“Pur non volendo alimentare polemiche sterili che in una fase storica complicata non giovano e non risultano costruttive, non possiamo che accogliere le preoccupazioni che giungono da gran parte di cittadinanza ed esercenti in merito alla questione lavori sul Corso Garibaldi”. Così Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria ed Enzo Corsaro, segretario generale Filca Rc, commentano l’attuale stato dell’arte dei cantieri che, da qualche anno ormai, interessano l’arteria principale della città. “La cronistoria di un intervento così importante e che secondo gli step previsti avrebbe già dovuto essere concluso – spiegano Corsaro e Perrone – è costellata, per diverse motivazioni, da rinvii ed intoppi burocratici che ne hanno determinato sensibili rallentamenti. Senza voler analizzare ciò che è noto e che le cronache locali hanno ben raccontato, possiamo soltanto esprimere il nostro rammarico per un progetto avviato, ufficialmente, nel giugno 2014 e che, a distanza di praticamente tre anni, ancora non vede un completamento. L’idea di trasformare la via commerciale per eccellenza di Reggio Calabria in un vero e proprio salotto all’aperto non poteva che essere un punto d’orgoglio per la comunità, ma oggi, al di là dell’analisi sulla genesi vissuta sino adesso dai lavori e dalle sue concause, possiamo solo guardare all’unico dato reale e che è sotto lo sguardo di tutti: il corso si trova in una condizione non certamente idonea, sia per i reggini, sia per i negozianti quanto per i turisti i quali, in questi anni, hanno subito disagi in termini di viabilità, per ciò che concerne le vie accessorie, di fruibilità dell’area e di indotto economico in particolare, con tutte le conseguenze del caso. Un aspetto, questo, messo più volte in rilevo anche Rita Raffa, segretario cittadino Fisascat che vive da vicino le problematiche di commercianti e operatori turistici del comprensorio reggino e conosce profondamente il momento particolare che stanno vivendo gli esercenti del Corso i quali registrano danni di natura economica non sottovalutabili. Circostanze, cui si aggiunge anche il ritrovamento archeologico a piazza Garibaldi, alle quali, senza dubbio, era prevedibile dover andare incontro sapendo, però, di poter finalmente godere di uno spazio adeguato alle esigenze di una città metropolitana. Ciò che non poteva essere previsto, invece, ha riguardato l’andamento purtroppo altalenante dei lavori, e quindi ostacoli e difficoltà dalla durata ormai insostenibile”. “Sappiamo – proseguono i due segretari – come il sindaco e la Giunta si siano a più riprese interessati dello status quo al fine di trovare una soluzione soddisfacente a quanto sta avvenendo e, in base alle ultime notizie, apprendiamo che tramite la recente approvazione della perizia di variante in corso d’opera sulla riqualificazione, appunto, i lavori dovrebbero vedere conclusione in autunno”. “A questo punto – concludono Perrone e Corsaro – chiediamo che in tale lasso temporale vengano messe in campo tutte le iniziative possibili affinché non si ripropongano determinate situazioni e, soprattutto, che il termine previsto venga rispettato per evitare ulteriori, e forse deleteri, ritardi su una tabella di marcia già irrimediabilmente compromessa”.