COMUNICATI
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dicembre 2001 - Vieni allINAS e scoprirai i
tuoi diritti -
Sedi CISL aperte per lINAS DAY
"Vieni
allINAS e scopri i tuoi diritti": è
lo slogan diffuso in tantissimi modi per fare conoscere
il "nuovo" patronato della CISL, lIstituto
nazionale di assistenza sociale che ha proprie sedi
anche nella città e nella provincia di Reggio
Calabria. "Nuovo" perché presto
sarà attuata in Italia la legge di riforma
dei Patronati che consente loro di svolgere a titolo
gratuito oltre la tradizionale tutela e assistenza
di lavoratori, pensionati e cittadini, anche un
ruolo di consulenza in diversi campi.
LINAS CISL vuole perciò farsi conoscere
meglio, e nel contempo intende avviare una campagna
di sensibilizzazione sui problemi previdenziali,
assistenziali e per quanto riguarda lassicurazione
per gli infortuni sul lavoro. Ha scelto quindi una
data, il prossimo 6 giugno, per celebrare l"INAS
DAY", una unintera giornata di iniziative
di sensibilizzazione dellopinione pubblica
condotte in tutto il territorio nazionale e allestero
(90 sedi in 15 paesi dove è stata forte lemigrazione
italiana, tra Europa, Nord e Sud America e Australia).
"Un diritto non patrocinato si traduce oggi
in un diritto negato" affermano in casa CISL
a proposito del fatto che numerose persone versano
in una condizione di povertà, che significa
esclusione sociale e diritti non riconosciuti. Molte
leggi tutelano lavoratori, pensionati e cittadini,
ma la burocrazia e le complicazioni legislative
rendono però quasi impossibile alla gente
comune laccesso ai propri diritti. LINAS
è il consulente gratuito e aiuta ad ottenere
ciò che spetta di diritto e viene negato
in pratica.
Il prossimo 6 giugno a Reggio come in tuttItalia,
durante l "INAS DAY", tutte le sedi
INAS resteranno aperte al pubblico con orario continuato
e allungato, e nelle piazze cittadine saranno istituiti
punti di "Incontra lINAS", dove
le persone potranno informarsi direttamente su tutti
i servizi offerti gratuitamente dal patronato. LINAS,
inoltre, mette a disposizione dei cittadini il numero
verde 800-249307, al quale ci si potrà rivolgere
per ricevere sia le informazioni sui servizi in
materia di assistenza, previdenza, assicurazione
per gli infortuni sul lavoro e politiche familiari,
sia sulle sedi Inas più vicine al proprio
luogo di residenza.
Anche nella sede della CISL di Reggio Calabria ferve
dunque, il lavoro di preparazione dellINAS
DAY, coordinato dal segretario della unione sindacale
territoriale Cosimo Piscioneri, e dal responsabile
del patronato Ferdinando Loiacono allinsegna
del valore che il sindacato CISL, oltre alle iniziative
di concertazione per migliorare la qualità
del lavoro, debba fornire servizi innovativi a favore
dei lavoratori e della gente comune. Servizi per
rispondere al quesito quando andare in pensione,
come fare la pratica della pensione, come controllare
la propria posizione contributiva, come ottenere
la rendita in caso di infortunio o per una malattia
professionale; quali siano le prestazioni socio-sanitarie-assistenziali
di cui si ha diritto: e per rispondere ad altre
domande in materia di pensioni, sanità, infortuni.
E quindi in stretta intesa con le imprese, prestare
consulenza sulla legge 626 sulla sicurezza nei luoghi
di lavoro: svolgere compiti di segretariato sociale
in tema di legge 328 sullAssistenza. Per conseguire
positivi e rapidi risultati anche lINAS di
Reggio ha collegamenti diretti via terminali informatici,
con lINPS e lINAIL, per quanto riguarda
ad esempio, i contributi dei lavoratori e i calcoli
per le previsioni di pensione in tutti i settori.
Per rispondere alle aumentate richieste dellutenza,
il Patronato INAS CISL si è dotato di riferimenti
operativi in tutti le zone della provincia, ed ha
stipulato convenzioni con medici e legali per lassistenza
in sede giudiziaria. Da rimarcare che questi, sono
tutti servizi forniti in maniera gratuita.
Questo lelenco delle sedi INAS: nella città
di Reggio in Via dei Correttori, n. 6 (tel. 0965
27194); a Gioia Tauro in Via Statale 111, n. 238
(0966 52901); a Locri in Via Firenze, n. 28 (0964
22443); a Palmi in Via V. Veneto, n. 14/a (0966
22034); a Caulonia in Via Provinciale, n. 4 (0964
83015); a Melito Porto Salvo sul Corso Garibaldi,
n. 74 (0965 771128); a Cittanova in Via D. Marvasi,
n. 70 (0966 653235); a Polistena in Via Domenicani,
n. 20 (0966 941797) e a Bovalino in Via Garibaldi,
n. 218 (0964 61569).
Presidente INAS CISL Reggio Calabria Ferdinando
Loiacono
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dicembre 2001 - VERTENZA TELECOM ITALIA -
INCONTRO OPERATIVO DI CISL E PRESIDENTE del CONSIGLIO
PROVINCIALE
FISSATA una SEDUTA APERTA per SENSIBILIZZARE TUTTI
i PARTITI E arrivata dallente Provincia,
in particolare dal Consiglio provinciale, la prima
risposta allappello-denuncia della CISL di
Reggio Calabria sul ritiro della società
TELECOM ITALIA dalle postazioni tecniche e commerciali
che manteneva nel territorio reggino, e la smobilitazione
di un consistente numero di lavoratori.
Ieri mattina, il presidente del Consiglio provinciale
avvocato Mario Mazza, ha incontrato per un vertice
operativo sulla vertenza, una delegazione della
CISL guidata dalla segretaria confederale Rosi Perrone
e composta dai rigenti del sindacato di categoria
FISTEL CISL, Lillo Perrone e Mimmo Luppino,della
segreteria regionale, e Salvatore Faraone,di quella
provinciale. Lavvocato Mazza era accompagnato
dal vicepresidente del consiglio provinciale Fausto
Cordiano.
Al termine dellincontro è pertanto,
scaturita la decisione dei due massimi rappresentanti
istituzionali, di tenere per i prossimi giorni di
gennaio, un incontro con i vertici manageriali calabresi
della compagnia telefonica per capire i termini
della situazione. Quindi, di convocare, una apposita
seduta di Consiglio provinciale, aperta alle forze
sociali e produttive per rilanciare la vertenza
TELECOM avendo il sostegno e la partecipazione di
tutte le forze politiche della provincia di Reggio
Calabria.
In sostanza, la Provincia ha assunto limpegno
di portare avanti la vertenza con un proprio contributo
di proposte e soluzioni, e così sostenere
la CISL nel garantire gli attuali livelli occupazionali
nelle sedi TELECOM.
Nei giorni scorsi Rosi Perrone,e il segretario generale
della CISL reggina Cosimo Piscioneri, avevano lanciato
lallarme sul silenzio delle istituzioni e
delle forze politiche di maggioranza e di opposizione,
sulla selvaggia ristrutturazione dei propri uffici
ad opera della principale compagnia telefonica del
Paese, con il pesante depotenziamento dei servizi
commerciali e tecnici e una forte riduzione di personale.
I due sindacalisti avevano denunciato che TELECOM
ITALIA sta ritirandosi dal nostro territorio proprio
mentre larea industriale di Gioia Tauro e
la Locride, sotto la spinta dei finanziamenti pubblici,
sono invece, interessate da un accentuato sviluppo
di nuove aziende, e hanno la necessità di
avere potenziati gli impianti di comunicazione e
i servizi di manutenzione.
La CISL ha pure denunciato la decisione di TELECOM
ITALIA di annullare la realizzazione sul nostro
territorio di un call center con quasi mille addetti.
Il call center di Reggio Calabria è una delle
sei strutture del genere previste da TELECOM nei
propri programmai nazionali, quattro delle quali
già realizzate ed operanti.
Nei prossimi giorni, infine, la CISL invierà
alla presidenza del consiglio provinciale un dossier
tecnico sulla vertenza TELECOM con lindicazioni
di alcune proposte operative per rilanciare loccupazione
in questo delicato settore.
Responsabile stampa CISL Reggio Calabria Filippo
Praticò
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17
dicembre 2001 - NUOVA DENUNCIA della CISL
DISCRIMINATI gli EX LSU ASSISTENTI SCOLASTICI
Ancora
discriminazioni ai danni degli ex lavoratori socialmente
utili nella pubblica amministrazione di Reggio Calabria.
E cè ancora la CISL in prima linea
in difesa dei loro diritti di lavoratori atipici.
Ad entrare nel mirino dellorganizzazione sindacale
dispirazione cristiana è adesso il
mondo della scuola, sono quelle isole di autonomia
create da diversi dirigenti scolastici che interpretano
in modo originale leggi di stato e contratti collettivi
di lavoro.
Il segretario confederale della CISL reggina Angelo
Anastasio, e Domenico Serranò, coordinatore
dellALAI CISL (associazione lavoratori atipici
e interinali), hanno inviato una dura lettera di
protesta al Direttore generale dellUfficio
scolastico per la Calabria e al Provveditore agli
studi di Reggio Calabria, in difesa degli ex LSU
nominati assistenti amministrativi della scuola.
A favore di questa categoria di lavoratori atipici
la Finanziaria 2001 (la legge 388/2000) al fine
di dare "stabile occupazione", ha stabilito
lapplicazione di un contratto di collaborazione
continuo e coordinato. "Contratto osservano
Anastasio e Serranò - non bene inteso dalla
dirigenza scolastica che abusando del principio
della "autonomia" applica con poca responsabilità
ed ancor meno con poca sensibilità sociale,
determinando strane interpretazioni e prese di posizione
sui predetti lavoratori".
I sindacalisti CISL citano alcuni casi. In un caso
"molti dirigenti anziché sottoscrivere
il contratto di collaborazione per 18 mesi e fino
al 31 dicembre 2002 (come da D.M. n. 66 del 20.4.2001),
hanno imposto la sottoscrizione del contratto fino
al 31dicembre di questanno", cioè
un anno in meno del previsto. E a quanti fanno osservare
lirregolare interpretazione questi dirigenti
scolastici "minacciano continuamente di non
rinnovare il contratto per il 2002, determinando
tensioni e frustrazioni tra i lavoratori".
Secondo la CISL, la mancanza di una accordo nazionale
di riferimento per le prestazioni effettuate, determina
unutilizzazione selvaggia da parte dei dirigenti
scolastici. Vedasi disparità di trattamento
per i periodi di riposo, per lorario di lavoro,
per le prestazioni, per le malattie, per i permessi,
dimenticandosi che la collaborazione non è
un rapporto di dipendenza.
Angelo Anastasio e Domenico Serranò concludono
la missiva chiedendo al Direttore generale dellUfficio
scolastico per la Calabria di intervenire presso
i dirigenti scolastici che non hanno sottoscritto
il contratto fino al 31.12.2002. Altra sollecitazione
è rivolta al Ministero della P.I. "affinché
emani direttive chiare e certe sullutilizzazione
del personale LSU impiegato quale assistente amministrativo
scolastico".
Responsabile stampa CISL Reggio Calabria Filippo
Praticò
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11
dicembre 2001 - TELECOM ITALIA ABBANDONA REGGIO CALABRIA
MENTRE a GIOIA TAURO e nella LOCRIDE AUMENTANO le
AZIENDE che COMINCIANO a PRODURRE
Dichiarazione
dei segretari confederali Cosimo Piscioneri e Rosi
Perrone
"Mentre
larea industriale di Gioia Tauro e la Locride
sotto la spinta dei finanziamenti pubblici sono
interessate da un accentuato sviluppo di nuove aziende
che quindi, necessitano di un incremento delle reti
di telecomunicazioni accade invece che TELECOM ITALIA
fugga via dal territorio di Reggio Calabria".
E quanto denunciano in una dichiarazione i
segretari confederali della CISL di Reggio Calabria
Cosimo Piscioneri e Rosi Perrone che lanciano lallarme
sulla selvaggia ristrutturazione in corso di attuazione
da parte della principale compagnia telefonica del
Paese, con il conseguente depotenziamento dei servizi
commerciali e tecnici e una forte riduzione di personale.
"TELECOM si ritira da Reggio Calabria senza
un apparente giustificazione" osservano i due
dirigenti sindacali, "cancella la realizzazione
del call center di Reggio Calabria, mentre procede
a completare in altre parti dItalia gli altri
cinque centri previsti dal piano 2001; annulla programmi
per nuovi impianti e smantella centri operativi
causando forti esuberi di personale. E cosa grave,
ciò avviene nella totale indifferenza della
classe politica reggina, sia di maggioranza sia
dopposizione; senza che dal governo, dal ministero
delle telecomunicazioni in particolare, venga data
lindicazione alla società TELECOM di
rispettare gli impegni assunti per realizzare a
Reggio Calabria e non come appare a Cosenza, il
call center che porterebbe occupazione per circa
seicento unità.
La CISL di Reggio Calabria è seriamente preoccupata
per questa fuga, e sollecita pertanto, una iniziativa
comune dei Comuni di Reggio, Gioia Tauro e Locri,
di Anci, Provincia e Regione, Associazione industriali
e Camera di commercio. Insieme, parti sociali e
istituzioni, si apra un tavolo di concertazione
con TELECOM affinché riveda i propri piani
di abbandono del territorio.
E evidente osservano i segretari confederali
della CISL reggina Cosimo Piscioneri e Rosi Perrone
- che ogni azienda che nasca nellarea di Gioia
Tauro e che le molte imprese che stanno investendo
nella Locride nel patto per il turismo, abbiano
necessità di avere impiantata almeno una
linea telefonica ed una seconda linea da dedicare
ad Internet. E che di conseguenza, abbiano necessità
dei servizi di gestione di impianti complessi e
della manutenzione. La domanda che si pone lutenza
industriale e commerciale è dunque, come
si farà a sviluppare i servizi di comunicazione
senza lassistenza di TELECOM, senza che si
abbiano sul posto indicazioni e piani di marketing
adeguati per la promozione di prodotti e immagine
con lausilio delle reti telematiche.
Il sindacato osservano i segretari CISL Cosimo
Piscioneri e Rosi Perrone - vuole conoscere i motivi
perché TELECOM non presenta propri piani
di investimento e rifiuta di aderire alla programmazione
negoziata in atto nel territorio reggino, Accordo
di programma per Gioia Tauro, Patto territoriale
di Locri e dello Stretto; non utilizza i finanziamenti
di Agenda 2000 riservati allarea di Reggio
Calabria. Perché in definitiva lex
azienda pubblica dei servizi telefonici, non intende
partecipare e sostenere lo sviluppo dellintera
provincia reggina. E perciò, interesse
anche dei Comuni e delle altre istituzioni elettive
e degli enti produttivi, attivare un tavolo di concertazione
con TELECOM per capire fino in fondo i motivi di
questa abbandono di un mercato che si sta prospettando
ricco di investimenti produttivi.
A giorni è attesa dicono Piscioneri
e Perrone anche la decisione sulle sorti
del centro operativo di Palmi e le prospettive non
sono al momento rassicuranti dopo che TELECOM negli
ultimi anni ha ridotto da 500 a circa 180 le unità
presenti sul territorio, dismettendo da Reggio e
trasferendole altrove in Calabria, le lavorazioni
commerciali, amministrative e di telefonia pubblica
che impiegavano personale di front-end e di back-office;
ha chiuso il centro operativo Locri, ha chiuso la
filiale reggina. Ora giunge la chiusura del centro
di Palmi che è un evidente controsenso solo
al pensare che ha una particolare giurisdizione
di assistenza tecnica per le aziende che operano
nellarea portuale di Gioia Tauro, una struttura
di eccellenza nel Mediterraneo.
La CISL si batterà a fondo per avere garantiti
gli attuali livelli occupazionali, e per questo
lancia la sveglia alla classe politica locale perché
sia impedito lennesimo inganno ai danni dei
lavoratori e delle popolazioni reggine.
