Luigi Sbarra su “Quotidiano del Sud”: “Patto per rinnovare il lavoro pubblico, una svolta per il Paese e per il Sud”

Come nelle vicende umane, anche nella vita di un Paese ci sono momenti che danno il senso di una svolta. Uno di questi lo abbiamo vissuto il 10 marzo, con la sigla del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico tra Governo e sindacati. Un traguardo strategico che apre a una stagione di nuova e forte cooperazione.

Queste linee condivise già danno un “modello” al Paese da replicare e sostenere in tutti gli ambiti di intervento e di riforma. A cominciare da un piano vaccini da rilanciare senza “balcanizzazioni” territoriali, con regole chiare sul piano nazionale, stringenti, condivise.

Chiamiamo il Governo Draghi ed il mondo delle imprese ad assumere impegni comuni, verso un nuovo Patto sociale che faccia recuperare al Paese il tempo perso. Verso un fronte riformatore che contribuisca a realizzare finalmente un’Italia unita, fondata sul protagonismo del lavoro, delle imprese, dei corpi intermedi, nella costruzione del bene comune.

Perrone: “La Cisl punta sulle competenze digitali per guardare al futuro con strumenti adeguati”

La digitalizzazione e i processi comunicativi che ne derivano, sono accessori indispensabili per un impegno sindacale che tenga conto del contesto in cui siamo. Un contesto quasi completamente soggiogato da un approccio virtuale sia dal punto di vista relazionale sia dal punto di vista professionale, considerando le ‘distanze’ imposte da una pandemia globale. Il tema della digitalizzazione è un tema complesso ed in continua evoluzione ed è necessario investire su questi percorsi formativi formazione, al fine di guidare e non subire la trasformazione digitale, oggi più che mai. Per questo, ai suoi iscritti, la Cisl Metropolitana di Reggio Calabria garantisce un percorso di crescita e di formazione digitale. L’effetto dirompente e trasversale delle nuove tecnologie ci deve portare non solo ad un sistema più efficiente, ma soprattutto ad accorciare le distanze e a facilitare l’accesso ai servizi. Per guidare correttamente la transizione digitale servono competenze che non si possono improvvisare: per questo la Cisl Metropolitana di Reggio Calabria ha messo in campo questa attività che punta a formare nuove competenze digitali grazie al supporto di esperti e di figure specializzate nelle conoscenze così definite ‘smart’ e accessibili alla platea di riferimento. L’obiettivo che si pone l’organizzazione è quello di migliorare la dimestichezza e l’operatività digitale attraverso un linguaggio semplice e concreto, offrendo agli iscritti CISL, delle opportunità per analizzare e approfondire metodologie per meglio confrontarsi e approcciarsi con le tecnologie digitali. Sono previsti 4 incontri, in modalità di video conferenza, per espletare un ciclo formativo che possa garantire strumenti adeguati a chi si è cimentato in un processo di emancipazione digitale.
La Segretaria Generale Rosy Perrone

San Ferdinando, Cisl: “Situazione insostenibile al presidio Vigili del Fuoco della tendopoli”

Pertanto abbiamo deciso in data 1 Marzo, di interessare della questione i vertici istituzionali nazionali e regionali, dal Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE, al Capo Dipartimento dei VVF S.P. Laura LEGA, al Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione Michele DI BARI, al Capo Dipartimento Vicario e Capo del Corpo Nazionale VVF Fabio DATTILO, alla responsabile Ufficio Relazioni Sindacali Silvana LANZA BUCCERI, al Presidente F.F. Regione Calabria Nino SPIRLI’, al Direttore Regionale VVF Calabria Carlo DALL’OPPIO, al Prefetto di Reggio Calabria Massimo MARIANI e per finire al Comandante dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria Carlo METELLI.

“Inoltre, alla già più volte segnalata situazione logistica e organizzativa, si aggiunge una situazione igienico sanitaria al limite del buon senso. Inoltre, in quella che può essere oramai definita una ‘baraccopoli’, anche la questione ordine pubblico è al limite. I migranti non vivono secondo regole ben definite, ed il progetto di accoglienza diffusa non sembra dare i frutti sperati. C’è un problema di diritti calpestati anche per i migranti, che sarebbero oltre 600 in cui si fa fatica a riscontrare un senso di umanità. Per quanto concerne il presidio dunque, persiste una situazione sempre più catastrofica, con un rimbalzo di responsabilità tra politica e istituzioni, che cicatrizza un’emergenza che offende il Corpo dei Vigili del Fuoco e il lavoro di sicurezza e prevenzione che da anni riesce ad evitare il verificarsi di immani tragedie. Alla presente questione irrisolta, la CISL aveva anche suggerito una strada percorribile, e che andava nella direzione della funzionalità del servizio di sicurezza; infatti, nelle more della risoluzione delle gravi problematiche di salubrità dei luoghi di lavoro segnalate, la Federazione più volte aveva indicato di far ripiegare la squadra VF presso il distaccamento nautico VVF, auspicando anche per la tendopoli – divenuta a causa dell’abbandono totale una bomba batteriologica fuori controllo – improcrastinabili interventi di messa in sicurezza e migliorative anche della condizione umana degli ospiti. La soluzione del distaccamento nautico o comunque una nuova localizzazione per la postazione del presidio, avrebbe scongiurato nuovi pericoli per l’incolumità dei Vigili del Fuoco, così come è successe qualche mese fa, quando dei disordini e le conseguenti sassaiole presso la tendopoli, misero a repentaglio la loro sicurezza. In quella circostanza i danni, fortunatamente, furono limitati a danneggiamenti materiali, alla postazione nonché ai mezzi VVF.

