo Piscioneri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Impegno della Cisl contro la violenza di genere.

 

 

Domani, 25 Novembre, giornata importante e occasione di dibattito a livello locale come internazionale, sulla possibilità di eliminare  le  violenze subite dalle donne.

Tutti dobbiamo fare di più, in una società che ogni tre giorni conta un femminicidio, una donna uccisa, il più delle volte, per follie di chi gli sta più vicino: marito, compagno, fidanzato.

Tragedie che si consumano in contesti familiari o affettivi, raggiungendo  numeri non più tollerabili di donne uccise, maltrattate, violentate; sono già più di 100 nel corso di questo 2023 , con  l’ultima efferatezza  subita dalla giovane Giulia Cecchettin .

Occorre individuare una più efficace strategia unitaria, per volontà di tutti, di contrasto alla violenza sulle donne, fenomeno ancora drammatico per un tempo che si reputa delle conquiste e della civiltà matura,  cercando, insieme,  delle soluzioni studiate e condivise per porre fine a queste tragedie, molte volte annunciate e diffuse, anche se con modalità differenti.

Sono delle responsabilità da condividere; famiglie, scuola, politica , istituzioni, sindacato , associazioni.

Il disegno di legge  approvato all’unanimità al Senato, nella giornata di ieri, dimostra quanto il fenomeno sia sentito,  sperando in  un buon avvio di concretezza, oltre le parole.

Esclusione sociale, supremazia e discriminazione dei ruoli, responsabilità e contesto relazionale, continuano a tendere delle trappole mortali per la donna, che si manifestano con mani al collo, rabbia e  pugno chiuso, pronti a colpire ad ogni pretesto.

Sono la faccia di una società che soffre mettendo in risalto un grave fenomeno diventato piaga sociale.

A nostro giudizio c’è da gestire uno stato di tensione costante e non semplice scatto d’ira, di uomini che non si rassegnano al tempo che fa cambiare e porta delle mutazioni con una emancipazione femminile che stenta ad essere recepita da uomini disadattati, soli, frustrati.

Una storia di emancipazione della donna che non avanza in maniera equilibrata con delle difficoltà a collocarla nella società e nei luoghi di lavoro, anche se nei contratti non vi è alcuna disparita di trattamento.

Da qui il sospetto, che qualcosa non stia andando per il verso giusto, sciupando quelle preziose opportunità di creare relazioni costruttive, uscendo da quell’imbarbarimento dei sentimenti e sconfinamento di linguaggio, che se protratti e praticati in eccesso portano a logorare e spegnere anche quei rapporti affettivi generando sofferenza, violenza e morte.

Sappiamo di parole che fanno male e di uomini che vanno aiutati e curati attraverso percorsi programmati di riadattamento sui comportamenti e dialoghi.

A questo proposito, è da preferire la prevenzione, quella che riesce a creare sensibilità al fenomeno, forma e educa sulla parità di genere, alle libertà delle donne, poiché quando si punisce il danno è stato fatto.

In questa fase delicata, è meritorio lo sforzo  fatto dai politici, capace di portare all’unanimità l’approvazione di una norma di contrasto alla violenza di genere e ai femminicidi.

Noi, attraverso le donne e i giovani della CISL, Città Metropolitana di Reggio Calabria, abbiamo programmato un evento dibattito, che avrà luogo giorno 29 novembre 2023,  alle ore 15.30, presso il salone dei lampadari della città di Reggio Calabria.

L’occasione è quella di dibattere sul tema  e socializzare l’ elaborazione di un calendario “dedicato”, pensato dalle donne della CISL, che daranno in beneficenza le donazioni provenienti dalle diverse strutture CISL, affinché si possa realizzare  una biblioteca da ubicare all’interno dell’USSM (Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni), finalizzata ad appropriate letture da parte dei minori non accompagnati ospitati nella struttura.

E’ questa, una buona pratica educativa per i ragazzi che devono aprirsi alle novità che la società presenta, rispettando le diversità di vedute e di genere, ricchezza per i giovani e le nuove comunità.

Il Segretario Generale CISL Città  Metropolitana  di  Reggio  Calabria

Romolo Piscioneri

Responsabile Coordinatrice donne Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria

Nausica Sbarra