Responsabile stampa CISL Reggio Calabria Filippo
Praticò
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6
dicembre 2001 - INDIETRO NON SI TORNA
La CISL DICE NO alla MODIFICA dellART. 18
Lo SCIOPERO CONTRO una FINANZIARIA che IGNORA il SUD
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
Venerdì
7 dicembre 2001 sciopero per indurre il governo
a ritirare le modifiche allarticolo 18 dello
statuto e a rivedere la finanziaria che non prevede
fondi per le aree depresse
"Indietro non si torna. Diciamo no al governo
che, sollecitato da Confindustria, vuole aprire
la strada ai licenziamenti e attuare politiche di
discriminazione delle persone che lavorano. Il governo
deve ritirare quel provvedimento", dichiara
il segretario provinciale della CISL di Reggio Calabria,
Cosimo Piscioneri. Da qui linvito ai lavoratori
a scendere in lotta venerdì 7 dicembre e
partecipare allo sciopero nazionale indetto dalle
confederazioni CGIL CISL UIL.
"La CISL è determinata e dice no a chiare
lettere alla cancellazione dellart.18 dello
Statuto dei lavoratori" afferma il leader della
CISL reggina. "Diciamo no alla Finanziaria
2001 che danneggia il Sud e colpisce duramente la
provincia di Reggio Calabria gravemente afflitta
dallo stato di forte crisi in cui versano il polo
tessile di San Gregorio, gli stabilimenti industriali
delle Ogr e della Sipi di Saline Joniche, della
Isotta Fraschini di San Ferdinando. La Finanziaria
del ministro Tremonti quando elimina qualsiasi stanziamento
economico per le aree depresse, blocca di fatto
i Patti territoriali della Locride e dellarea
dello Stretto, e i finanziamenti per larea
industriale di Gioia Tauro".
Piscioneri ribadisce che "la CISL non ha mai
assunto posizioni pregiudiziali di natura politica
nei confronti di nessun Governo e tanto meno di
quello che oggi siede a Palazzo Chigi. La CISL non
si schiererà mai con nessuno dei due poli,
manterrà ferme le incompatibilità
e continuerà a rifarsi allautonomia,
che significa essere schierati solo dalla parte
delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate
e dei pensionati.
Concorda con quanto affermato dal leader nazionale
della CISL Savino Pezzotta: "Abbiamo sempre
voluto giudicare e valutare attenendoci al merito
delle questioni. Oggi il merito è molto importante
e non è possibile produrre cambiamenti che
riducano le tutele e spacciare ciò per modernizzazione.
Non ci troviamo solo innanzi a una negazione della
contrattazione e della concertazione, ma ad un chiaro
tentativo di intervenire su materie di lavoro senza
tener conto del parere del sindacato, agendo invece
contro di esso. Il Governo deve chiarire in maniera
precisa quale tipo di relazioni istituzionali intende
instaurare con il sindacato".
A parere di Cosimo Piscioneri, "anche la politica
dellattuale governo tutela di fatto le aree
più forti del Paese, mentre nulla fa per
agevolare gli investimenti produttivi disattendendo
le indicazioni dei sindacati che chiedono il cumulo
per il Sud italiano dei vantaggi fiscali concessi
con la Tremonti bis e col Credito di imposta".
Lo sciopero del 7 dicembre, per la CISL di Reggio
Calabria, è loccasione per portare
allattenzione di istituzioni e opinione pubblica
le questioni locali: "i ritardi nellattuazione
del Por Calabria e di Agenda 2000 che si traducono
nel fermo dei flussi di finanziamento per larea
industriale di Gioia Tauro, per creare sviluppo
nelle aree interne della nostra provincia, impediscono
qualsiasi tipo di programmazione per modernizzare
la linea stradale e la tratta ferroviaria del versante
jonico di Reggio Calabria".
Un allarme infine, Cosimo Piscioneri lancia a proposito
del Ponte sullo Stretto: "dal governo attendiamo
una risposta chiara e ferma a quegli ambienti della
Confindustria che chiedono di rinviare la realizzazione
dellimportante opera di collegamento tra Sicilia
e Calabria, per privilegiare lasse Lione-Genova-Torino-
Milano. Il Ponte conviene al Sud, ma conviene soprattutto
a tutta lItalia e allEuropa per avere
un efficiente collegamento con i paesi del Mediterraneo".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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29
novembre 2001 - Un NUOVO TAVOLO di CONCERTAZIONE per
lAREA di GIOIA TAURO
Le PROPOSTE CISL
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
La
CISL sollecita un nuovo tavolo di concertazione
sullarea di Gioia Tauro. Tanti i fatti nuovi,
ma per creare una più forte occupazione e
duraturo sviluppo è necessario completare
le opere finanziate e realizzare nuove infrastrutture.
La CISL coglie la positività di una serie
di fatti nuovi annunciati per Gioia Tauro. Ma ha
il fondato timore che non si completino celermente
alcune importanti opere progettate e finanziate,
e sollecita lavvio di un tavolo di concertazione
dove istituzioni, soggetti privati e sindacati,
rilancino insieme la programmazione dello sviluppo
occupazionale e socio-economico dellarea di
Gioia Tauro.
La CISL afferma in una dichiarazione Cosimo Piscioneri
segretario generale della CISL di Reggio Calabria
- intende capire se esiste realmente una precisa
volontà di fare di Gioia Tauro un polo di
eccellenza produttivo per la Calabria, oppure se
si stia scrivendo un altro libro dei sogni.
E un fatto nuovo e positivo che lautorità
portuale di Gioia Tauro abbia finalmente un suo
presidente, e presto potranno insediarsi tutti gli
organismi democratici di gestione indispensabili
per governare lo sviluppo delle attività
produttive.
E positivo il fatto che la giunta regionale,
presentando un proprio progetto di sviluppo, abbia
definito col governo centrale nellambito della
legge obiettivo, un nuovo piano di infrastrutture
per larea portuale e per quella industriale
di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando.
La proposta della Regione Calabria intanto, fa propria
finalmente lidea sostenuta anche dalla CISL
di assegnare una precisa polifunzionalità
al porto, di unire cioè, al transhipment
dei container le attività di lavorazione
e di semi-lavorazione dei prodotti in arrivo e destinati
ai mercati nazionale ed estero, e quindi, le attività
di commercializzazione. Di rendere Gioia Tauro una
piattaforma dove si fa logistica di grandi dimensioni
ad alto livello.
Il porto di Gioia Tauro anche per il 2001, nonostante
laumentata concorrenza di alcuni porti, resta
sempre il primo del Mediterraneo, grande punto di
riferimento per i collegamenti commerciali su nave
e portacontainer con gli scali marittimi dei Paesi
arabi del Medio Oriente e dellEstremo Oriente.
Bisogna che Gioia Tauro sia inserita nel sistema
delle autostrade del mare in modo da consentire
alla Calabria di collegarsi utilmente con le altre
aree del sud italiano e con le nazioni del bacino
del Mediterraneo.
E necessario imprimere una svolta alla questione
centrale della istituzione a Gioia Tauro di una
"zona franca", i cui vantaggi fiscali
sono indispensabili per creare un vasto indotto
di piccole e medie aziende in grado di realizzare
centinaia di posti lavoro, e così costituire
il vero volano di sviluppo per Gioia Tauro e per
tutta la Calabria. E arrivato il tempo di
discutere su una proposta concreta di piani economici
e di normative nazionale ed europea, che permetta
di rendere Gioia Tauro una zona franca di eccellenza
nellEuropa Mediterranea.E indifferibile
intervenire sullo spinoso terreno dei vincoli di
paesaggistici e ambientali che ritardano paurosamente
la realizzazione di alcune opere. Alcuni vincoli,
è stato ricordato di recente, risalgono a
trentanni fa per cui oggi, alla luce delle
profonde modificazioni subite dal territorio, sono
illogici e sono dunque, da revocare definitivamente.
La CISL mette il dito sulla piaga dei finanziamenti
concessi ma non erogati: è un argomento che
deve entrare nel tavolo di concertazione e deve
trovare immediata soluzione. In primo luogo laccesso
al finanziamento completo del contratto darea,
non bastando i soli 60 miliardi concessi sui 300
sottoscritti al momento della firma nel lontano
marzo 1999. Nel procedere ad un monitoraggio sullattuazione
della sovvenzione globale e dellaccordo di
programma, bisogna mirare ad loro rifinanziamento
proprio per accelerare larrivo di investitori
nazionali ed esteri, e sviluppare forme di imprenditoria
locale. Occorre completare la realizzazione delle
altre banchine per il transhipment, attuare il piano
regolatore portuale, realizzare i raccordi stradali
e ferroviari, migliorare le vie di accesso agli
imbarchi degli automezzi, creare piattaforme logistiche
e di piazzali di sosta per Tir e terminal specializzati
nei servizi merci.
E necessario infine, una verifica sullo stato
di realizzazione dellInterporto, una struttura
voluta dallASI di Reggio Calabria quasi come
una sfida sulle proprie capacità di organizzare
il territorio. Al tavolo di concertazione, da un
lato, lASI dovrà portare i risultati
su come procedono gli investimenti produttivi; dallaltra,
dovrà esporre un piano valido per acquisire
nuove aree che come è noto, costituiscono
la garanzia per molte aziende, per mantenere i finanziamenti
promessi dallo Stato.
Armonizzare gli interventi a livello nazionale,
regionale e territoriale: questa è la prioritaria
necessità per rendere efficace e duraturo
lo sviluppo dellarea di Gioia Tauro e creare
una forte e stabile occupazione.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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ottobre 2001 - CLIENTELISMO e FAVORITISMO MINACCIANO
i LAVORATORI LSU-LPU
FERMA DENUNCIA della CISL di REGGIO CALABRIA
Clientelismo,
favoritismi ed anche ripicche personali, in aperta
violazione dei contratti di lavoro e dello statuto
dei lavoratori. Il sindacato CISL è indignato
per questo triste fenomeno che colpisce molti lavoratori
LSU-LPU impiegati nei diversi comuni della provincia
di Reggio Calabria. E dopo avere raccolto in un
dossier ricco di riferimenti i vari casi indicati
dai lavoratori, la CISL reggina è passata
alla ferma denuncia. Così, si è rivolta
allIspettorato provinciale del lavoro chiedendo
rigorosi controlli e verifiche negli enti locali.
"Con velata minaccia di espulsione dallattività,
denunciano Domenico Serranò, coordinatore
dellALAI CISL, la sigla sindacale che tutela
i lavoratori atipici, e il segretario confederale
CISL, Angelo Anastasio -, diversi comuni della nostra
provincia attraverso ordini di servizi categorici
firmati da dirigenti di settore, obbligano molti
LSU-LPU a svolgere prestazioni di lavoro incompatibili
con la loro professionalità e con la qualifica
di avviamento con la quale erano stati inseriti
e selezionati nei progetti a suo tempo approvati
dalla ex Commissione regionale per limpiego".
Serranò e Anastasio, nella missiva inviata
anche alla Direzione regionale del lavoro e alla
Commissione regionale tripartita, affermano che
"tale metodo è illegittimo, arbitrario
e lesivo dei diritti dei lavoratori". Qualora
questi enti locali facessero riferimento ad un ipotetico
piano di stabilizzazione, rilevano i due dirigenti
CISL, "la motivazione è falsa in quanto
nessun serio piano è stato da essi proposto
alla Regione Calabria, ai lavoratori, alle organizzazioni
sindacali".
"Abbiamo seri dubbi rilevano ancora
Serranò e Anastasio che tali ordini
di servizio siano predisposti al fine di raggiungere
la stabilizzazione. Probabilmente si vuole svuotare
il contenitore degli LSU-LPU, utilizzando subdoli
metodi che ci fanno pensare alle ripicche personali,
alla clientela, al favoritismo ed alla incapacità
degli amministratori di trovare soluzioni serie
e reali di stabilizzazione per i lavoratori utilizzati
fino ad oggi in modo gratuito".
Con unaltra lettera indirizzata ai sindaci
e commissari prefettizi di enti comunali, ai presidenti
di Provincia, Ente Parco e Comunità montane,
il responsabile dellALAI CISL Domenico Serranò,
il segretario confederale Angelo Anastasio, e il
segretario della Funzione Pubblica CISL, Natale
Pace, sollecitano pertanto, la predisposizione dei
piani di stabilizzazione degli LSU-LPU. E poiché
dalle notizie in possesso della CISL lattuale
situazione è insoddisfacente, i tre sindacalisti
puntualizzano che tali progetti "devono essere
predisposti nel pieno rispetto delle leggi e di
tutti i criteri previsti per le assunzione".
Forti del fatto che gli enti locali devono concertare
con il sindacato la predisposizione di tali progetti,
Serranò, Anastasio e Pace avvertono: "Denunceremo
ogni tentativo furbesco di stabilizzazione al di
fuori delle leggi, delle regole e senza criteri".
Precisazioni necessarie in quanto entro il 31 dicembre
prossimo, tutti gli enti che hanno in gestione LSU-LPU,
devono redigere i progetti per almeno il 30 per
cento dei lavoratori, al fine di ottenere il rifinanziamento
della legge regionale per lannualità
2002. E poi, perché la legge regionale n.
4/2001 agevola ogni eventuale stabilizzazione (assunzione
a tempo indeterminato, part-time, collaborazioni,
eccetera), attraverso risorse aggiuntive agli incentivi
previsti dalle norme di legge nazionale di riferimento
per gli LSU.
Responsabile stampa CISL Reggio Calabria Filippo
Praticò
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ottobre 2001 - LIMPEGNO CISL per il RINNOVO
delle RSU
MERCOLEDI MANIFESTAZIONE PROVINCIALE
Comunicazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
LA
CISL E FORTEMENTE IMPEGNATA NEL RINNOVO DELLE
RSU NEL COMPARTO PUBBLICO, IN VOTAZIONE DAL 19 AL
22 NOVEMBRE 2001
Mercoledì 24 ottobre manifestazione alla
Fiera del Parco Pentimele con il segretario nazionale
organizzativo CISL, Sergio Betti.
Dal 19 al 22 novembre prossimi, con il rinnovo delle
RSU, le rappresentanze sindacali unitarie, la CISL
affronterà un importante impegno elettorale
ed un altrettanto fondamentale confronto con i lavoratori
dipendenti della pubblica amministrazione.
Intanto perché le RSU sono per definizione
lorganismo di rappresentanza dei lavoratori
nei luoghi di lavoro, elette a suffragio universale,
con voto segreto, su liste concorrenti. I risultati
delle votazioni, insieme con i dati del tesseramento,
concorrono a definire la rappresentatività
delle organizzazioni sindacali. Su questi dati si
fondano sia il diritto a partecipare alle trattative
nazionali sia le quantità di libertà
sindacali (distacchi, permessi, indizione delle
assemblee, uso di locali, affissione di materiale,
ecc.) destinate ad ogni sindacato.
Ma anche importante appuntamento, perché
la CISL FPS di Reggio Calabria, quale riconoscimento
e premio per la forte azione sindacale svolta, nella
tornata elettorale 1998 ha ottenuto un lusinghiero
risultato in termini di suffragi e conseguentemente
di numero di rappresentanti in seno alle RSU dei
quattro comparti storici (Sanità, Enti Locali,
Stato, Parastato), grazie allimpegno di ogni
dirigente sindacale in campagna elettorale, e soprattutto
alla nostra attività sindacale in ogni Ente
del territorio provinciale.
Alle votazioni di novembre 2001, siamo consapevoli
delle difficoltà, ma siamo anche forti del
lavoro che tutta la FPS ha profuso in questi anni,
e dei risultati conseguiti nelle tante azioni di
lotta, nelle vertenze aperte, nei risultati contrattuali,
nellassistenza continua su ogni posto di lavoro.
Da qui la decisione, assunta come segreteria territoriale
di concerto con le federazioni del pubblico impiego
(FPS, Sinalco, Università), di scendere in
campo determinati e attrezzati a migliorare i precedenti
dati elettorali. Dopo il coordinamento delle attività
pre-elettorali, tra cui il potenziamento del sito
Internet della FPS CISL reggina, di siglare la campagna
per il rinnovo delle RSU con una manifestazione
che si terrà il 24 ottobre prossimo (inizio
ore 9.30) nellAuditorium dellEnte Fiera
di Pentimele a Reggio Calabria. Alla manifestazione
interverranno il segretario generale aggiunto della
FPS nazionale, Marco Lombardo, il segretario generale
della CISL Calabria, Luigi Sbarra, e il segretario
generale della Cisl FPS Calabria, Domenico Cubello.