Il Corpo dei VVF esige rispetto e delle iniziative immediate conseguenziali. Qualora non ci saranno riscontri nel merito, ci riserveremo di concretizzare azioni eclatanti per far valere i diritti e per difendere l’onorabilità della professionalità che a San Ferdinando servono con abnegazione lo Stato italiano”.

E’ quanto si legge in una nota di Rosy Perrone , segretario generale Cisl Reggio Calabria, e Giuseppe Rodà, segretario generale FNS Cisl Reggio Calabria

Luigi Sbarra su “La Repubblica”: “Una fase nuova che ci permetterà di fare le grandi riforme insieme”

Ci stiamo confrontando con il ministro del Lavoro Orlando sulle misure urgenti per il decreto Sostegni. Pensiamo che il blocco dei licenziamenti debba andare di pari passo con l’emergenza sanitaria. Dobbiamo evitare il rischio di shock occupazionali e traumi sociali.

Noi sosteniamo un piano di vaccini nei luoghi di lavoro. Quella di vaccinarsi è un diritto/dovere verso se stessi e verso gli altri. Da parte nostra dobbiamo diffondere il messaggio secondo il quale il vaccino rappresenta l’arma più efficace contro il virus.

Siamo grati al ministro Brunetta per aver accolto la nostra richiesta di riportare lo smart working nel perimetro delle relazioni sindacali e della contrattazione, pensiamo che bisognerebbe trovare le risorse perché il lavoro pubblico si svolga in condizioni di piena stabilità e con prospettive certe.

Il Commissariamento inutile della Sanità reggina, cambiano i Commissari ma i problemi restano

“Si chiudono oggi 24 mesi di commissariamento dell’ASP di Reggio Calabria, commissariamento voluto dall’allora Prefetto Sua Eccellenza Dr. Michele Di Bari, dopo la relazione della Commissione nominata al fine di compiere accertamenti e approfondimenti per verificare l’eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso” – dichiarano i Segretari generali CGIL, CISL e UIL.
“Nella relazione della Commissione c’è di tutto, dalla presenza di parenti di personaggi di spicco della malavita organizzata a pregiudicati con incarichi nella stessa azienda, alla mancanza di procedimenti regolari nell’affidamento di appalti e lavori alla mancata vigilanza sul patrimonio immobiliare e per finire la compromissione delle legittime aspettative della popolazione. Altri 24 mesi di diritti negati, di provvedimenti vacui che non hanno inciso sulla percezione di un cambio di rotta dell’ASP reggina. Due anni trascorsi – continua la nota – con richieste di incontri disattesi e comunque inutili quelle rare volte che è stato possibile incontrare Commissari e Direttori Sanitari. Due anni in cui, ancora una volta, le Istituzioni hanno fallito sul nostro territorio non incidendo sulla realtà della Sanità Pubblica della intera area metropolitana. All’epoca, salutammo il provvedimento (l’ennesimo) con rassegnazione e una rinnovata speranza di potere avere finalmente, anche sul nostro territorio, una Sanità accessibile a tutti, gestita nella legalità da Commissari Prefettizi e con competenza attraverso la nomina di figure di provate capacità gestionali. Oggi, dopo un rinnovo richiesto dalla stessa struttura commissariale rivelatosi quantomeno inutile, salutiamo positivamente ancora più speranzosi la fine di questa inefficace e inefficiente gestione”.
“La riorganizzazione degli uffici è rimasta lettera morta, i bilanci mancavano prima e continuano a mancare oggi, il ripristino della normalità dei Livelli Essenziali di Assistenza peggiorati determinando di fatto nella realtà territoriale di riferimento l’indebolimento dei servizi sanitarie erogati, l’isolamento dell’Azienda e un clima di diffusa sfiducia”.
Ultimo episodio emblematico dell’assenza di una direzione organizzativa dell’ASP reggina è il piano di vaccinazione mai presentato qualora esistesse. Oggi, in assenza dei vaccini, si corre ai ripari prevedendo più centri di vaccinazione esclusivamente a causa della pressione mediatica alla quale l’ASP reggina è sottoposta”.
“Quali considerazioni di conseguenza esprimere. Il commissariamento voluto per mala gestio coinvolge certamente i predecessori degli ormai ex commissari e se responsabilità ci sono devono essere accertate dalla Magistratura perché solo attribuendo le eventuali responsabilità potrà essere possibile ripristinare un modello efficiente nella Sanità. Magistratura, a cui va il nostro plauso per il lavoro svolto e soprattutto il nostro invito a continuare in questa azione di bonifica, in questi giorni sta svolgendo un ruolo encomiabile nell’indagare sui misfatti verificatesi in altre amministrazioni della città. Chiediamo pertanto – concludono Pititto, Logiacco, Perrone e Azzarà – un incontro per manifestare la nostra vicinanza ed incondizionato sostegno, e soprattutto per potere attivare un confronto e un percorso condiviso mirato a disincrostare il sistema sanitario da corrosioni di illegalità”.
Pititto,Logiacco,Perrone,Azzarà