A trarre le conclusioni infine, sarà il segretario
nazionale organizzativo della CISL Sergio Betti.
Le RSU hanno dieci anni di vita, hanno segnato il
trapasso di una concezione del lavoro dipendente
nella pubblicazione amministrazione, e levoluzione
delle relazioni sindacali nel pubblico impiego,
da quella che in dottrina è stata definita
la soggezione speciale (niente è contrattabile,
tutto è "riserva di legge") si
è così passati alla privatizzazione
e dunque, alla contrattualizzazione piena del rapporto
di lavoro pubblico. I pubblici dipendenti sono diventati
"prestatori dopera" a tutti gli
effetti; i lavoratori, mediante le proprie rappresentanze
e la contrattazione, regolamentano le proprie condizioni
di lavoro. Nel contempo, le pubbliche amministrazioni
hanno subito un radicale processo di ammodernamento,
con la riforma Bassanini Cassese si sono aziendalizzate,
hanno conseguito la separazione tra competenza "politica"
di indirizzo e di controllo, e "responsabilità"
amministrativa di gestione; una nuova dirigenza;
lo snellimento procedurale; la delegificazione.
Le RSU, nate mediante una intesa quadro interconfederale
CGIL, CISL e UIL nel 1991, riconosciute e istituzionalizzate
da accordi con le controparti col Protocollo del
23 luglio 93, si pongono come obiettivo la
partecipazione unitaria dei lavoratori alla gestione
del CCNL e alla contrattazione aziendale integrativa.
E dunque merito anche della CISL lavere
conseguito per i lavoratori del comparto pubblico
questo importante risultato di democrazia diretta
e partecipativa. Un merito che riguardo alla CISL,
nasce da unazione sindacale fondata sul concreto:
sulle cose, sulle condizioni di lavoro, non sulle
ideologie e sugli schieramenti; controllabile dal
basso (vita democratica interna dellorganizzazione:
delegati eletti sul luogo di lavoro, elezione degli
organi, mandato negoziale ai dirigenti, verifica
delloperato dei dirigenti). La CISL è
autonoma dai partiti, non dalla politica; ha una
precisa concezione della democrazia e dello sviluppo;
suoi principi fondamentali sono la solidarietà,
il pluralismo, la aconfessionalità.
E un sindacato di iscritti volontari radicato
sui posti di lavoro, aggregato per categorie verticali
e federato nella Confederazione, la cui funzione
è la liberazione del lavoratore dallo "sfruttamento"
e dal "dominio" dei più forti e
più potenti, il superamento/ridimensionamento
dellasimmetria di potere tra lavoro e capitale,
mediante la contrattazione e la negoziazione delle
condizioni di lavoro sul posto di lavoro. Cioè,
quella che In una parola è stata definita
lanomalia della CISL nel panorama sindacale
nazionale ed europeo.
La CISL pertanto, concorre alle elezioni delle RSU
per vincere. Partecipa per fare vincere le idee
della CISL, della FPS - CISL, della nostra"
organizzazione, per il protagonismo dei lavoratori
che vogliamo rappresentare.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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11
ottobre 2001 - MOBILITAZIONE MORALE e FRONTE COMUNE
CONTRO la CRIMINALITÀ
I LAVORATORI CISL PARTECIPANO alla GIRONATA per la
LEGALITÀ del 19 OTTOBRE a REGGIO CALABRIA
Comunicazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
LA
CISL SI SCHIERA ACCANTO ALLA CITTÀ E ALLA
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA CONTRO GLI ATTACCHI
DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E MAFIOSA,
E INVITA TUTTI A PARTECIPARE ALLA GIORNATA DELLA
LEGALITA DEL 19 OTTOBRE.
"Mobilitazione morale di tutta la comunità
locale, fronte comune di istituzioni, forze produttive
e sociali, associazioni di cittadini, contro racket
e usura, ma anche forte richiamo al governo centrale
e alla nazione affinché non sottovalutino
lestrema pericolosità della ndrangheta
e del crimine organizzato.
E con queste motivazioni che quadri dirigenti
e aderenti alla CISL parteciperanno compatti alla
Giornata della legalità del 19 ottobre. E
con queste finalità che il sindacato di ispirazione
cattolica si pone affianco al Comitato interprovinciale
per il diritto alla sicurezza che, più di
tutti in questi mesi, sta avvertendo il grande disagio
sociale che colpisce commercianti e imprenditori
vittime di una serie impressionanti di attentati.
In questa provincia ancora ultima per sviluppo e
crescita economica, la CISL si mobilita per reclamare
forte il diritto alla sicurezza per tutti. Per gridare
al Paese intero che lordine pubblico a Reggio
Calabria vive un momento di grande emergenza. Per
affermare a chiare lettere che non intendiamo piegarci
ai ricatti del crimine organizzato e delle cosche
della ndrangheta. Per ribadire che sono una
sfida ed una minaccia per tutta la comunità,
lescalation di atti di estorsione e di violenze
ai danni di commercianti e imprenditori, i pesanti
avvertimenti a numerosi amministratori locali, i
piani stragisti per eliminare quei giudici da sempre
impegnati nella lotta alla mafia. Si intende confermare
la consapevolezza che i sistematici atti di violenza
si trasferiscono nei loro effetti sullintera
comunità: sono la causa della perdita di
posti di lavoro per la chiusura delle aziende colpite,
sono una pesante limitazione allavvio di nuove
iniziative produttive.
A giudizio della CISL, è daltra parte,
grave il fatto che Reggio e la Calabria siano le
zone del Paese dove più alti sono i tassi
bancari, dove si mistica intorno ai dati statistici
sulle sofferenze bancarie, e la questione del credito
non sia affrontata a livello centrale con interventi
mirati e precisi, ma sia abbandonata alle logiche
del mercato.
La società civile della città e della
provincia di Reggio nel mobilitarsi e nel reagire
alla tracotanza mafiosa, non possono essere lasciate
sole, ma devono essere sostenute dai poteri centrali
e devono trovare ampi consensi nella Nazione. I
mass media non possono continuare a sottovalutare
il pericolo della ndrangheta, organizzazione
complessa e ramificata sul territorio italiano e
in diverse parti del mondo.
E un quadro preoccupante quello disegnato
dal sostituto procuratore antimafia di Reggio Calabria
Alberto Cisterna. "Lescalation di attentati
risponde ad una strategia precisa disegnata da menti
raffinate", ha affermato di recente il magistrato.
"Il racket delle estorsioni è stata
delegato a gruppi minori emergenti. Ci sono dei
veri e propri gruppi criminali che operano nel campo
delle estorsioni ai quali la grande mafia ha appaltato
la cura del settore, decidendo di occuparsi solo
di armi, droga e rapporti con la politica. Questa
nuova situazione ha detto ancora, il giudice
Cisterna - ha fatto piombare la città in
uno stato di paura che questa gente, criminali da
quattro soldi, non si esime dallo sfruttare".
Ecco perché nella procura antimafia reggina
deve continuare con maggiore incisività il
lavoro di indagine compiuto in questi ultimi anni.
E inaccettabile che a Reggio Calabria si smobilitino
apparati investigativi altamente specializzati e
si impoveriscano le forze dellordine proprio
nel momento in cui è più acuto lattacco
della ndrangheta. La "Giornata della
legalità" è proprio loccasione
per ribadire il pieno sostegno alloperato
di questura, comando carabinieri e guardia di finanza
che pur limitati negli organici, stanno manifestando
un forte impegno investigativo e di controllo del
territorio. E una strategia vincente la proposta
del "poliziotto amico tra la gente" per
aumentare nelle nostre comunità il clima
di fiducia verso lo Stato e, con più elevati
standard di sicurezza, migliorare la qualità
della vita.
Per un altro verso, occorre chiedere al Dipartimento
sicurezza precise azioni volte a favorire un controllo
"interforze" del territorio e listituzione
di pool investigativi specializzati; che è
necessario potenziare il "progetto sicurezza"
predisponendo maggiori interventi tecnologicamente
avanzati.
Per la CISL è necessario che lo Stato sostenga,
attraverso forti incentivi economici e protezione,
le vittime del racket e dellusura che collaborano
con la magistratura e testimoniano a favore della
legalità. Che la magistratura sia messa in
condizione di celebrare celermente sia i processi
di mafia sia i processi civili e del lavoro, aumentandone
organici e mezzi. Che gli enti pubblici siano di
esempio nellazione di affermazione della legalità,
rispettando i diritti del cittadino, operando nella
trasparenza e nella sana gestione del bene comune.
La giornata del 19 ottobre deve essere perciò
un punto di partenza, lappuntamento centrale
per sottoscrivere, tutti uniti, il "patto sociale"
per lo sviluppo democratico e socio-economico della
nostra provincia.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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19
settembre 2001 - SPORTELLI di ACCOGLIENZA per i PENSIONATI
INIZIATIVA dI CISL E FNP
Comunicazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
ISTITUITI
GLI SPORTELLI DI ACCOGLIENZA TERRITORIALE
IMPEGNO STRAORDINARIO DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA
A FAVORE DEI PENSIONATI CHE HANNO RICEVUTO IL RED
DELLINPS
Per venire incontro ai dubbi e alle preoccupazioni
dei circa 30 mila pensionati della provincia di
Reggio Calabria che stanno ricevendo da parte dellINPS
lettere di modifica dellimporto della pensione,
la CISL ha deciso un impegno straordinario di assistenza
gratuita per fronteggiare questa che si può
definire unemergenza pensioni. La CISL di
Reggio, dintesa con la Federazione dei Pensionati
(FNP- CISL), il Patronato INAS CISL e il CAAF, ha
attivato degli sportelli temporanei "di accoglienza
territoriale" per esaminare la situazione di
ciascun pensionato e per dare adeguate risposta
tramite unefficace azione di tutela.
La sede centrale di Roma dellINPS, nellambito
delle verifiche reddituali 1996/1998 (i modelli
RED) sta inviando lettere informative ai pensionati,
circa 30 mila appunto nella sola provincia di Reggio
Calabria, con le quali preannuncia sostanziali modifiche
dellimporto della pensione percepita finora.
Da una prima e parziale verifica da parte delle
strutture della CISL sono emersi forti dubbi sulla
validità del provvedimento assunto dallINPS
in molti casi, per cui si rende indispensabile un
puntuale controllo dei dati esposti in ogni singola
lettera. Ed ancora, forti dubbi riguardano la congruità
della modifica proposta rispetto allentità
delle pensioni percepite in una realtà nella
quale le stesse sono ben al di sotto del minimo
vitale.
Convocata dal segretario generale della CISL di
Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri, è stata
tenuta allo scopo una riunione alla quale hanno
partecipato dirigenti e responsabili della Federazione
dei Pensionati, dellINAS e del CAAF, per esaminare
la situazione e decidere le azioni a sostegno dei
pensionati. In primo luogo, è stata data
piena adesione allazione intrapresa dalla
Confederazione nazionale della CISL che al governo
ha proposto di definire in tempi rapidi, la soluzione
positiva con la attivazione di una sanatoria per
il pregresso.
Nel corso della riunione è scaturito un forte
impegno in direzione dei pensionati, a favore dei
quali si è perciò deciso di avviare
uno sforzo straordinario delle proprie strutture.
Funzione di questi "sportelli di accoglienza
territoriale" sarà quella di esaminare
caso per caso il contenuto della lettera, di predisporre
eventualmente uniniziativa di tutela nei casi
dubbi anche con ricorso amministrativo allINPS.
Sono state poi individuate le sedi operative nelle
seguenti località: Reggio Calabria, via dei
Correttori 6, tel. 0965 27194; Melito Porto Salvo,
via Corso Garibaldi 74, 0965 771128; Bovalino, via
Garibaldi 218, 0964 61569; Locri, via Firenze 28,
0964 22443; Marina di Gioiosa, via Primo Maggio
18, 0964 411568; Caulonia, via Provinciale 4, 0964
83015; Villa San Giovanni, via Marconi 71; Palmi,
via Vittorio Veneto 14a, 0966 22034; Gioia Tauro,
via Statale 111 n. 279, 0966 52901; Rosarno, Piazza
Valerioti, 0966 712056; Polistena, via Domenicani
20, 0966 941797; Cittanova, via V. Marvasi 70, 0966
653235.
Nelle altre località della provincia di Reggio,
i pensionati potranno rivolgersi direttamente alle
sedi della FNP (federazione nazionale pensionati)
CISL che sono state opportunamente attrezzate.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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14
settembre 2001 - MODIFICARE lART. 18 dello STATUTO
SIGNIFICA CONDANNARE i GIOVANI del SUD alla DISOCCUPAZIONE
a VITA
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"Toccare
o aggiornare larticolo 18 dello Statuto dei
lavoratori in uscita in questa provincia con il
più alto tasso di disoccupazione europea,
significa dare la possibilità alle poche
aziende esistenti di licenziare, per condannare
i lavoratori alla disoccupazione a vita e non procedere
alla creazione di nuove assunzioni.
Sicuramente lart. 18 non tutela tutti i lavoratori,
rappresenta però un punto di equilibrio nel
complesso sistema di tutela dellinsieme delle
diverse condizioni di lavoro, e sicuramente rappresenta
un deterrente di fronte a eventuali comportamenti
avventurosi di taluni imprenditori. Cosa molto frequente
dalle nostre parti, cioè di aziende che in
passato, ottenuti i contributi statali, hanno subito
dopo smantellato gli impianti.
Ciò che occorre al Sud è trovare,
tutti insieme, concertando, occasioni per finalizzare
i finanziamenti nazionali e europei, applicare politiche
attive di sviluppo reale e non politiche di immagine
ai soli fini propagandistici o elettoralistici.
Il sindacato meridionale, e la CISL in particolare,
è pronto, già da diversi anni per
svolgere con grande senso di responsabilità
il suo ruolo. Vedasi in proposito lesperienza
del porto di Gioia Tauro, dove il sindacato ha contrattato
innovative forme di flessibilità per favorire
le assunzioni nel terminal container della MedCenter.
La flessibilità in entrata il sindacato reggino
lha sempre contrattata e sottoscritta, e continuerà
ad attuarla quando se ne presenterà loccasione
per creare sviluppo per le popolazioni ed occupazione
per i nostri giovani.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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12
settembre 2001 - I LAVORATORI CISL CONDANNANO il BARBARO
ATTENTATO alle TORRI GEMELLE di NEW YORK e SOLIDIZZANO
con il POPOLO USA
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
Anche
la CISL di Reggio Calabria condanna la barbara azione
terroristica e esprime solidarietà ai lavoratori
e alle lavoratrici ed al popolo americano.
"Il male e la morte non hanno lultima
parola. Su questo poggia la speranza del credente
cristiano. Mai le vie della violenza conducono a
vere soluzioni i problemi dellumanità".
Sono le parole forti del Papa Giovanni Paolo II
che gli aderenti alla CISL di Reggio Calabria
dichiara il segretario generale provinciale Cosimo
Piscioneri - fanno proprie in queste ore, manifestando
pieno sdegno e ferma condanna verso la barbara e
sconsiderata azione terroristica che ha colpito
gli Stati Uniti dAmerica, ed esprimendo cordoglio
e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici
e al Popolo Americano tutto, duramente e tragicamente
colpiti dalla ferocia del terrorismo internazionale".
Piscioneri concorda che da martedì 12 settembre
2001 "niente sarà più lo stesso,
poiché con quellatto criminale si è
voluto sferrare un attacco a tutti i valori comuni
ed alla libertà stessa sullintero pianeta,
in particolare nel mondo occidentale. Ecco perché
non dobbiamo permettere al terrorismo di prevalere,
perché non dobbiamo permettere al terrorismo
di dividere il mondo".
Il segretario della CISL reggina, riprendendo le
parole del Santo Padre, invita in primo luogo, a
rivolgere "una preghiera al Dio di Abramo,
di Isacco e di Giacobbe affinché non prevalga
la spirale dellodio e della violenza".
Ed invita quindi, "a riflettere e a manifestare
contro ogni terrorismo e violenza, per la pace e
la civile convivenza tra i popoli".
Secondo Cosimo Piscioneri "sono questi i modi
per testimoniare il rifiuto categorico del terrorismo
che rischia di far precipitare il mondo intero in
una drammatica via senza uscita. Anche le comunità
locali della provincia di Reggio Calabria sono profondamente
ferite da questo atto che ha colpito migliaia di
uomini e donne ignare e innocenti. Perciò
è indispensabile la risposta ferma e democratica
dei lavoratori in difesa della pace, della libertà
e della convivenza civile".
La CISL di Reggio Calabria giudica necessario che
"per bloccare questa gravissima deriva terroristica
internazionale che minaccia la sicurezza dei cittadini
e degli Stati, lItalia, gli Stati dellEuropa,
e tutta la comunità democratica mondiale
debbano rispondere con fermezza, anche con la collaborazione
fra Stati e forze di sicurezza, per unazione
decisa di prevenzione e per assicurare alla giustizia
i responsabili. E nel contempo, contribuire a rimuovere
le cause che danno origine al terrorismo internazionale".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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28
luglio 2001 - CONSIGLIO GENERALE della CISL
MOBILITAZIONE CONTRO lo SMALTIMENTO di POSTE e FERROVIE
ELETTI SEGRETARI AGGIUNTIVI ROSY PERRONE e ANGELO
ANASTASIOComunicato stampa della segreteria provinciale
Offensiva
di iniziative sociali della CISL contro la grave
disoccupazione e lo smantellamento di posti di lavoro
attuato da Poste, Ferrovie e Banche nella provincia
di Reggio.
Importanti decisioni assunte dal consiglio generale
della CISL che ha eletto quali segretari aggiunti
Rosi Perrone e Angelo Anastasio.
La CISL di Reggio Calabria, davanti alle drammatiche
cifre della disoccupazione, circa il 28 % di media
regionale, ed ai licenziamenti diffusi nellapparato
pubblico e privato, si avvia a lanciare unoffensiva
di mobilitazione di lavoratori, giovani, donne e
pensionati, e di concreta progettualità per
concertare lo sviluppo con istituzioni pubbliche
e parti private.
"A settembre si apre una stagione di iniziative
sociali ha dichiarato Cosimo Piscioneri,
segretario provinciale della CISL reggina svolgendo
la relazione di base dei lavori del consiglio generale
del sindacato tenuti venerdì in città
- che vedrà la CISL protagonista di unoffensiva
di proposte e di progetti in grado di recuperare
il confronto in primo luogo con le imprese pubbliche
e privatizzate, e quindi con limprenditoria
privata. E la strada che percorreremo per
reagire alla messa in mobilità di centinaia
di lavoratori, e dare una prima risposta alle attese
dei lavoratori".
"Dalla CISL deve partire unoffensiva
sociale ha affermato da parte sua Luigi Sbarra,
segretario regionale generale della CISL calabrese,
presiedendo i lavori del parlamentino sindacale
per affrontare una grave unemergenza
fatta di numeri drammatici e preoccupanti, e rispondere
alle attese di quanti rappresentiamo e di larga
parte di giovani e donne senza lavoro, di lavoratori
e pensionati".
Piscioneri e Sbarra hanno offerto ai quadri dirigenti
della CISL reggina un quadro preoccupante della
situazione di "desertificazione del lavoro"
nella provincia di Reggio ultima nella regione,
in Italia e i Europa.
Cè un profondo stato di crisi nelloccupazione
causato dallo smantellamento di Poste, Ferrovie,
e Banche, che stanno attuando una feroce messa in
mobilità di moltissimi lavoratori, mentre
nellimpresa privata si tagliano posti di lavoro.
Dunque, non ci sono più certezze nel lavoro,
in quei pochi luoghi dove in passato era assicurato
il posto fisso. La risposta della CISL è
di riprendere la lotta sociale, sostenere con attenzione
i gravi problemi che abbiamo davanti a noi
dichiara Luigi Sbarra riproporci con forza
lidea di essere sindacato tra la gente. Mentre
sono cambiati gli assetti istituzionali al governo
centrale e in molti enti locali, non abbiamo interlocutori
credibili alla Regione, ci sono forti ritardi nellattuazione
di Agenda 2000, è evidente la drammaticità
della questione del Credito e della criminalità
organizzata, del lavoro che cambia, e della gravissima
mancanza di prospettive di lavoro. Gli indicatori
economici volgono al peggio ed i rilevamenti dellEUROSTAT,
lautorevole istituto statistico della Unione
europea, confermano come la Calabria sia il fanalino
di coda dell Europa per tassi di disoccupazione.
Sono queste le ragioni, fatte proprie dal parlamentino
sindacale della CISL che ha approvato la relazione
del segretario Piscioneri, per avviare a settembre
una forte iniziativa sociale per difendere i posti
di lavoro e rilanciare lo sviluppo.
In apertura dei lavori il consiglio generale della
CISL di Reggio Calabria ha ricordato con un minuto
di raccoglimento, la scomparsa di Domenico Restuccia,
impegnato dirigente CISL degli anni 90 che
è stato di esempio per molti giovani sindacalisti.
Al termine dellapprofondito dibattito, il
consiglio generale ha quindi completato gli organismi
interni alla CISL reggina, eleggendo Rosi Perrone
e Angelo Anastasio componenti della segreteria provinciale,
i quali andranno ad affiancare il segretario generale
Cosimo Piscioneri in un periodo che si preannuncia
di importanti impegni.
Ha poi eletto per acclamazione la dottoressa Nuccia
Malaspina a coordinatrice del movimento femminile
della CISL. E ha infine eletto il comitato esecutivo
provinciale che risulta composto da Anna Dieni,
Domenico Foti, Saverio Gatto, Luigi Iemma, Demetrio
Latella, Carmelo Mangiola, Angelo Missineo, Saverio
Murolo, Pacifico Vincenzo Musolino, Natale Pace,
Domenico Pantano, Sebastiano Romeo, Vittorio Scicchitano,
e Francesco Spanò.
Nota stampa della segretaria provinciale
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6
giugno 2001 - La CISL SOLLECITA un TAVOLO di CNCERTAZIONE
per GARANTIRE i LIVELLI OCCUPAZIONALI alla SELENE
di SAN GREGORIO
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"E
un comunicato sconcertante e contraddittorio quello
passato alla stampa dalla società Selene.
Un comunicato che vorremmo più esplicito
nei fatti denunciati". E quanto sostiene
in una nota stampa il segretario provinciale della
CISL di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri, che
torna a prendere posizione sulla questione Selene
e Polo tessile di San Gregorio, e conferma lo stato
di agitazione dei lavoratori che ancora non hanno
avuto pagato il salario.
Piscioneri torna a ragionare sui termini effettivi
della vicenda e rileva che "a San Gregorio,
nel Polo Tessile di Reggio Calabria, dalle ceneri
degli impianti della ex Gepi ci sono adesso aziende
che continuano a ricevere sempre nuove commesse
ed hanno i bilanci in attivo, e ci sono aziende
pronte a chiudere i propri stabilimenti come è
il caso della Selene. Azienda questa, entrata in
crisi non solo a Reggio, ma anche a Tortona dove
ha sede la casa madre che ha invece chiuso battenti".
"Il sindacato unitariamente inteso, e la CISL
per quanto ci riguarda afferma Piscioneri
-, è chiaro nelle proposte e nelle risposte:
no al licenziamento dei lavoratori della Selene;
a dover trovare le adeguate soluzioni per superare
lo stato di crisi e ad evitare la messa in liquidazione
della società, devono essere in primo luogo
i propri vertici imprenditoriali e quindi le istituzioni,
il Governo nazionale, la Regione, la Provincia e
il Comune di Reggio".
"Non entro nel merito del comunicato della
Selene afferma il segretario della CISL
che lascio giudicare allopinione pubblica,
e che ha già ricevuto una replica confederale
unitaria. Ma tengo a ribadire che non è addossando
ai lavoratori la responsabilità dello stato
di crisi, che si risolve il problema.
Intendo ricordare anche a me stesso che per il Polo
tessile di San Gregorio, è stata raggiunta
unintesa che tra laltro, assegnava alle
aziende il compito di mantenere le maestranze in
servizio negli impianti ceduti dalla Gepi e quindi,
procedere a nuove assunzioni attraverso adeguati
percorsi formativi. La società Selene ha
operato in prima persona con un corso di formazione
che ha avuto 900 domande di partecipazione, tra
cui lazienda ha selezionato 120 i corsisti,
60 dei quali ha poi assunto alle proprie dipendenze.
Tutte le procedure sono state esperite unicamente
dalla stessa azienda, senza alcuna partecipazione
delle organizzazioni dei lavoratori. La domanda
a cui rispondere è se lo stato di crisi è
causa degli insufficienti livelli qualitativi dei
lavoratori, oppure è molto più verosimile
che la carente produttività dellimpianto
sia dovuta alla mancata ottima organizzazione dei
carichi di lavoro. E probabilmente dentro
la Selene che si registra una carenza organizzativa,
non è giusto perciò scaricare sui
lavoratori responsabilità che non hanno.
E il compito del sindacato è quello di tutelare
gli interessi dei lavoratori, difendere il loro
posto di lavoro".
"E la CISL questo vuol fare dice chiaro
e preciso il segretario Piscioneri chiedendo
di mettere in piedi un tavolo che indichiamo della
"concertazione" e non solo delle "trattative",
per ricercare le soluzioni ai problemi.
"Nel caso della Selene, diversi passaggi mettono
in evidenza che il sindacato dei lavoratori è
stato escluso dalla conoscenza dei piani aziendali,
contro cui non si è opposto aprioristicamente,
ma ne ha preso solamente atto perché fino
a qualche mese fa lazienda non ha manifestato
alcuno stato di crisi tanto è che solo qualche
mese fa ha assunto lultima tranche di giovani
formati".
Piscioneri conclude la dichiarazione sollecitando
i lavoratori a mantenere alta la vigilanza e dunque
lo stato di agitazione, e le istituzioni, Comune
Provincia e Regione, a condurre un proficuo tavolo
di concertazione per mantenere i livelli occupazionali
governando lattuale stato di crisi della Selene".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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5
giugno 2001 - ANCHE a REGGIO COME in TUTTITALIA
il 6 GIUGNO SI CELEBRA lINAS DAY
Il PATROCINIO GRATUITO e il PATRONATO CISL
Mercoledì
6 giugno 2001 si celebra in provincia di Reggio
Calabria come in tuttItalia, lINAS DAY,
la giornata di sensibilizzazione sui diritti non
tutelati dei cittadini e sulla consulenza gratuita
che garantisce il sindacato CISL.
Per il sindacato di ispirazione cattolica "Un
diritto non patrocinato si traduce oggi in un diritto
negato". Con lINAS DAY si intende informare
in maniera estesa lopinione pubblica sulle
tante leggi e sui tanti provvedimenti in vigore
in materia di assistenza, previdenza, assicurazione
per gli infortuni sul lavoro e politiche familiari.
La CISL intende fornire ogni utile indicazione sui
tanti diritti non riconosciuti, soprattutto a quanti
sono vittima dellesclusione sociale conseguenza
di uno stato di povertà o di un reddito insufficiente.
Per lintera giornata, tutte le sedi INAS distribuite
sul territorio della provincia di Reggio Calabria,
resteranno aperte al pubblico con orario continuato
e allungato. Allinsegna dell "Incontra
lINAS", le persone potranno informarsi
direttamente su tutti i servizi offerti dal patronato.
LINAS, inoltre, mette a disposizione dei cittadini
il numero verde 800-249307, al quale ci si potrà
rivolgere per ricevere sia le informazioni sui servizi
sia sulle sedi INAS più vicine al proprio
luogo di residenza.
"Vieni allINAS e scopri i tuoi diritti",
sottolineano congiuntamente il segretario della
unione sindacale territoriale CISL, Cosimo Piscioneri,
e il responsabile del patronato Ferdinando Loiacono.
Con lINAS si hanno a disposizione i servizi
gratuiti di consulenza e di assistenza previdenziali
con INPS, INAIL, INPADAP; assistenza medico-legale
e assistenza legale gratuita.
E quindi in stretta intesa con le imprese, viene
prestata consulenza sulla legge 626 sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro: vengono svolti compiti di
segretariato sociale in tema di legge 328 sullAssistenza.
Questo lelenco delle sedi INAS: nella città
di Reggio in Via dei Correttori, n. 6 (tel. 0965
27194); a Gioia Tauro in Via Statale 111, n. 238
(0966 52901); a Locri in Via Firenze, n. 28 (0964
22443); a Palmi in Via V. Veneto, n. 14/a (0966
22034); a Caulonia in Via Provinciale, n. 4 (0964
83015); a Melito Porto Salvo sul Corso Garibaldi,
n. 74 (0965 771128); a Cittanova in Via D. Marvasi,
n. 70 (0966 653235); a Polistena in Via Domenicani,
n. 20 (0966 941797) e a Bovalino in Via Garibaldi,
n. 218 (0964 61569).
Presidente INAS CISL Reggio Calabria Ferdinando
Loiacono
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30
maggio 2001 - No ai LICENZIAMENTI dei LAVORATORI del
POLO TESSILE di SAN GREGORIO
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"La
crisi del polo tessile di San Gregorio, e la situazione
drammatica in cui versano tre delle cinque aziende
ex Gepi, sono effetto di un grande imbroglio ai
danni della città e dei lavoratori. A trovare
adesso le adeguate soluzioni per evitare licenziamenti
e fallimenti aziendali devono essere le istituzioni,
il Governo nazionale in primo luogo, e quindi Regione,
Provincia e Comune. Non certamente le imprese interessate
che dimostrano di non avere esperienza industriale
consolidata, né i lavoratori vittime di questa
incredibile situazione."
E quanto dichiara il segretario provinciale
della CISL di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri,
a proposito della crisi in cui versano le aziende
tessili Selene, TeCa e TePa, e allo stato di agitazione
proclamato dai lavoratori che da mesi non percepiscono
lo stipendio, e sui quali pesa la minaccia di licenziamenti
"indiscriminati e ingiustificati".
Lanalisi condotta dal leader della CISL reggina
è la seguente: "non è vero che
i lavoratori impiegati nelle tre aziende non sono
in grado di reggere ai ritmi produttivi ordinari,
per cui una parte di essi è da espellere
dalla produzione. E vero invece, che sono
i vertici imprenditoriali e i quadri tecnici ad
essere inadeguati a gestire le tre aziende in termini
di vera managerialità ed a condurre avanti
le fasi di produzione in termini di qualità
ed efficienza".
Il quadro sconfortante della situazione del Polo
tessile di San Gregorio "conferma ancora una
volta dice Piscioneri - che lex Gepi
negli anni passati, pur di disfarsi di queste aziende
non ha valutato pienamente le proposte del mercato,
si è accontentata di piani aziendali che
oggi risultano essere fumosi e debolissimi. I progetti
industriali presentati tra il 1996 e il 1998 furono
contestati dalle organizzazioni sindacali, soprattutto
per la Teca e la Tepa. Per quanto riguarda invece
la Selene, dobbiamo ricordare il forte appoggio
offerto dal Governo dellepoca, i cui rappresentanti
più volte vennero a Reggio per rassicurare
la città, i sindacati, i lavoratori, sulla
bontà della iniziativa. Con il Governo, a
dare ampie rassicurazioni furono anche il Comune
di Reggio e la Provincia che si rivolsero soprattutto
ai lavoratori, magnificando le qualità manageriali
degli imprenditori che ebbero a rilevare le aziende,
quasi offrendo esse istituzioni le garanzie per
la ripresa del lavoro".
Piscioneri dice "no a qualsiasi licenziamento",
e sollecita perciò un tavolo di concertazione
dove appunto le risposte "dovranno essere fornite
dalla aziende; dagli enti locali che si resero garanti
di quei progetti industriali; dalla Regione che
non può assistere silenziosa al declino di
questarea. Nonché dal nuovo governo
che dovrà dimostrare la capacità di
offrire soluzioni adeguate alle eterne difficoltà
del polo tessile reggino".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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27
maggio 2001 - ATTUARE il PATTO per il LAVORO tra il
COMUNE di REGGIO e i SINDACATI,
in CORSO in CITTÀ un DURO ATTACCO allOCCUPAZIONE
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"Deve
trovare pronta e piena attuazione in tempi brevi,
il "Patto per il lavoro e lo sviluppo dei servizi"
siglato nei giorni scorsi tra il Comune di Reggio,
le organizzazioni sindacali e la società
Italia Lavoro". E quanto sollecita in
una nota stampa, il segretario generale della CISL
di Reggio Calabria Cosimo Piscioneri il quale rileva
come "le elezioni sono ormai un fatto archiviato,
mentre la questione lavoro è sempre una grande
emergenza nella città capoluogo e in provincia".