Luigi Sbarra su “Il Messaggero”: “Più investimenti pubblici, ora Draghi imiti Ciampi”

Il premier Draghi deve aprire prestissimo un confronto a Palazzo Chigi con le parti sociali sulle tre emergenze del paese: sanitaria, occupazionale e sociale. Da soli non si va da nessuna parte.

Questo è il momento di marciare uniti: lavoro, crescita, innovazione, riforma fiscale sono le grandi priorità del paese. Ma è il momento giusto anche per la democrazia economica e la partecipazione dei lavoratori sia nelle aziende private, sia nel settore pubblico. Questa è la strada per alzare la qualità, la produttività e la competitività.

Sul patto che firmeremo con Draghi e Brunetta sulla riforma della P.A. spero si possa trovare una intesa importante che delinei una svolta. Valorizzare il lavoro pubblico, puntare sull’innovazione, la formazione, la digitalizzazione, rinnovare i contratti pubblici , regolare lo smart working con la contrattazione ed assumere giovani preparati. Questi sono i nostri obiettivi prioritari.

La Cisl di Reggio Calabria a confronto con lo scrittore Mimmo Nunnari

Nel corso dell’ultimo modulo del corso di formazione “Delegati servizi in rete” della Cisl di Reggio Calabria, è stato presentato il libro “Destino Mediterraneo – Solo il nostro mare ci salverà”, dello scrittore Mimmo Nunnari. Un momento di confronto (su piattaforma digitale), fortemente voluto dalla segretaria generale Rosy Perrone che ha dichiarato: «Un percorso di aggiornamento e di confronto per offrire ai partecipanti strumenti adeguati per operare in maniera significativa e incisiva al servizio dei lavoratori, presidiando al meglio il territorio, con particolar attenzione alle periferie».

Si è trattata di una riflessione mirata all’approfondimento dei temi della rete dei servizi per la persona e per il lavoro; della rappresentanza sindacale nelle aziende; dell’organizzazione e della informazione per una tutela sempre più efficace dei lavoratori. L’iniziativa, organizzata con la collaborazione della Fondazione Tarantelli – Centro Studi Cisl Ricerca e Formazione di Firenze, ha visto la partecipazione di Natale Madeo, formatore nazionale Fondazione Tarantelli, e Vanni Petrelli giornalista e collaboratore Cisl. Madeo, introducendo il dibattito, ha definito il lavoro di Nunnari come un «continuo affrontare temi di assolutissima attualità, che non annoiano e approfondiscono storie e racconti che abbiamo vissuto», definendolo «uno sguardo più consapevole che genera arricchimento».

Mentre Petrelli, disquisendo e interloquendo con l’autore, ha posto la questione di come il Mediterraneo, pur rappresentando un cimitero a luogo aperto per i naufragi della disperazione, possa essere «uno strumento di salvezza». Ed è proprio l’autore, Nunnari, che spiega la grandezza e la costante contraddizione del mar Mediterraneo, in cui, un “mondo” pieno di differenze viene armonizzato attraverso uno sguardo in cui popoli e culture si incontrano e soffrono.

«Il mar Mediterraneo – continua Nunnari – è un grande ponte sul futuro dell’occidente e soprattutto dell’Italia. Il cuore del Mediterraneo ci narra la tradizione, la storia dei porti e dei mestieri e della dimensione umana. Ho costruito un reportage viaggiando attraverso centinaia di libri, ed una nutrita bibliografia, che mi ha permesso di sintetizzare la mia grande passione per il Mediterraneo con un contributo che celebra identità e ‘miscuglio’ culturale come valore aggiunto del nostro essere».