Per il segretario CISL "il sindaco della città
ha adesso il preciso compito di convocare lassemblea
dei sottoscrittori e il comitato di coordinamento
cui toccano la definizione degli indirizzi generali
del Patto e la verifica dei risultati. Soprattutto
cè lurgente necessità
di completare le procedure per listituzione
delle società miste, e per avviare le micro-imprese
individuate per stabilizzare loccupazione
di 600 lavoratori Lsu e Lpu e così rendere
efficienti alcuni servizi a favore della comunità
cittadina".
Piscioneri lancia quindi, un allarme: "siamo
in presenza di un nuovo pesante attacco alloccupazione
nel reggino, che proviene dalle grandi imprese pubbliche
privatizzate, ma anche da diverse aziende private
che oggi scoprono di essere in difficoltà
economiche e minacciano massicci licenziamenti.
Diventa importante perciò, sostenere tutte
quelle iniziative di concertazione tra le parti
sociali che mirano al rilancio delloccupazione
ed allo sviluppo dellimprenditorialità
locale. Una di queste iniziative è il "Patto
per il Lavoro" siglato a Reggio proprio nel
quadro di quella politica della concertazione che
la CISL indica da anni per promuovere il lavoro
e sostenere lo sviluppo economico del Sud. Per questi
motivi auspichiamo che il "Patto per il Lavoro",
passata la scadenza elettorale, diventi da subito
strumento operativo e non rimanga solo una dichiarazione
di impegno morale".
Piscioneri riconferma "limpegno della
CISL di essere partner attivo e proponente nella
gestione del Patto. Intendiamo fare oggetto di verifica
ogni momento di attuazione dellaccordo, insieme
con i soggetti sottoscrittori e soprattutto con
i lavoratori precari e con i disoccupati affinché
possano intervenire con convinzione e determinazione
nelle costituende società miste con il partnerariato
sociale. Il loro intervento è una scelta
che rivendichiamo perché è in linea
con laltro importante filone di pensiero di
democrazia economica ispirata dalla CISL: lazionarato
popolare e la partecipazione dei lavoratori alla
vita delle imprese. Oggi, solo con i lavoratori
corresponsabili e protagonisti nellazienda
in cui prestano lavoro, si possono ottenere grandi
risultati in termini di produttività e di
un alto grado di concorrenzialità".
Il segretario generale della CISL reggina sottolinea
che "è di grande rilievo la sfida che
affrontiamo insieme, parti sociali e Comune di Reggio,
di portare allesterno delle strutture comunali
la gestione di importanti servizi con la partecipazione
di lavoratori e di privati; di guidare la creazione
di nuovi servizi. E unoccasione da non
sprecare, soprattutto perché saremo uno dei
primi Comuni dItalia a seguire linnovativa
strada della privatizzazione di servizi pubblici
governata e concordata con le federazioni sindacali
di categoria".
Piscioneri conclude che "dobbiamo impegnarci
tutti affinché il Patto sia volano di promozione
sociale e di sviluppo economico, attuando anche
quelle misure volte a creare altra occupazione,
per dare risposte alle migliaia di giovani disoccupati
del territorio reggino e per migliorare la qualità
dei servizi offerti ai cittadini. Per fare questo
però, cè la forte necessità
di coinvolgere nellattuazione di questo importante
strumento di concertazione, altre imprese private
ed altre istituzioni locali, allo scopo di allargare
il campo dazione, e di godere di nuovi e fattivi
contributi di sviluppo del Patto".
Responsabile stampa CISL Reggio Calabria Filippo
Praticò
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27
aprile 2001 - VERTENZA SANITÀ: La CISL SOLLECITA
la RIPRESA del CONFRONTO tra ASL 11 e SINDACATI
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"La
CISL da tempo denuncia il grave degrado in cui versano
i servizi sanitari sia territoriali sia ospedalieri
offerti dallASL 11 tra Reggio, Melito
e Scilla. Prendiamo atto che la stessa denuncia
viene fatta dal direttore generale dellASL
11, Marcello Furriolo, anche se non accompagnata
da proposte. Non capiamo però, perché
il dottor Furriolo, invece di creare momenti di
unità indispensabili a risollevare le sorti
della sanità reggina, di ricercare adeguate
soluzioni, non trova di meglio che polemizzare con
il sindacato"
Con questa riflessione, Cosimo Piscioneri, segretario
generale della CISL di Reggio Calabria, interviene
sulla vertenza sanità ed offre il pieno sostegno
allazione dei sindacati di categoria CISL-FPS,
CGIL-FP e UIL-FPL.
Piscioneri sottolinea che "tutta la CISL offre
pieno sostegno alle posizioni assunte dalle organizzazioni
di categoria, e sollecita pertanto, lavvio
del confronto ponendo però un limite: "che
ciò avvenga entro il prossimo 7 Maggio, data
di convocazione dellassemblea generale dei
lavoratori nella quale, in mancanza di risposte
concrete, è certo che le categorie stabiliranno
ulteriori e più incisive azioni di lotta".
Piscioneri mette in evidenza che "la CISL riconosce
forti disfunzioni esistenti nel mondo della sanità:
ospedali di Melito e Scilla che rischiano la chiusura;
servizi territoriali inadeguati che non svolgono
la funzione di filtro alle attività ospedaliere;
mobilità sanitaria che sottrae rilevanti
risorse incanalandole verso altre regioni; continui
disagi per i viaggi della speranza; assoluta mancanza
dellassistenza integrata a domicilio, etc.
E quindi forte la preoccupazione è
detto nella dichiarazione per la crisi che
investe sia la sanità pubblica, sia la sanità
privata, con gravi conseguenze per il cittadino
utente che manca di una adeguata, moderna e efficiente
rete di servizi sanitari nel comprensorio reggino".
Il segretario della CISL respinge le gratuite affermazioni
che "lintervento del sindacato risponde
ad una strumentalizzazione politica". "Il
nostro non è "vecchio sindacalismo"-
afferma a chiare note Piscioneri "ma
una doverosa e responsabile presa di posizione,
in quanto rappresentanti dei lavoratori e dei cittadini-utente,
sulla proposta di "atto aziendale" quale
documento programmatico - organizzativo della ASL
11, nel quale si disegna il futuro della sanità
reggina. Ed il giudizio della CISL è che
questo atto aziendale appare poco chiaro, generico,
non finalizzato al miglioramento dei servizi essenziali
per una comunità civile, e non risponde alla
sua funzione fondamentale di programma di autogoverno
dellazienda, ma pone in essere elementi peggiorativi".
"Diventa inevitabile" a parere della CISL
"che la mancata riorganizzazione dei servizi
sanitari pubblici comporti la conseguente caduta
di competitività sul mercato, e che la riduzione
dei relativi budget porti conseguentemente al dirottamento
dellutenza verso altre realtà. E
dunque, veramente questo, che vuole il direttore
generale dellASL 11?"
La sanità pubblica in Italia si trova a dover
fronteggiare nuovi compiti in base alla legge di
riforma dellassistenza a favore di persone
con handicap, pensionati, minori e categorie svantaggiate.
A Reggio, in più ci sono questioni irrisolte
da anni, tra cui Piscioneri cita il fatto "che
il personale ancora attende di poter stipulare il
contratto decentrato, con la conseguenza di vedere
alimentata la condizione di disaffezione verso lazienda
e penalizzata oltre misura la professionalità
di molti dipendenti.
Tutte queste disfunzioni non possono essere addebitate
al sindacato, organo di rappresentanza degli interessi
dei lavoratori, poiché il potere decisionale
è competenza del direttore generale dellASL
che, come è ben noto, è espressione
dalla politica. Ecco perché di fronte allevidente
crisi del pianeta sanità cè
la necessità di essere uniti, sindacato e
politica, di stare sullo stesso tavolo di confronto.
Sappiamo che il direttore generale è capace
talora di trovare soluzioni. La riprova la abbiamo
avuta di recente quando in seguito alla occupazione
della sede da parte dei dirigenti CISL-FPS, il manager
è stato capace di dare soluzione alle richieste
avanzate dalle organizzazioni sindacali. Perché,
ci domandiamo, oggi il direttore generale decide
di inasprire la vertenza ponendosi in una posizione
di chiusura nei confronti delle rivendicazione dei
lavoratori che peraltro discendono dai contratti
nazionali di lavoro vigenti?"
Si sappia allora che tutta la CISL è al fianco
dei sindacati di categoria, e sosterrà loro
fino a quando non si avranno risposte certe e concludenti,
pronti se permane questo arroccamento su posizioni
ostili, a decidere insieme nuove forme di lotta".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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9
aprile 2001 - Il GOVERNO ESCLUDE SENZA RAGIONE il
PORTO di GIOIA TAURO
dal DECRETO di FINANZIAMENTO delle AUTOSTRADE del
MAREDichiarazione del segretario generale Cosimo Piscioneri
"Eleviamo
una forte protesta perché ancora una volta
nel ripartire finanziamenti pubblici, il Governo
nazionale ha penalizzato la Calabria e più
in particolare il Porto di Gioia Tauro. E
di ieri la notizia che ci lascia fortemente turbati,
che il ministero dei trasporti, nel licenziare il
decreto che ripartisce oltre 2400 miliardi per lo
sviluppo delle "autostrade del mare",
molto prevede per i porti del Nord, nessuna somma
invece assegna alla Calabria, nei fatti escludendo
il Porto di Gioia Tauro".
Cosimo Piscioneri, segretario generale della CISL
di Reggio Calabria dunque, prende posizione contro
il decreto ministeriale che suddivide 2.415 miliardi
stanziati dalle Finanziarie 200 e 2001 per investimenti
nelle infrastrutture portuali e appunto per lo sviluppo
delle "autostrade del mare", tra 23 autorità
portuali, con esclusione di quella di Gioia Tauro.
"Cosa più grave sottolinea Piscioneri
è che in questo elenco sono state
aggiunte Chioggia e Monfalcone che non hanno Autorità
portuale".
"Il finanziamento è di quelli pesanti"
afferma il leader della CISL reggina, "sono
somme che hanno lobiettivo di ammodernare
e ampliare i porti italiani per spostare traffico
delle merci dalla strada al mare; di consentire
il completamento di banchine per il transhipment,
lattuazione di piani regolatori portuali,
la realizzazione di raccordi stradali e ferroviari,
il miglioramento delle vie di accesso agli imbarchi
degli automezzi, la creazione di piattaforme logistiche
e di piazzali di sosta per Tir e terminal specializzati
nei servizi merci. Tutte misure necessarie per larea
portuale di Gioia Tauro che, a fronte di una attività
di transhipment collocata al 16° posto nel mondo,
nel solo 2000 hanno fatto approdo 3000 mila navi
e sono stati movimentati quasi 2.600.000 containers,
sconta notevoli ritardi nella realizzazione e completamento
di queste opere infrastrutturali che ne possano
fare un polo di eccellenza nel Sud e nel Mediterraneo
per la logistica integrata e la manipolazione delle
merci trasportate sui container".
"Ecco che ci chiediamo perché e per
quali ragioni il sottosegretario ai trasporti on.
Mario Occhipinti, che conosce bene il porto di Gioia
Tauro, non ha ritenuto di inserirlo nei finanziamenti?
Quali sono i motivi di questa esclusione considerato
che il mese scorso il ministro dei trasporti Bersani
parlando in un convegno a Gioia Tauro, si è
soffermato a lungo sullimportanza per la nostra
area del decreto sulla portualità?".
Le domande poste dal segretario della Cisl reggina
continuano: "Perché la politica dei
porti non riguarda pure la Calabria? Quale ruolo
hanno avuto i Parlamentari Calabresi in sede di
predisposizione del decreto? Che senso ha mantenere
un Comitato per lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro
come quello alla cui presidenza si trova il Ministro
delle Regioni Agazio Loiero, quando non pone alcuna
attività di verifica se le misure governative
attuate riguardano o no Gioia Tauro? Che ruolo svolge
il calabrese ministro Loiero davanti a fatti di
questa portata? Dove è la Regione Calabria
quando accadono questi fatti che mortificano la
comunità calabrese?".
Il segretario generale della CISL Cosimo Piscioneri
denuncia "latteggiamento del Governo
che a parole dice di sostenere lo sviluppo del porto
di Gioia Tauro, nei fatti nella distribuzione di
fondi non tiene in considerazione lazione
costante di tutti i soggetti locali per favorire
lo sviluppo del Porto". La CISL lancia infine,
un appello e rivolge un invito a "tutti i parlamentari
calabresi affinché intervengano fortemente
in Parlamento nella seduta di esame del decreto,
per modificarlo prevedendo stanziamenti anche per
Gioia Tauro, e non passino le logiche di dominio
delle lobbyes finanziarie del Nord".
Piscioneri sostiene che "la CISL a tutti i
livelli è impegnata per lo sviluppo dellarea
portuale e industriale di Gioia Tauro, ritenendo
che non possono essere mortificate aree del Paese
soprattutto come quella della Calabria. E preannuncia
una grande mobilitazione delle proprie strutture
e della società calabrese "per impedire
che si affermino in Italia logiche di emarginazione
della Calabria e dellarea di Gioia Tauro".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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24
marzo 2001 - ISOTTA FRASCHINI di SAN FERDINANDO: TANTE
STRANEZZE
DOPO gli INCONTRI DI ROMA per RISOLVERE la VERTENZA
"Perché
tenere lasta quando ormai era stato individuato
un percorso istituzionale per trovare le adeguate
soluzioni a favore degli operai della Isotta Fraschini?
Perché lasta non è stata rinviata
a dopo il 3 aprile prossimo, giorno convenuto per
un nuovo incontro a livello di Presidenza del consiglio
dei ministri, per la verifica delle iniziative assunte?".
Sono questi gli interrogativi di Cosimo Piscioneri,
segretario della CISL di Reggio Calabria, a commento
della notizia che venerdì scorso, nel corso
dellasta giudiziaria tenuta nel tribunale
fallimentare di Palmi, parte dei macchinari dello
stabilimento di San Ferdinando sono stati ceduti
per un importo di due miliardi lire, mentre il reale
valore sarebbe molto superiore.
"E una vendita che nei fatti comincia
a smembrare pezzo per pezzo dichiara Piscioneri
- una realtà industriale che va salvata ad
ogni costo. La CISL manifesta da tempo la contrarietà
a questa ipotesi, in quanto va salvaguardato lintero
stabilimento, per la cui attività produttiva
ci sono le condizioni di ripresa e di rilancio,
a beneficio sia dei riflessi occupazionali dellattuale
sito lavorativo e sia per lindotto".
Per Piscioneri dunque, "appare strano che quando
mancavano le soluzioni per garantire un futuro ai
lavoratori della Isotta Fraschini, le aste andavano
deserte. Adesso che invece, a livello governativo,
un percorso di soluzioni era stato trovato, improvvisamente
si presentano i compratori che a prezzi irrisori
si aggiudicano importanti pezzi dello stabilimento".
Piscioneri ricorda che il 19 marzo intanto, era
stata tenuta una riunione presso il Comitato per
il coordinamento delle iniziative per loccupazione
presieduto da Gianfranco Borghini al quale avevano
preso parte i rappresentanti dei ministero del tesoro,
del bilancio e della programmazione economica, del
lavoro e della previdenza sociale, nonché
della Regione Calabria, dellASI, dei sindaci
dellarea industriale della Piana, della Prefettura
di Reggio Calabria, e delle organizzazioni sindacali
nazionali e locali. Nel corso dellincontro
era stato individuato un percorso dove lASI,
supportata dalla Regione Calabria e dagli Enti locali,
e dintesa con Sviluppo Italia, avrebbe dovuto
avviare contatti con gli imprenditori che intendono
localizzarsi nel sito.
Piscioneri sottolinea, a questo proposito, un significativo
passo del verbale di riunione che dice: "Il
ministero del tesoro, in conseguenza del lodo arbitrale,
si insinuerà nella procedura fallimentare
con lintento di favorire, facendo quanto nei
suoi doveri e poteri, questo processo" consistente
appunto, nel nuovo percorso delle istituzioni a
salvaguardia dellintero stabilimento industriale.
Per i lavoratori si chiedeva al Governo di attuare
il percorso degli ammortizzatori sociali per i sei
mesi pregressi e per il tempo necessario allavvio
della reindustrializzazione".
E dunque, si domanda il segretario della CISL reggina,
"cosa ha fatto il Ministero del tesoro per
rispettare i propri impegni, visto che lasta
è stata celebrata comunque, con lesito
che abbiamo davanti agli occhi? Quali sono i motivi
per i quali il Ministero del tesoro non ha agito?
Adesso, il ministero deve dare risposte chiare e
puntuali. Non si può restare allinfinito
nellambiguità, perché in questa
vicenda si giocano i destini di 250 lavoratori ma
anche di una intera provincia. Ciò perché,
lasta tenuta il 23 marzo può pregiudicare
il percorso stabilito a Roma il 19 marzo, a danno
dellintero assetto dello stabilimento".
Piscioneri richiama alle loro responsabilità
oltre che lo Stato centrale, anche la Regione e
la Provincia che "avevano il compito di vigilare
sul rispetto degli impegni decisi a Roma. Ora che
si erano trovate nuove ipotesi, forse concrete,
di riconversione industriale del sito".
Il segretario della CISL di Reggio Calabria afferma
che "la riunione di verifica di giorno 3 aprile
presso la Presidenza del consiglio dei ministri,
va mantenuta, proprio perché è necessario
che il Governo ed i ministeri del tesoro e del lavoro
in particolare, e la Regione, chiariscano una volta
per tutte le loro posizioni, per riportare chiarezza
sullintera vicenda, e trovare concrete soluzioni
che chiudano una volta per tutte la vicenda, dando
sicurezza ai lavoratori, e certezze alle parti sociali
e istituzionali del nostro territorio".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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24
marzo 2001 - COSIMO PISCIONERI RIELETTO SEGRETARIO
GENERALE della CISL di REGGIO CALABRIA
Articolo
di Filippo Praticò pubblicato su Conquiste
del Lavoro
Nel
segno dellunità e della continuità.
E questo il senso della rielezione con lunanimità
dei voti, di Cosimo Piscioneri alla guida della
Ust CISL della provincia di Reggio Calabria. Lo
ha deciso il consiglio generale eletto al termine
di due giorni intensi di dibattito, condotto nel
corso del sesto congresso territoriale presieduto
dal segretario confederale Raffaele Bonanni e dal
segretario generale della CISL calabrese Luigi Sbarra,
incentrato sul tema "Vivere il futuro promuovendo
lavoro occupazione e partecipazione".
Indipendenza e autonomia dal potere politico, ma
non indifferenza, i caratteri distintivi della CISL
sottolineati da Raffaele Bonanni nel corso del suo
intervento. Di una CISL che si batte per un progetto
di società partecipata, e punta al traguardo
della democrazia economica come processo da costruire
con la decisa azione delle forze sociali organizzate.
Bonanni ha pertanto, rimarcato la necessità
di avviare fin da subito, senza attendere linsediamento
del nuovo governo, il tavolo di concertazione su
Tfr, pensioni e mercato del lavoro nel nostro Paese.
Superando anche talune opposizioni: "Non ci
stiamo ai veti della CGIL - ha detto -, su molte
questioni dobbiamo andare avanti ricercando il consenso
reale dei lavoratori e una forte intesa con i soggetti
istituzionali e la parte privata".
Nel suo intervento il segretario generale della
CISL Calabria, Luigi Sbarra, ha sottolineato il
ruolo che il sindacato è chiamato ad esercitare
nei prossimi mesi, in quanto "le questioni
che abbiamo davanti ci impongono innanzi tutto di
aprire un tavolo serio di confronto col governo
sulle infrastrutture e sulle politiche fiscali da
attuare nel Meridione e in particolare in Calabria
per favorire la nascita di nuove imprese".
Stessa iniziativa si dovrà assumere, secondo
Sbarra, sulle istituzioni locali, in particolare
in relazione allo sfruttamento delle risorse legate
ad Agenda 2000, sul governo regionale sprovvisto
di una politica di programmazione degli interventi.
La riconferma di Piscioneri è connotata da
due significativi successi conseguiti alla guida
della CISL reggina dal luglio 2000, subentrando
a Luigi Sbarra passato a ricoprire la carica di
segretario regionale. Primo successo è la
notizia della settimana scorsa, che il Cipe ha finanziato
con 60 miliardi di lire, il Contratto darea
per Gioia Tauro. Si consentirà così,
un primo insediamento di 40 nuove aziende per 450
posti di lavoro, nei pressi del porto che nel 2000
ha raggiunto il ragguardevole traguardo del 16°
posto nel trashipment mondiale.
Tale risultato è stato ottenuto grazie anche
alla decisa posizione della CISL di utilizzare questo
ulteriore strumento di programmazione negoziata,
frutto della politica della concertazione, nonostante
lopposizione della CGIL nazionale e locale.
Il no della CGIL, non ha perciò impedito
le istituzioni politiche locali e nazionali a dare
seguito alle intese raggiunte tra il 1997 e il 1999
con le parti produttive e sociali del Paese, la
CISL in prima linea, tutti convinti che siano necessari
forti interventi finanziari per avviare lo sviluppo
nellarea di Gioia Tauro, per farne un polo
deccellenza per la logistica.
Secondo successo, che è anche della CISL
nel complesso, nazionale e calabrese e siciliana,
sono i passi avanti verso la decisione del governo
a favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Nonché, le aperture della CIGL, sia siciliana
sia calabrese fino a pochi giorni fa contrarie allopera.
Proprio nel corso del congresso reggino, i dirigenti
della locale CGIL, hanno sottolineato limportanza
e la validità di realizzare il manufatto,
sposando dunque le tesi della CISL che, a febbraio,
tra Messina e Reggio aveva dato vita ad una grande
mobilitazione nazionale a favore del Ponte.
Piscioneri però è consapevole che
lazione sindacale a favore dello sviluppo
del territorio di Reggio Calabria non è agevole,
e che perciò occorrono forti iniziative di
lotta. Ad esempio, nei confronti della società
Ferrovie dello Stato che sta smantellando gradualmente
la sua presenza in Calabria di soggetto industriale
a favore dei siti del Nord. E anche nei confronti
del ministero del tesoro che, come dimostra la vicenda
della Isotta Fraschini di San Ferdinando, non impedisce
come sarebbe stato suo compito, la svendita nelle
aule giudiziarie di importanti pezzi dello stabilimento
dove avrebbero dovuto trovare occupazione almeno
700 unità lavorative, mentre le attuali 250
unità corrono il rischio di non godere di
nessun genere di ammortizzatore sociale. Questioni
che a parere di Piscioneri devono vedere attuata
la concertazione, finalizzata a creare un Patto
per il Lavoro in Calabria, allinterno del
quale, le misure di intervento per larea reggina
devono vedere unite, in un grande sforzo di idee
e di azione Regione, Provincia, e Comuni, e parti
private.
Filippo Praticò
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19
marzo 2001 - LATTUAZIONE del CONTRATTO dAREA
di GIOIA TAURO RAFFORZA lIMPEGNO della CISL
sulla CONCERTAZIONE, TEMA PRINCIPALE del 6°°
CONGRESSO PROVINCIALE
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"Il
finanziamento del Contratto dArea di Gioia
Tauro è un segnale importante perché
apre ampie prospettive di sviluppo industriale e
occupazionale. E nel contempo, il segnale
indicativo della validità della posizione
assunta dalla CISL in questi anni: prima quale promotore
del contratto, poi nel marzo 1999 tra i principali
firmatari del documento nonostante alcuni freni
provenienti da importanti parti sociali, e unica
a sollecitarne il finanziamento."
Così Cosimo Piscioneri, a nome della segreteria
confederale della CISL di Reggio Calabria, esprime
soddisfazione per limportante decisione del
Cipe si stanziare su proposta del Governo centrale,
60 miliardi di lire a favore di 18 imprese per unoccupazione
di circa 400 unità.
Per Piscioneri "latto del Cipe attiva
concretamente uno strumento essenziale per lo sviluppo
del territorio, conferisce valore alla programmazione
negoziata, esalta limpegno forte e determinante
della CISL a favore del principio della concertazione
tra parti pubbliche e private e parti sociali. Ed
il Contratto darea è uno degli strumenti
di programmazione negoziata fondamentali per creare
sviluppo nelle aree in crisi, decisivi per creare
nuova occupazione tra Gioia Tauro, San Ferdinando
e Rosarno". Piscioneri così come dichiarato
dal segretario generale della CISL Calabria, Luigi
Sbarra, ritiene che "non basta il contratto
darea per risolvere le questioni annose della
Piana di Gioia Tauro e di tutto il territorio reggino,
ma è invece, la premessa necessaria ed indispensabile,
per attivare un tavolo di concertazione permanente
che raduni intorno le istituzioni, i sindacati e
il mondo imprenditoriale per valutare i singoli
progetti, laffidabilità delle imprese
e le ricadute occupazionali nella zona".
Il sindacato CISL, rileva Piscioneri, ha sviluppato
nellarco di dieci anni una forte sollecitazione
delle istituzioni, il cui esito è stata appunto
la programmazione negoziata. Allinterno di
essa il soggetto sociale ha avuto assegnato un importante
ruolo che ha giocato a tutto campo. Nella nostra
provincia, in tutte le aree sono state attivate
perciò gli strumenti di programmazione negoziata.
Alcuni strumenti hanno dato risposte positive, grazie
al consenso di tutti i soggetti verso le iniziative
programmate; altri invece, sono rimasti frenati
da diversi attori sociali.
E questa, una strada che la CISL intende portare
avanti e rafforzare, che in sintesi è la
concertazione, una politica cioè, che porta
tutte le parti istituzionali, economiche e sociali
a condividere gli obiettivi dello sviluppo: che
rende consapevoli ciascuno e tutti delle responsabilità
di ogni parte, della propria sfera di autonomia,
a comportamenti coerenti per il perseguimento degli
stessi obiettivi determinati in comune.
Adesso lattuazione del contratto darea
di Gioia Tauro rafforza, i temi della concertazione
sul territorio e della programmazione negoziata,
che saranno ampiamente trattati nel corso del congresso
provinciale che la CISL di Reggio Calabria celebrerà
mercoledì 21 marzo e giovedì 22, presso
il "Grande Hotel Excelsior" della città
capoluogo. Incentrato sul tema "Vivere il futuro
promovendo lavoro, sviluppo e partecipazione"
il congresso sarà aperto mercoledì
pomeriggio dalla relazione di Cosimo Piscioneri.
Giovedì mattina, dopo i contributi offerti
dal segretario regionale Sbarra e da autorità
politico-imprenditoriali, il congresso sarà
concluso dal segretario confederale Raffaele Bonanni.
Nel pomeriggio saranno effettuate le elezioni degli
organismi provinciali e dei delegati al congresso
regionale.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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16
marzo 2001 - LA CISL FORZA di CAMBIAMENTO PROTAGONISTA
di un NUOVO MODO di GOVERNARE il TERRITORIO
6° CONGRESSO PROVINCIALE
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
La
CISL negli anni Novanta, in concorso con le istituzioni
è stata protagonista di una forte azione
per promuovere lo sviluppo. E stata una stagione
di effettiva concertazione delle iniziative da attuare,
tra parti sociali, istituzioni e imprenditoria.
E della CISL la filosofia della programmazione
negoziata, frutto di una scelta culturale e di una
volontà di partecipazione estesa a tutti
i livelli alle scelte di governo del territorio.
La situazione che si presenta oggi è che
ancora, Reggio Calabria e i centri della sua provincia
vivono ancora cifre drammatiche di disoccupazione,
oltre il 30 per cento in termini assoluti, il 70
per cento di disoccupazione giovanile; di arretratezza
dei servizi sociali, di inefficienza degli apparati
pubblici; di insufficienti investimenti privati.
Lanalisi deve per forza di cose denunciare
una politica del credito lontana dagli standard
europei, che utilizza il nostro territorio come
bacino di raccolta del risparmio e mette a disposizione
di una imprenditoria del Nord Italia che investe
non nel nostro Mezzogiorno, ma nellEst europeo
dove crea nuovo lavoro e occupazione. La situazione
delle infrastrutture è ancora occasione di
dibattito: Ponte sullo Stretto, ammodernamento della
Statale 106, ampliamento della A3, sono occasioni
di proclami da parte del Governo nazionale e di
quello regionale, ma non di concreti e risolutivi
interventi.
Sono numerose le vertenze ancora aperte e mai definite:
Omeca, Ogr di Saline, area ferroviaria di Bolano,
raddoppio e elettrificazione della tratta ferroviaria
Reggio-Melito, che denunciano la totale assenza
di interventi da parte della spa Ferrovie, una società
ancora con capitale pubblico, e delle imprese collegate,
che hanno deciso di abbandonare la Calabria e la
provincia di Reggio. Quindi, le aree industriali
di San Gregorio e Campo Calabro che stentano a decollare
con iniziative serie e durature nel tempo. La Locride
manca ancora di una precisa definizione della vocazione
turistica e della piccola e media impresa e dellartigianato,
a causa soprattutto delle insipienze delle amministrazioni
locali e di Provincia, Regione e Stato centrale,
che non colgono i messaggi di cambiamento, di vera
rivoluzione culturale, che promanano dalle comunità
cittadine.
Larea tirrenica, sospinta verso un progresso
reale dalle attività del Porto di Gioia Tauro,
salito al 16° posto nel mondo per il trashipment,
soffre della latitanza delle istituzioni pubbliche
regionali e nazionali nel dotare il comprensorio
di infrastrutture e nellarmonizzare i vantaggi
fiscali e le agevolazioni finanziarie alle imprese
che hanno deciso di localizzarsi nellarea
industriale di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando.
Emblematico è il disimpegno delle Ferrovie
su Gioia Tauro per quanto riguarda il trasporto
di container in Europa. Ed emblematico di questa
indifferenza è anche il caso Isotta Fraschini:
250 lavoratori stanno rischiando oltre al posto
di lavoro, di non avere nessuna assistenza o garanzia
salariale in unarea fragile dal punto occupazionale
e dunque sociale.
Il sindacato, interprete di questa situazione, ha
sviluppato nellarco di dieci anni una forte
sollecitazione delle istituzioni, il cui esito è
stata appunto la programmazione negoziata. Allinterno
di essa il soggetto sociale ha avuto assegnato un
importante ruolo che ha giocato a tutto campo. Nella
nostra provincia, in tutte le aree sono state attivate
perciò gli strumenti di programmazione negoziata.
Alcuni strumenti hanno dato risposte positive, grazie
al consenso di tutti i soggetti verso le iniziative
programmate; altri invece, sono rimasti frenati
da diversi attori sociali.
E questa, una strada che la CISL intende portare
avanti e rafforzare, che in sintesi è la
concertazione, una filosofia, un metodo, una politica
cioè, che porta tutte le parti istituzionali,
economiche e sociali a condividere gli obiettivi
dello sviluppo: che rende consapevoli ciascuno e
tutti delle responsabilità di ogni parte,
della propria sfera di autonomia, a comportamenti
coerenti per il perseguimento degli stessi obiettivi
determinati in comune.Questa strategia come ha dimostrato
negli anni Novanta, è lantidoto delle
politiche del liberismo e del dirigismo, che amplia
la democrazia con il protagonismo del pluralismo
sociale, accresce il consenso e la legittimazione
delle istituzioni, coniuga sviluppo e giustizia
sociale rispetto ad altri processi che altrimenti
accrescono lesclusione. Ai livelli regionali
e locali dove è già cominciato del
resto, un trasferimento rilevante di risorse finanziarie,
poteri e funzioni, compresa lautonomia impositiva,
e dove si decidono le condizioni di sviluppo e della
coesione, occorre un nuovo impulso alla concertazione
sociale sia nellambito della programmazione
negoziata che purtroppo, spesso si esaurisce nella
concertazione istituzionale, sia nellinsieme
dei processi attraverso accordi per lo sviluppo
economico e per lo sviluppo sociale.