A margine del suo intervento, Nunnari ha auspicato di iniziare un percorso assieme alla Cisl sul grande tema del Mediterraneo, cuore culturale e strategico per un’Europa dei popoli; proprio perché riconosce in Rosy Perrone e il suo mandato, la grande vocazione europea. La segretaria Perrone a conclusione dei lavori, ringraziando Nunnari per il contributo qualificato, ha sottolineato l’importanza di una visione europea incastonata dentro le dinamiche culturali, sociali ed economiche del Mediterraneo, indispensabile per lo sviluppo del Mezzogiorno, della Calabria e della Città Metropolitana.

Formazione e cultura. La Cisl di Reggio Calabria conclude un percorso di approfondimento

Nel corso della trattazione dell’ultimo modulo del corso di formazione ‘Delegati servizi in rete’, è stato presentato il libro ‘Destino Mediterraneo – Solo il nostro mare ci salverà’ dello scrittore Mimmo Nunnari. Un momento di confronto (su piattaforma digitale), fortemente voluto dalla Segretaria generale Rosy Perrone che ha dichiarato: “Un percorso di aggiornamento e di confronto per offrire ai partecipanti strumenti adeguati per operare in maniera significativa e incisiva al servizio dei lavoratori, presidiando al meglio il territorio, con particolar attenzione alle periferie”. Si è trattata di una riflessione mirata all’ approfondimento dei temi della rete dei servizi per la persona e per il lavoro; della rappresentanza sindacale nelle aziende; dell’organizzazione e della informazione per una tutela sempre più efficace dei lavoratori. L’iniziativa, organizzata con la collaborazione della Fondazione Tarantelli – Centro Studi Cisl Ricerca e Formazione di Firenze, ha visto la partecipazione di Natale Madeo, formatore nazionale Fondazione Tarantelli, e Vanni Petrelli giornalista e collaboratore Cisl.
Madeo, introducendo il dibattito, ha definito il lavoro di Nunnari come un ‘continuo affrontare’ temi di assolutissima attualità, che non annoiano e approfondiscono storie e racconti che abbiamo vissuto, definendolo ‘Uno sguardo più consapevole che genera arricchimento’. Mentre Petrelli, disquisendo e interloquendo con l’autore, ha posto la questione di come il Mediterraneo, pur rappresentando un cimitero a luogo aperto per i naufragi della disperazione, possa essere ‘uno strumento di salvezza’.
Ed è proprio l’autore, Nunnari, che spiega la grandezza e la costante contraddizione del mar Mediterraneo, in cui, un ‘mondo’ pieno di differenze viene armonizzato attraverso uno sguardo in cui popoli e culture si incontrano e soffrono.
“Il mar Mediterraneo – continua Nunnari – è un grande ponte sul futuro dell’occidente e soprattutto dell’Italia. Il cuore del Mediterraneo ci narra la tradizione, la storia dei porti e dei mestieri e della dimensione umana. Ho costruito un reportage viaggiando attraverso centinaia di libri, ed una nutrita bibliografia, che mi ha permesso di sintetizzare la mia grande passione per il Mediterraneo con un contributo che celebra identità e ‘miscuglio’ culturale come valore aggiunto del nostro essere”.
A margine del suo intervento, Nunnari ha auspicato di iniziare un percorso assieme alla Cisl sul grande tema del Mediterraneo, cuore culturale e strategico per un’Europa dei popoli; proprio perché riconosce in Rosy Perrone e il suo mandato, la grande vocazione europea.
La segretaria Perrone a conclusione dei lavori, ringraziando Nunnari per il contributo qualificato, ha sottolineato l’importanza di una visione europea incastonata dentro le dinamiche culturali, sociali ed economiche del Mediterraneo, indispensabile per lo sviluppo del Mezzogiorno, della Calabria e della Città Metropolitana.

Luigi Sbarra a “Il Mattino”: “L’Italia cresce tutta insieme, ma per il mezzogiorno siamo all’ultima chiamata”

Io penso che colmare lo storico divario tra aree forte ed aree deboli non è interesse solo del Mezzogiorno ma di tutto il paese. Sviluppo, occupazione, riduzione delle diseguaglianze, infrastrutture, legalità devono arrivare insieme. La Cisl si batterà per questo obiettivo.

Al Governo chiediamo una accelerazione del piano dei vaccini, a partire da tutti i luoghi di lavoro. Va ridata poi centralità al lavoro, agli investimenti, alla formazione, ad una riforma redistributiva del fisco che sostenga lavoratori e pensionati, alle politiche sociali in una nuova stagione di concertazione.

Il futuro non può che fondarsi sul lavoro dei giovani e delle donne. Dobbiamo migliorare le possibilità di accesso al mondo del lavoro, con ulteriori decontribuzioni e sgravi fiscali strutturali, accompagnati a nuovi meccanismi di apprendistato. È il momento di scelte chiare e condivise.