Pertanto, siamo fortemente convinti che la concertazione
va rilanciata, per dare corpo alla risocializzazione
del territorio mobilitando sussidiarietà
e solidarietà. Si contrastano così,
i rischi di neocentralismi regionali, e si compensano,
con la partecipazione delle forze sociali, le tentazioni
presidenzialistiche indotte dal modello di elezione
diretta di sindaci e presidenti di Regione e Provincia.
Sul territorio, la concertazione deve trovare piena
applicazione, e perciò diventa innovativa
la creazione di un Patto per il Lavoro in Calabria.
Allinterno di esso, le misure di intervento
per larea reggina devono vedere unite come
non mai, in un grande sforzo di idee e di azione
la Regione, la Provincia, i Comuni e gli enti intermedi.
Ecco perché il Congresso che stiamo per celebrare
diventa momento importante: per elaborare nei prossimi
quattro anni, una strategia di impegno e di azione
che veda la CISL protagonista e interprete di un
nuovo modo di governare il territorio, forza sociale
propulsiva, in continua consultazione con i lavoratori
e la comunità dei cittadini.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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7
marzo 2001 - 8 MARZO: FESTA DELLA DONNA E GIORNATA
DI RIFLESSIONE
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
Sia
la giornata di oggi, un momento di festa, ma anche
di riflessione su quanto ancora occorre fare per
raggiungere una piena parità di diritti e
di opportunità per la donna nel nostro territorio,
nel Paese, in Europa, nel mondo. La Festa dell8
marzo intanto, dobbiamo ricordare che è il
frutto, e dunque, una grande conquista sociale e
culturale, di tante lotte condotte negli anni dalle
donne in tutte le parti del mondo. Un dato acquisito
che sottolineiamo per rafforzare il presente e costruire
meglio il futuro.
Molti sono stati i successi conseguiti, ma tuttora
tante donne continuano a vivere situazioni di emarginazione
e di sfruttamento, costrette a subire soprusi e
violenze, anche nel nostro Paese.
E ad esse che va il primo nostro pensiero.
Ed è per questo che auspichiamo che nel prossimo
Parlamento la rappresentanza femminile sia più
cospicua del passato. Deve continuare cioè,
limpegno di dotare il nostro Paese di una
legislazione più attenta e più efficace
nel fronteggiare e risolvere le tante situazione
di grave disagio sociale ancora esistenti. Rivolgiamo
la nostra esortazione in primo luogo alle donne
perché siano più protagoniste sulla
scena politica: ed ai dirigenti di tutti i partiti
affinché tengano conto di questo che è
un principio fondamentale di pari opportunità
per donne e uomini.
Quale segretario della CISL territoriale riconfermo
limpegno della nostra organizzazione a condurre
nei luoghi di lavoro ogni iniziativa per superare
ed abbattere qualsiasi occasione di discriminazione.
E questo un dato acquisito fin dalla fondazione
del nostro sindacato, irrobustito di contenuti e
forme nel corso dei nostri 50 anni di presenza.
E anche, un punto di forza per noi, per poter
sollecitare le istituzioni locali, Regione Provincia,
Comuni, a passare dalle parole ai fatti, a realizzare
veri servizi di assistenza alla donna in famiglia,
di accesso al lavoro e di sostegno a fare impresa.
Insomma, di riqualificare quegli strumenti e quelle
azioni già costruite insieme enti locali
e organizzazioni sociali e produttive, per affermare
il diritto di cittadinanza di tutti.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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5
marzo 2001 - LA CISL è DETERMINATA a CHIEDERE
al GOVERNO un SI al PONTE SULLO STRETTO denunciato
il mancato inserimento della struttura nel piano nazionale
dei trasporti
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"Siamo
sconcertati e delusi, ma non rassegnati". Così
il segretario provinciale della CISL di Reggio Calabria,
Cosimo Piscioneri, giudica il fatto che il Governo
nazionale, licenziando il Piano generale dei Trasporti,
"ha ignorato lesistenza del progetto
per costruire il Ponte sullo Stretto e non lo ha
inserito tra le grandi opere infrastrutturali da
finanziare nei prossimi dieci anni". Per Piscioneri
"ciò non annulla, anzi rafforza limpegno
della CISL a pretendere anche in questo ultimo scorcio
di legislatura parlamentare, un impegno del Governo
a favore di questo importantissimo manufatto. Unopera
che costituisce la concreta occasione per modernizzare
la Calabria e la Sicilia, renderle efficienti porte
dingresso allEuropa unita per i Paesi
del Mediterraneo ".
Il segretario CISL individua nel piano decennale
che disegna il nuovo sistema dei trasporti in Italia,
"alcuni segni positivi per la nostra regione
e la nostra provincia, tra cui il potenziamento
e il miglioramento dellA3 e della strada statale
Jonica, riconosce una funzione logistica oltre che
di transhipment al porto di Gioia Tauro. Ma rinviare
ad altri tempi ogni decisione sul Ponte afferma
Piscioneri - è un non voler decidere grave
e pericoloso per il Governo nazionale che dimostra
così di aver perso per lennesima volta,
un appuntamento positivo con le popolazioni del
Sud estremo dItalia".
Piscioneri ricorda che proprio negli ultimi giorni,
"quasi come risposta anche alla grande mobilitazione
attuata dalla CISL calabrese e siciliana per il
sì al Ponte, importanti uomini di governo
avessero fatto cadere ogni loro preclusione verso
lopera. Come il ministro dei lavori pubblici
Nerio Nesi, in primo luogo. Oppure come il ministro
dei trasporti Pierluigi Bersani il quale ha giudicato
il Ponte un motivo trainante per lammodernamento
delle reti stradali, ferroviarie, idriche, di servizio.
Ecco perché rileva il leader sindacale
- giudichiamo sbalorditivo liquidare con poche righe
nel Piano dei trasporti, gli effetti benefici che
può rappresentare il Ponte per le due regioni
meridionali.
"Significative - a giudizio del segretario
CISL - sono state anche le dichiarazioni del candidato
premier dellUlivo Francesco Rutelli per il
quale "Il ponte si può fare. Rutelli
ha inquadrato il manufatto in un piano di opere
pubbliche per 36 mila miliardi per rifare porti,
aeroporti, strade, autostrade e ferrovie, con lobiettivo
di rompere lo storico isolamento del Mezzogiorno.
Riteniamo che siano le stessi tesi della CISL e
di quanti, ispirati dal buon senso, vedono nel Ponte
e nellammodernamento delle infrastrutture
di Calabria e Sicilia un unico momento per creare
sviluppo e lavoro".
La dichiarazione prosegue: "Se il leader della
Casa delle Libertà, Silvio Berlusconi, se
il candidato premier del centrosinistra, se lex
segretario della Cisl oggi leader di un nuovo raggruppamento
politico, Sergio DAntoni, e tanti altri responsabili
di forze politiche dicono sì al Ponte, ebbene
è opportuno e necessario che, prima che siano
sciolte le Camere, sia operato un forte pronunciamento
a favore del Ponte come atto di volontà di
Governo e Parlamento a favore delle due regioni
del mezzogiorno dItalia".
Il segretario CISL Cosimo Piscioneri, dà
poi un giudizio positivo alle affermazioni del suo
collega a capo della segreteria della CGIL di Reggio
Calabria, Nino Costantino, che sulla stampa ha preso
posizione a favore della realizzazione del Ponte
analogamente a quanto compiuto dal suoi colleghi
della CGIL siciliana. Anche Costantino a nome del
sindacato di sinistra riconosce che "la scelta
non può più essere rinviata dato che
lo studio presentato dagli advisor al Governo fa
venire meno ogni perplessità sulla fattibilità.
Che dunque, si deve intervenire in maniera drastica
per ammodernare i sistemi dei trasporti indifferentemente
dalla realizzazione o meno del Ponte"
Per Piscioneri, pertanto, è tempo che questa
aspirazione al concreto progresso della comunità
civile, sia fatta propria anche da tutta la CGIL
calabrese e nazionale, contrarie al Ponte in via
aprioristica e ideologica. Che Costantino e tutto
il sindacato reggino, adesso spingano allinterno
della CGIL calabrese perché sia attuato un
ripensamento, una revisione delle posizioni contrarie
alla realizzazione del manufatto. Questa revisione,
siamo convinti che alla fine possa dare maggiore
forza a quanti nel Paese, nel sindacato, nella politica
e nella società vedono nel Ponte unopera
utile per il Sud e per tutta lItalia".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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2
marzo 2001 - VI° CONGRESSO della CISL PROVINCIALE
di REGGIO CALABRIA
Il
21 e 22 marzo prossimi, nella città capoluogo,
presso lHotel Excelsior, si celebrerà
il VI° Congresso della CISL della provincia
di Reggio Calabria. Scopi e finalità dellimportante
assise congressuale sono illustrate in una nota
stampa, dal segretario generale della Cisl reggina
Cosimo Piscioneri, e dal segretario organizzativo
Antonio Bartuni.
Piscioneri e Bartuni rilevano in primo luogo che
anche questanno la struttura sindacale ha
mantenuto alto il numero di adesioni: gli iscritti
nella provincia di Reggio Calabria sono quasi 46.000,
ripartiti tra i diversi settori di categoria agricolo,
industriale, terziario, pubblica amministrazione,
pensionati.
Con questo sesto congresso la CISL procede, tra
laltro, ad accorpare alcune Federazioni in
quanto ritiene opportuno modificare lassetto
organizzativo interno per arrivare ad avere una
struttura molto più snella. Ciò in
quanto ladesione alla CISL non avviene per
via diretta, ma attraverso le Federazioni, essendo
la CISL unassociazione di Federazioni di Categoria.
In passato le Federazioni erano in numero di 17
che a conclusione del congresso passeranno a 14.
Gli accorpamenti riguardano la Federazione del Pubblico
Impiego nella quale saranno ricompresi tutti i lavoratori
alla pubblica amministrazione: dai dipendenti dei
Comuni, della Provincia e della Regione, ai dipendenti
ministeriali di tutti i settori, ai lavoratori degli
enti pubblici come lInps e lInail, fino
ai dipendenti di tutto il settore della sanità
pubblica e privata. Questa Federazione prenderà
il nome di FPS.
Altra Federazione è quella che unirà
i lavoratori della filiera alimentare ai lavoratori
Agricoli e Forestali, che andranno a costituirsi
in FAI, Federazione agricola alimentare ambientale
industriale. Altra categoria è il settore
cosiddetto dellindustria, nel quale confluiranno
i lavoratori del tessile e quelli della chimica
e della ricerca.
In questi giorni tutte le Federazioni sono impegnate
a svolgere in ogni posto di lavoro e nelle Leghe
Comunali, le assemblee precongressuali, fino ad
arrivare ai congressi di federazione territoriale
nel corso dei quali si procederà allelezione
della dirigenza di categoria e i delegati al Congresso
Confederale della CISL Provinciale. A quella ultima
assise, il congresso generale territoriale, parteciperanno
i delegati provenienti da tutte le federazioni in
rappresentanza degli oltre 46 mila iscritti, che
saranno impegnati a dibattere temi nazionali e locali.
Da citare tra i più importanti argomenti
di politica sindacale nazionale, "i temi della
globalizzazione e dello sviluppo, i percorsi da
seguire per conseguire un nuovo welfare, il federalismo
sindacale, lo sviluppo della "oncertazione".
Quindi, la sfida della democrazia economica, come
aggiornare il modello sindacale, i mutamenti e le
dinamiche delle nuove forme di lavoro; le flessibilità
contrattate. Tutte tematiche volte a disegnare il
futuro del Sindacato, per condurre la CISL a costruire
lunità dei lavoratori e delle lavoratrici.
Numerosi ed importanti i temi di valenza locale.
Secondo Cosimo Piscioneri "il Congresso è
un momento importantissimo, nel corso del quale
si verificheranno le iniziative messe in piedi in
questi ultimi quattro anni, in moltissimi ambiti.
In particolare, gli strumenti di programmazione
negoziata, esperienza importante per far crescere
lo sviluppo dal basso così annullando gli
anni più bui per il nostro territorio dellassistenzialismo
e degli interventi a pioggia. Che ricordiamo, sono
i Patti territoriali della Locride e dello Stretto
già finanziati, quello della Piana di Gioia
Tauro in corso di definizione, e il Contratto darea
per il porto e larea industriale di Gioia
Tauro, San Ferdinando e Rosarno. E per queste
ragioni che il dibattito congressuale avrà
il compito prezioso di offrire nuove e puntuali
indicazioni di politica sindacale per meglio affrontare
i temi che toccano più da vicino la nostra
Provincia.
Piscioneri aggiunge nella dichiarazione, che i temi
in discussione, serviranno a farci riflettere e
comprendere come fare affermare nella nostra Provincia,
il concetto fondamentale della concertazione. Una
forma di politica sindacale questa, che per quanto
ci riguarda, già nel lontano 1993 è
stata messa in atto con il grande accordo per lo
sviluppo e il lavoro nel porto di Gioia Tauro, raggiunto
tra il Governo dellepoca, imprenditori privati
e organizzazione sindacali nazionali e locali. E
proprio sulla questione del Porto di Gioia Tauro
che riteniamo avere raggiunto un risultato importantissimo
dal punto di vista occupazionale, contribuendo a
rilanciare unarea dove nessuno avrebbe mai
scommesso di poter intervenire".
Per Antonio Bartuni, "il successo di questa
politica sindacale sta nella convinta ed ampia partecipazione
alle iniziative, e nellimpegno dimostrato
da tutti i soggetti interessati. Quando si riesce
a stare insieme per gli stessi obbiettivi , è
certo che si conseguiranno importanti risultati".
"Le parole chiave del nostro congresso - afferma
Bartuni -, saranno perciò "LAVORO SVILUPPO
PARTECIPAZIONE CON LA CISL". Bartuni rende
poi noto, che il dibattito congressuale si incentrerà
sulla relazione di base, illustrata dal segretario
generale territoriale Cosimo Piscioneri, al quale
porteranno i loro contributi i responsabili provinciali
delle nuove federazioni e i delegati al congresso.
Importante contributo sul sindacato in Calabria,
sarà portato dal segretario generale regionale
della CISL Luigi Sbarra, unitamente a rappresentanti
di prestigio del mondo imprenditoriale, della politica,
delle istituzioni. Le conclusioni saranno svolte
dal segretario nazionale confederale Raffaele Bonanni
che illustrerà in linee generali i temi del
congresso nazionale in programma a Roma dal 12 al
15 giugno".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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26
febbraio 2001 - LA CISL Denuncia i gravi ritardi del
governo nellattuare il contratto darea
per GIOIA TAURO
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
Il
porto di Gioia Tauro continua ad essere il primo
in Italia per produttività. Non teme la concorrenza,
anzi ha il grande ruolo di essere da traino per
tutte le altre principali strutture portuali dItalia.
Su Gioia Tauro, sul porto e sullarea industriale,
si continuano dunque, a puntare i riflettori, a
decantarne i successi, a discutere del suo futuro
in numerose tavole rotonde e convegni. Ma si deve
registrare e denunciare, nel frattempo, il pauroso
ritardo con cui il Governo nazionale attua, o meglio,
non attua, il Contratto darea, uno degli strumenti
di programmazione negoziata decisivi per creare
nuova occupazione tra Gioia Tauro, San Ferdinando
e Rosarno.
Lo afferma in una dichiarazione alla stampa, Cosimo
Piscioneri, segretario generale della CISL di Reggio
Calabria, con la quale stigmatizza e denuncia linerzia
dellattuale Governo nel dare seguito agli
accordi siglati nel marzo 1999 con numerose parti
sociali e produttive del Paese e della nostra regione.
La CISL dichiara Cosimo Piscioneri - che ha dato
un forte contributo al raggiungimento dellintesa,
non intende stare silenziosa davanti ad un Governo
che sta disattendendo in toto tutti gli impegni
assunti tra il 1994 e il 1999. Che ha dimenticato
la determinazione con la quale due anni fa sottoscrisse
limportante documento di programmazione negoziata
nonostante alcune defezioni. Che nei fatti sta dando
ragione a quanti hanno remato contro il Contratto
darea.
Per Piscioneri lo sviluppo a Gioia Tauro passa per
la piena attuazione della programmazione negoziata.
Ed uno degli strumenti decisivi è il Contratto
darea che in particolare, prevede il finanziamento
di 18 iniziative industriali per 136 miliardi e
la creazione di circa 400 posti di lavoro. E risulta
al sindacato che ancora di recente, 40 altre imprese
hanno chiesto di essere inserite in un protocollo
aggiuntivo per ulteriori finanziamenti.
Gioia Tauro è uno snodo fondamentale di traffici
intermodali, e la CISL da tempo nella sua agenda
pone al primo posto unazione di sollecitazione,
perché divenga una piattaforma dove si fa
logistica di grandi dimensioni ad alto livello.
Perché divenga luogo sicuro per la manipolazione
delle merci trasportate sui container da ogni parte
del mondo, e per la produzione e lavorazione di
merci da esportare nel mondo.
Ma ancora oggi, si discute solamente a parole, mentre
non ci sono impegni precisi da parte degli uomini
di governo, attorno allipotesi di creare la
zona franca e quindi, ad avviare la pratica di richiesta
allUnione europea per i conseguenti provvedimenti.
La CISL ha ritenuto sempre fondamentale ed importante
listituzione della zona franca che insieme
alla manipolazione delle merci e alla logistica
dei trasporti, può creare un indotto di piccole
e medie aziende e, quindi, la creazione di centinaia
di posti lavoro, costituendo il vero volano di sviluppo
per Gioia Tauro e per tutta la Calabria.
Dice Piscioneri: Ebbene, se è vero che nel
bilancio dello Stato esiste un capitolo di spesa
di 2000 miliardi per la portualità italiana
da cui poter attingere anche a favore del porto
di Gioia Tauro, però attivabili nei prossimi
anni; è altrettanto vero che il Contratto
darea stabilisce modalità e compiti
per il tempo doggi e non di domani.Ma oltre
alle inerzie del Governo nazionale, Piscioneri denuncia
linconcludente ed evanescente azione della
Giunta regionale. I suoi rappresentanti sono sempre
presenti nei convegni, ma a tuttoggi non hanno
assunto una decisione in linea con le affermazioni
di impegno per contribuire allo sviluppo di questo
territorio. E che dire dellazione fumosa dellAmministrazione
Provinciale, fatta di molte sigle e di pochissimi
risultati concreti.
Anche lAutorità portuale di Gioia Tauro,
destinataria di grandi e decisive funzioni, vive
un momento di forte incertezza. E ormai tempo
che finisca la gestione commissariale, vigente sin
dal 1998. I compiti che spettano allAutority
sono troppo delicati e complessi per essere svolti
da un organo monocratico. E così, anche questa
situazione chiama in causa le responsabilità
del Governo nazionale che, per una serie di veti
incrociati, di un mix di nomi dal sapore di lottizzazione
politica, non ha ancora nominato dintesa con
la Conferenza dei servizi, il Presidente dellAutorità
portuale.
La CISL afferma Piscioneri ritiene che per limportanza
ed il ruolo che debba avere lAutorità
portuale, si debba scegliere una persona con grande
capacità sia dal punto di vista manageriale,
e sia dallaltra parte, possa garantire trasparenza
e democraticità nella gestione dei finanziamenti.
La CISL conclude il segretario generale Piscioneri
sempre attenta su quanto si verifica attorno allarea
di Gioia Tauro, resta fortemente determinata nel
sostenere lattuazione degli impegni decisi
dalle parti pubbliche e private. Ecco perché
la CISL non si sottrae dal mobilitarsi e dal denunciare
con forza allopinione pubblica, quanti, con
linerzia e la latitanza, impediscono lazione
volta a creare concretamente sviluppo e occupazione
nella Piana di Gioia Tauro e in tutta la provincia.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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29
gennaio 2001 - Sabato 3 febbraio 2001 al grande albergo
miramare di Reggio Calbria (ore 15,30) manifestazione
pubblica della cisl per la realizzazione del ponte
SULLO STRETTO
Lettera
dinvito del segretario generale Cosimo Piscioneri
Le
segreterie regionali della CISL di Calabria e Sicilia,
hanno promosso una iniziativa pubblica nei confronti
del Governo Nazionale, affinché decida con
immediatezza sulla realizzazione del Ponte sullo
Stretto.
A questo proposito, il Segretario generale della
CISL di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri, ha inviato
una lettera-invito ai propri quadri dirigenti, agli
iscritti e alle autorità della città
e della provincia.
Nellinvito Piscioneri sottolinea come La
CISL in questi giorni, dopo il pronunciamento degli
Advisor è impegnata a mantenere alta la pressione
sociale e la richiesta di decidere subito, in sede
politica, sulla scelta a favore del Ponte dello
stretto. Per la CISL la scelta di realizzare il
Ponte sullo Stretto, oltre ad essere un atto dovuto
nei confronti delle popolazioni del mezzogiorno
dItalia, rappresenterebbe una svolta di politica
economica a favore del riequilibrio territoriale
ed infrastrutturale nel Paese; una condizione essenziale
per avviare una fase di nuovo sviluppo e di un ns.
ruolo attivo nel Mediterraneo.
Per questi motivi, Piscioneri comunica che con
le Segreterie regionali della CISL Calabrese e Siciliana
è stata organizzata una Manifestazione pubblica
che si terrà sabato 3 febbraio 2001 alle
15,30 presso il salone del Grande Albergo Miramare,
di via Fata Morgana n.1 a Reggio Calabria. Con inizio
alle 9,30, invece, a Messina la manifestazione avrà
luogo presso il Salone di Rappresentanza del Municipio.
La manifestazione, titolata Un Ponte per lEuropa
Un Ponte per lo sviluppo, vedrà
la partecipazione del Presidente della Regione Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, del Presidente della Regione
Sicilia, Vincenzo Lenza, e sarà conclusa
del Segretario Generale della CISL Savino Pezzotta.
Alla Manifestazione parteciperanno anche il gruppo
dirigente della CISL nazionale, di Calabria e Sicilia,
ed i segretari regionali delle CISL Meridionali.
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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29
gennaio 2001 - LA CISL DICE SI AL PONTE SULLO STRETTO
occasione per modernizzare Calabria e Sicilia
Dichiarazione
del segretario generale Cosimo Piscioneri
"Sì.
La CISL dice sì al Ponte sullo Stretto, dato
che gli Advisor hanno confermato che il Ponte si
può tecnicamente realizzare. La CISL pertanto,
sollecita il Governo a esprimere presto il proprio
parere e ad agire in fretta per realizzare limportantissima
opera. La CISL guarda al Ponte in unottica
di concreta occasione per modernizzare Calabria
e Sicilia, renderle efficienti porte dingresso
allEuropa unita per i Paesi del Mediterraneo".
Con questa affermazione chiara e precisa, anche
il segretario generale della CISL di Reggio Calabria,
Cosimo Piscioneri, prende posizione a favore del
Ponte. Piscioneri, inoltre, come i colleghi della
CISL siciliana, ribadisce il dovere del sindacato
di chiamare "alla mobilitazione perché
si faccia di tutto per avviare celermente la realizzazione
dellinfrastruttura, sia i quadri dirigenti
e gli iscritti alle organizzazioni dei lavoratori,
sia le popolazioni di Calabria e Sicilia".
Prima occasione di questa "mobilitazione culturale
e sociale" sarà la manifestazione pubblica
per la realizzazione dellopera Un Ponte
per lEuropa, un Ponte per lo sviluppo,
indetta dalle segreterie regionali di Calabria e
Sicilia della CISL, che significativamente sarà
conclusa dal segretario generale nazionale Savino
Pezzotta. La manifestazione, in calendario sabato
3 febbraio, sarà svolta la mattina a Messina
e il pomeriggio a Reggio Calabria.
Per il segretario della CISL reggina "i benefici
della realizzazione del Ponte sullo Stretto sono
tanti, in primo luogo perché offre una grande
possibilità di sviluppo occupazionale ed
economico per tutto il Mezzogiorno dItalia.
Ma gli Advisor e i principali tecnici dello Stato
italiano dicono di più, dicono a chiare lettere
che è comunque urgente potenziare da subito
i collegamenti marittimi ed aerei nellarea
dello Stretto tra Reggio Calabria e Messina. E
un parere che il Governo adesso non può disconoscere
e disattendere".
Il segretario generale della CISL di Reggio Calabria
rileva che "i risultati eccezionali della movimentazione
dei containers registrati nel porto di Gioia Tauro
hanno comportato un beneficio di un più 10
per cento per tutti i porti italiani e per quelli
mediterranei rispetto al Nord Europa. Ciò
è segno che i porti dellarea del Mediterraneo
stanno divenendo interessanti per i grandi flussi
di traffico merci provenienti dallAsia, che
il Mediterraneo sarà tra un decennio unarea
vasta di libero mercato.
Proprio di recente - ricorda Piscioneri -, il presidente
della Commissione europea Romano Prodi ha affermato
che la fine della divisione dellEuropa, lapertura
dei mercati balcanici e la nuova centralità
del Mediterraneo, hanno riportato Calabria e Sicilia
al centro dei commerci mondiali.
Ecco perché Calabria e Sicilia non possono
perdere questo appuntamento: improrogabilmente da
subito, devono avere modernizzati i loro porti,
aeroporti, strade e autostrade, i piani regolatori
di Reggio e Messina. Si deve ragionare intorno ad
un grande piano di opere pubbliche che, richiamando
su Calabria e Sicilia capitali pubblici e privati,
attiverà occupazione stabile per almeno venti
trentanni.
Il Governo e le Regioni Calabria e Sicilia - conclude
Cosimo Piscioneri - devono guardare al Ponte sullo
Stretto come grande questione da affrontare in termini
nuovi e globali. Soprattutto, come questione che
coinvolga lEuropa nella prospettiva dellampliamento
degli scambi commerciali e dei traffici di persone
con i paesi emergenti dellAfrica Meridionale
e del Medio Oriente".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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11
dicembre 2000 - 50 ANNI di AZIONE CISL in CITTÀ
e in PROVINCIA
Lotta
contro il latifondo agricolo e, accanto a braccianti,
gelsominaie e raccoglitrici dolive, accese
battaglie per indurre la controparte padronale a
siglare i primi contratti collettivi di lavoro.
Questi erano, nel 1950, in città e in provincia
di Reggio Calabria, i principali temi di impegno
dei sindacalisti di matrice cattolica aderenti alla
Confederazione italiana dei sindacati lavoratori,
la CISL di Giulio Pastore.
Ne sono fedeli testimoni i verbali delle periodiche
riunioni della segreteria della CISL reggina, trascritti
dal 1950 ad oggi, in un libro mastro che racconta
il forte impegno del sindacato bianco a favore di
lavoratori e disoccupati, donne e pensionati. Mezzo
secolo di azione sindacale scandito anche nella
città e nella provincia di Reggio, da battaglie
vinte in direzione del progresso civile, sociale
ed economico, e da battaglie tuttora aperte da affrontare.
Una su tutte, la battaglia per raggiungere lequilibrio
dei redditi tra Nord e Sud dItalia.
La CISL di Reggio Calabria saluterà i suoi
50 anni di attività, giovedì 14 dicembre
prossimo, con un convegno celebrativo in programma
allHotel Excelsior (inizio ore 10). La manifestazione
assumerà un forte significato perché
sarà presieduta dal nuovo segretario generale
della CISL italiana, Savino Pezzotta, al quale,
il 4 dicembre scorso, Sergio DAntoni ha lasciato
un testimone di grande valore affinché traghetti
il sindacato verso le nuove sfide del terzo millennio
in Italia ed in Europa. Bergamasco, entrato in fabbrica
da operaio appena quindicenne, molti dei suoi 54
anni trascorsi nella CISL, intervenendo al convegno
di Reggio Calabria, col nuovo incarico Savino Pezzotta
contrassegnerà la sua prima uscita pubblica
in Calabria e nel Sud dItalia.
I lavori saranno aperti dal segretario generale
provinciale Cosimo Piscioneri, e proseguiranno con
la relazione del segretario generale della CISL
Calabria, Luigi Sbarra. Al convegno saranno presenti
tutti i segretari che dal 1950 ad oggi si sono succeduti
alla guida della confederazione nella nostra provincia,
ai quali nel corso di una suggestiva cerimonia saranno
consegnati attestati di testimonianza e di ringraziamento.
"Sindacato protagonista del cambiamento - dichiara
il segretario provinciale Cosimo Piscioneri presentando
il convegno celebrativo - la CISL da 50 anni sta
conducendo un rigoroso impegno anche nella nostra
provincia, in difesa dei valori della democrazia
e degli interessi delle categorie lavoratrici, ponendo
al centro della sua attività il lavoro e
loccupazione".
Reggio, Bova, Platì, Polistena, Palmi, sono
state le prime sezioni aperte tra il 1950 e il 1951,
e quindi via via, una presenza estesa su tutto il
territorio provinciale, di pari passo alla diffusione
della sigla sindacale in tutta la Calabria ed in
tutto il Paese. "Grazie allazione dei
sindacalisti e alle lotte dei lavoratori aderenti
alla CISL e alle altre sigle sindacali, pure la
comunità sociale e produttiva della nostra
provincia - rileva Piscioneri - ha preso parte al
processo di ricostruzione postbellica dellItalia,
alla modernizzazione del nostro Paese tanto da diventare
oggi la quinta potenza economica mondiale, Stato
fondamentale per la costruzione dellEuropa
unita".
Lo sforzo di crescita collettiva è stato
però, di luci e di ombre per Reggio e per
lintero Mezzogiorno italiano, almeno a partire
dalla seconda metà degli anni 60, quelli
del boom economico nel Centro Nord, ma del timido
progresso sociale nel Sud."Se la CISL - dice
Piscioneri - e gli altri sindacati, alle lotte per
lo sviluppo del settore agricolo hanno aggiunto
le battaglie per la modernizzazione degli apparati
pubblici periferici dello Stato e degli enti locali,
mercantili, e dei servizi, sempre difficile è
stato limpegno per favorire lindustrializzazione
del territorio reggino. In particolare, durante
i mesi della rivolta per Reggio Capoluogo, i vertici
locali della CISL hanno dimostrato grande senso
di equilibrio, richiamando i lavoratori del Nord
ad una unità reale ed a comprendere le difficoltà
dei nostri lavoratori e dei nostri giovani".
Il sindacalista sostiene che "è stato
coerente, durante gli anni Settanta, limpegno
CISL nelle battaglie per lindustrializzazione
di Saline Joniche e Gioia Tauro, per ampliare gli
organici degli operai delle Omeca di Reggio. Tra
gli anni 80 e 90, anche per la CISL,
in costante aumento di iscritti, è stato
il tempo delle dure lotte per affermare la legalità
contro lespandersi del fenomeno criminale
e mafioso. In questi anni abbiamo condotto un confronto
duro con la classe imprenditoriale e produttiva
locale, perché i suoi principali esponenti
sono apparsi indecisi a reagire allo strapotere
mafioso e al malaffare, e mancando precise garanzie
di sicurezza dello Stato, talora si sono sottomesi
o in alcuni casi hanno colluso con le organizzazioni
mafiose.
Sono stati anche due decenni di aspro confronto
con la classe politica che dai ruoli di guida o
di opposizione dei numerosi enti locali, è
apparsa in forte ritardo rispetto alle aree più
forti del Paese, poco progettuale, poco amata dalle
nostre popolazioni. Emblematico è il ruolo
dellente Regione Calabria che mai ha brillato
come capacità di avviare autonome iniziative
di crescita e di sviluppo, sempre dipendente da
uno Stato centrale incapace a risolvere la "questione
meridionale".
E in questi anni che la CISL, dopo approfondite
riflessioni interne al vertice nazionale e in periferia,
ha sperimentato la nuova formula di sindacato propositivo
e progettuale, non più vertenziale, di sindacato
della gente; tentando invano con proposte innovative,
la via dellunità sindacale con CGIL
e UIL. Anche la CISL reggina ha percorso la strada
della nuova proposizione a favore dei ceti deboli
e degli svantaggiati, trovando sempre forti intese
nella Chiesa Cattolica e nella società civile,
nelle battaglie che si stanno conducendo in difesa
della dignità della persona.
Restano ancora in piede le sfide per il lavoro e
la piena occupazione, mentre la società sta
subendo profonde modifiche: e questo è il
nuovo impegno della CISL del 2000. Di sindacato
autonomo che vuole sperimentare vie avanzate di
partecipazione politica ed economica; tendere ad
un federalismo solidale e cooperativo; ampliare
gli spazi di concertazione e della contrattazione".
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL
Reggio Calabria
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